Ex Taverna Colleoni, 7 offerte al vaglio La scelta slitta al prossimo mese di luglio
Procedure congelate causa Covid. Ubi Banca vaglierà le offerte in luglio gli spazi assegnati in settembre.
Procedure congelate causa Covid. Ubi Banca vaglierà le offerte in luglio gli spazi assegnati in settembre.
In ritardo l’indennità di cassa integrazione per i 22 lavoratori de Lalimentari di piazza Vecchia.
Con la fine dell’isolamento a casa e la riapertura del settore Horeca (alberghi, ristoranti, bar e catering), ricominciano a riprendere fiato anche i produttori bergamaschi di vino.
Lorenzo Bonini il 1° giugno inaugura la Trattoria delle miniere. «Dopo 10 anni di esperienza torno a casa e realizzo il mio sogno di sempre».
La precisazione della Regione: misurazione obbligatoria a prescindere dall’esercizio commerciale. Ma i termoscanner diventano un caso: prezzo da 70 a 120 euro e i controlli in dogana bloccano il mercato.
I dubbi sulla nuova normativa hanno frenato il riavvio. Si attende il fine settimana. Bene invece i negozi, ma ancora pochi clienti.
Distanze tra tavoli e quattro metri quadrati per cliente: le principali indicazioni per le prossime riaperture. Fusini, Ascom: «Così maggior parte resterà chiusa».
Lasagne, polente, gnocchi, crespelle, pizze, arrosti, brasati e casoncelli donati a medici e infermieri degli ospedali bergamaschi da 31 ristoranti locali come gesto di ringraziamento e incoraggiamento per il lavoro straordinario che stanno svolgendo in questi giorni.
Pur essendo micro sono dei «super food»: i micro ortaggi (o microgreens) che soprattutto i grandi chef utilizzano per abbellire e aromatizzare i piatti gourmet, sono anche in Bergamasca ancora poco conosciuti al consumatore dell’ortaggio tradizionale, nonostante vantino 25 anni di storia in Nord America e in Nord Europa.
«Abbiamo subito tre colpi negli ultimi otto mesi. Siamo arrabbiati e amareggiati. E in un periodo così difficile per l’emergenza coronavirus rischiamo davvero di chiudere». Inizia così lo sfogo di Luigi Franco, un 25enne di Gorle che, insieme ai genitori e ad alcuni collaboratori, gestisce la pizzeria «Pigaro» di piazza Papa Giovanni XXIII, in pieno centro storico.
«Come presidente dell’Associazione Cuochi di Bergamo, insieme ai componenti del consiglio direttivo, stiamo invitando i nostri 300 associati, che sono per la maggior parte chef e ristoratori, a non farsi condizionare da questa isteria del coronavirus e ad adottare le misure precauzionali dettate dal ministero della salute». Inizia così una nota a firma Fabrizio Camer, presidente provinciale della…
Giovane donna di Treviglio consuma e, al momento del conto, ammette candidamente di non aver denaro per pagare. Un ristoratore di Romano l’ha denunciata. Sfilza di precedenti.
L’iniziativa di RistorantiBergamo in oltre 30 ristoranti di città e provincia. Ecco chi aderisce.
Nel 2003 erano 450 su 826 gli esercizi in città che accettavano i ticket (54,5%), nel 2020 sono scesi a 435 su 907 (48% ), con un’impennata di incidenza solo alla voce bar e gelaterie e un calo drastico nel comparto ristoranti, trattorie e alimentari.
Cucina cinese, giapponese, indiana, eritrea e fusion di qualità. I nostri consigli
La Guardia di Finanza di Brescia ha smantellato una rete di 250 lavoratori in nero impiegati nel settore della ristorazione e dell’organizzazione di eventi.
Antonio Zuppelli, 43 anni, è stato colto da un malore che non gli ha dato scampo mercoledì sera, mentre lavorava al «Vasinikò». Il dolore del titolare: «Era il mio braccio destro, mi fidavo ciecamente». Sabato a Napoli l’addio.
Sarà che di 5 goal in 5 goal l’appetito vien mangiando, ma al Gewiss Stadium sta cominciando a prendere forma un nuovo distretto del food.
Piazza Pontida Antonio Zuppelli era originario di Napoli, lavorava al «Vasinikò». Trovato nel retro dai colleghi che hanno dato l’allarme.
Si è sentito male mentre stava impastando le pizze, come faceva quotidianamente: è morto così il pizzaiolo 43enne del ristorante Vasinikò di piazza Pontida, noto locale al civico 13, sotto i portici della storica zona del centro cittadino.