Bergamo, quei prati diventati città In un secolo è cambiato (quasi) tutto
Storylab ci mostra uno scatto affascinante di Bergamo: risale alla fine dell’Ottocento e racconta quanto è cambiata la città in poco più di un secolo.
Storylab ci mostra uno scatto affascinante di Bergamo: risale alla fine dell’Ottocento e racconta quanto è cambiata la città in poco più di un secolo.
Storylab stavolta ci porta in piazza Mascheroni, antica piazza di Città Alta che un tempo si chiamava «piazza Nuova».
Una cartolina di inizio Novecento ci porta sull’attuale viale Papa Giovanni XXIII, che all’epoca si chiamava viale Stazione.
Storylab questa volta ci porta in via Statuto con una foto risalente al 1949. In questa via di Bergamo, dove oggi scorre il traffico di auto, all’epoca passava una delle linee del tram cittadino.
Storylab questa volta ci porta in Città Alta, alla stazione della funicolare per San Vigilio, a pochi passi da porta Sant’Alessandro.
Una foto online su Storylab ci porta negli anni della Belle Époque, quando in via Sudorno c’era il caffè ristorante Belvedere. Un locale elegante che, oltre alla magnifica terrazza panoramica, offriva ai propri clienti anche un servizio di trasporto in carrozza.
Un’antica foto di Storylab ci porta all’inizio del Novecento, quando a Bergamo era attiva la filovia che da viale Vittorio Emanuele saliva fino a Colle Aperto. Ogni «carrozzone» poteva trasportare 20 persone e il biglietto costava 50 centesimi.
Con Storylab questa volta andiamo in via Previtali, all’incrocio con via Moroni nei pressi dell’antica Porta Osio. Tutto è cambiato in questo angolo di Bergamo bassa da quando fu scattata questa foto, nella prima metà del Novecento, ma qualche dettaglio lo rende riconoscibile.
Storylab questa volta ci porta alla stazione della ferrovia della Val Seriana, edificio storico tuttora esistente nel centro di Bergamo, a differenza del servizio ferroviario smantellato mezzo secolo fa e poi sostituito in parte dall’attuale Tram delle valli.
Due passi in Porta Nuova, indietro nel tempo con Storylab, tra il palazzo del Credito Bergamasco e la fontana «zuccheriera».
Storylab questa volta ci porta nel cuore di Bergamo bassa, in via Sant’Alessandro, tra palazzi storici, passeggiate e negozi. Una strada piena di fascino, ieri come oggi.
Un’antica foto di Città Alta ci mostra la salita di Porta San Giacomo. A pochi passi da queste colonne, in via Tre Armi, c’era una delle porte daziarie di Bergamo.
Storylab ci porta in via Martinella, alla periferia di Bergamo. Qui, dove in passato era quasi campagna, anno dopo anno è cresciuto un pezzo di città con strade e palazzi. Ma non tutto è cambiato.
Storylab ci porta indietro nel tempo di quasi un secolo con questa foto del «vecchio» Teatro Nuovo di Bergamo. Fu inaugurato nel 1901 e chiuse i battenti nel 2005.
Storylab ci porta in viaggio nel tempo in via Broseta, nei pressi di piazza Pontida, dove in passato passava la linea del tram numero 8 che portava a Ponte San Pietro.
Sono passati 52 anni da quando fu scattata questa foto, ma questo tratto di via Camozzi a Bergamo oggi è quasi uguale ad allora.
Da Storylab un’altra foto affascinante del centro di Bergamo. Siamo in via Paglia e questo è il mercato del lunedì, che poi fu trasferito alla Malpensata.
Ci passiamo davanti tutti i giorni, ma non sempre ci ricordiamo la loro storia. I Propilei, edifici neoclassici di Porta Nuova, sono lì dal 1837 e hanno molto da raccontare. Per esempio, negli anni Trenta del Novecento rischiarono di essere «sventrati», ma il progetto fu bocciato.
Uno scatto curioso da Storylab ci porta in via Paleocapa negli anni Sessanta. Qui una volta c’era il cinema teatro «Rubini». Inaugurato nel 1907, rimase in attività per quasi 80 anni.
Storylab questa volta ci porta in via Borgo Palazzo, all’incrocio con via Piatti e viale Pirovano. Ecco il confronto tra ieri e oggi, con la foto interattiva.