Via XXIV Maggio nel lontano 1959 La corsa verso l’ospedale, ora non più
StoryLab questa settimana ci porta in via XXIV Maggio alla fine degli anni Cinquanta. Da allora la strada ha completamente cambiato la sua funzione.
StoryLab questa settimana ci porta in via XXIV Maggio alla fine degli anni Cinquanta. Da allora la strada ha completamente cambiato la sua funzione.
Storylab ci porta in negli anni Cinquanta di via Previtali, strada del centro cittadino che ha conservato il suo aspetto e la sua vocazione commerciale.
Il carro armato in via Broseta, l’insurrezione in piazza Pontida, i partigiani che celebrano la vittoria dal balcone del municipio. Sono tante le foto scattate nell’aprile 1945 ed entrate nella storia bergamasca.
Da Storylab arriva un altro scatto interessante: stavolta siamo in via Moroni, una via attiva e dinamica tra negozi, case e imprese. Oggi come allora.
Questa fotografia ci mostra via Zambonate 55 anni fa. L’edificio nella foto, con le sue botteghe, non c’è più e la strada sulla destra è diventata un passaggio pedonale.
Uno scatto da Storylab ci mostra Borgo Santa Caterina, a pochi metri dall’incrocio con via Suardi e via Corridoni, quando ancora passava il tram. I binari oggi non ci sono più, ma è rimasta la vecchia cabina elettrica, nascosta tra i palazzi.
Via Palma il Vecchio, una foto del 1949 ci mostra lo stabilimento tessile della Zopfi che sorgeva dove oggi si trova il complesso del Triangolo. La sua sirena scandiva le giornate non solo dei lavoratori, ma anche della gente che abitava nel quartiere.
Un vecchio scatto della Bergamo di ieri ci porta in via Battisti, nella zona dove oggi sorge il palazzetto dello sport.
Questa foto ci mostra come era via Angelo Mai prima del 1953, anno in cui l’edificio in primo piano - il vecchio macello - fu spostato alla Celadina. Poco dopo la demolizione fu costruito l’istituto Secco Suardo.
Questa foto ci mostra come era il quartiere di Campagnola ai primi del Novecento. Niente traffico e si vede ancora la vecchia roggia nella quale si lavavano i panni.
Questa fotografia scattata nel 1954 ci porta nel passato della periferia Sud-Est della città.
I nostri lettori su Facebook hanno risolto un altro piccolo «giallo», aiutandoci a ricostruire dove fu scattata questa foto d’epoca di Bergamo. Siamo in via Frizzoni, pieno centro cittadino, con la Roggia Serio che un tempo veniva usata come piscina comunale. Nei primi anni del Novecento veniva organizzata anche una gara per temerari: il «Cimento invernale», una nuotata nell’acqua gelida.
Sono bastate un paio d’ore per risolvere il mistero di una foto postata sul portale Storylab. Lo scatto ritrae un’immensa folla radunata di fronte al cimitero monumentale di Bergamo quasi un secolo fa.
Questa fotografia porta le lancette del nostro orologio indietro di mezzo secolo, quando il quartiere Celadina era nato da pochi anni e non era ancora popoloso come oggi.
Sarà la primavera delle piazze. Da piazza Pontida a piazza Carrara. Partiranno alcuni lavori (attesi da anni) e Palazzo Frizzoni lancerà un concorso per tre spazi pubblici: piazza Risorgimento, piazza Carrara e il piazzale della Malpensata. In attesa dei cantieri, con l’archivio di Storylab diamo un’occhiata a questi angoli della città nelle foto del passato.
Una foto scattata nel XIX secolo ci offre lo spunto per parlare di Sant’Agostino, uno degli angoli più belli di Città Alta con la sua porta e il complesso monastico che oggi ospita l’Università.
Una foto d’epoca ci porta in via Broseta, all’incrocio con via XXIV Maggio: poco traffico, un benzinaio, la farmacia sul lato opposto rispetto a oggi e un semaforo «appeso» sopra la strada. Nella foto interattiva il confronto tra ieri e oggi.
Le Mura sono il simbolo della città e della sua storia. Da sempre un luogo magico, dove passeggiare in un’atmosfera romantica e ammirare il panorama. Questa fotografia scattata negli anni 30 ci offre lo spunto per parlarne.
Questa fotografia ci riporta indietro di oltre 100 anni, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, prima del discusso abbattimento della cinta daziaria di Bergamo: agli ingressi della città c’erano ancora i cancelli.
Tra via Nullo e via Mazzini l’area che un tempo ospitava la Società elettrica bergamasca – poi assorbita dall’Enel – è diventata un nuovissimo complesso residenziale. A ricordare quegli anni lontani è rimasto l’edificio visibile ancora oggi passando da via Mazzini: lo realizzò l’architetto Luigi Bergonzo. Ecco la storia di un pezzo di quartiere che è cambiato radicalmente senza dimenticare del …