Seriate, accusato di terrorismo «Non c’entro nulla con l’Isis»
Redouane Sakher , espulso martedì con l’accusa di terrorismo, dall’Algeria fa sapere che non centra nulla con l’Isis e che vuole ribadirlo alle autorità italiane.
Redouane Sakher , espulso martedì con l’accusa di terrorismo, dall’Algeria fa sapere che non centra nulla con l’Isis e che vuole ribadirlo alle autorità italiane.
Chi è veramente Redouane Sakher, l’algerino di Seriate espulso lunedì dal Ministero dell’Interno con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo?
Aveva contatti diretti con i terroristi dell’Isis e sarebbe stato «pronto all’azione». Ma su che genere di azione vige il massimo riserbo: di sicuro sarebbe stato un atto che avrebbe messo a repentaglio la sicurezza nazionale.
Era intestatario di uno smartphone utilizzato da un miliziano dell’Isis l’algerino 40enne che viveva a Seriate e che è stato espulso nella mattinata di lunedì 10 ottobre. I primi dettagli sulla vicenda sono stati rivelati direttamente dal ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Finisce sulla lista nera dei terroristi internazionali del Dipartimento di Stato americano Anas el-Abboubi, 24enne italo-marocchino cresciuto nel Bresciano, con un passato da rapper col nome Mc Khalif e un presente da combattente in Siria nelle fila dello Stato Islamico.
È stato identificato attraverso impronte digitali riscontrate su uno degli ordigni, stando alle prime ricostruzioni
Una notizia certa, e per fortuna buona, c’è: i 29 feriti nell’esplosione di New York sono stati tutti dimessi. Tutto il resto, però, è oscurità e dubbio. Due, soprattutto, i problemi da risolvere. Uno riguarda gli americani, l’altro il mondo. Il primo: chi è stato? Perché? Toccherà agli investigatori e ai servizi segreti scoprirlo. Una bomba, sia pur rudimentale, che viene fatta esplodere nel cuo…
Cinque persone sarebbero state arrestate nel corso delle indagini sull’esplosione di un ordigno a New York che nella notte tra sabato e domenica ha causato il ferimento di 29 persone.
Paura a New York dove sabato sera alle 20,30 ora locale un ordigno nascosto in un cassonetto è esploso ferendo 29 persone.
«L’11 agosto scorso la nostra struttura di intelligence, delle forze dell’ordine ha avuto un gigantesco stress test. A Firenze è un giorno di festa, la Liberazione, a Roma è stato un giorno di paura ma nessuno si è accorto di nulla». Lo ha detto il premier Matteo Renzi raccontando un episodio avvenuto quella notte in cui su Facebook comparvero dei segnali che potevano far pensare all’azione di un…
Stavano preparando un attentato alla Gare de Lyon di Parigi le tre donne arrestate giovedì 8 settembre a Boussy, nella banlieue di Parigi.
Un’auto contenente almeno sei bombole di gas è stata scoperta nella notte tra sabato e domenica nei pressi della cattedrale di Notre Dame a Parigi.
La procura di Torino ha impugnato la sentenza con cui lo scorso 23 marzo il tribunale ha di fatto cancellato il processo a tre attivisti dell’Elf, tra cui due bergamaschi, un’organizzazione ecologista radicale, accusati di reati di terrorismo.
È stato arrestato in Libia Moez Al Fezzani, conosciuto anche come Abu Nassim, considerato dai servizi segreti italiani un reclutatore di jihadisti in Italia e in particolare in Lombardia dove ha vissuto per tanti anni.
Aumentano le misure antiterrorismo in Germania e viene blindata anche la grande festa dell’Oktoberfest di Monaco di Baviera.
Prima le scritte sui muri, poi i documenti con riferimenti all’Italia trovati nei covi dove si nascondevano gli uomini del Califfo. Dalla città di Sirte, appena liberata dall’oppressione dei tagliagole dell’Isis, si allunga l’ombra della minaccia jihadista sul nostro Paese.
La Guardia Costiera aumenta i controlli nei porti italiani in cui transitano e fanno scalo navi traghetto e crociere: con una nota inviata dal comandante generale Vincenzo Melone a tutte le Capitanerie di Porto, l’allerta passa al livello 2, un dispositivo che impone una percentuale maggiore di verifiche su veicoli e passeggeri.
Ancora sangue in Thailandia, dove un attentato terroristico ha colpito una nota località balneare, uccidendo una donna thailandese e ferendo una ventina di altre persone, per lo più turisti stranieri. Feriti anche due italiani. Poco dopo altre esplosioni con due vittime.
Farooq Aftab, il pakistano di Vaprio d’Adda espulso la scorsa settimana, posta su Fb un video indirizzato al ministro Alfano.
Aftab Farooq, il 26enne pakistano che risiedeva a Vaprio d’Adda, e che è stato espulso dall’Italia per essere sospettato di terrorismo (era stata intercettata una sua telefonata in cui aveva sottolineato come fosse facile poter colpire l’aeroporto di Orio), è tornato a parlare.