Yara, il pm: condannate Bossetti «Ergastolo con 6 mesi di isolamento»
La requisitoria del pm di Bergamo Letizia Ruggeri per il processo a carico di Massimo Bossetti, accusato del delitto di Yara.
La requisitoria del pm di Bergamo Letizia Ruggeri per il processo a carico di Massimo Bossetti, accusato del delitto di Yara.
Mercoledì 18 maggio dalle 15 riparte il processo: il pm Letizia Ruggeri presenterà la richiesta di condanna nei confronti Massimo Giuseppe Bossetti, presunto omicida di Yara Gambirasio.
È durata 8 ore, venerdì 13 maggio, la prima parte della requisitoria del pm Letizia Ruggeri nel processo a carico di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. Si torna in aula mercoledì 18 maggio per le richieste finali. Ecco la sintesi dell’intervento del magistrato, tutti i dettagli su L’Eco di Bergamo in edicola il 14 maggio.
Massimo Bossetti si aspetta una richiesta di ergastolo da parte del pm? «Certo, glielo abbiamo detto: “o è bianco o è nero”». A parlare durante una pausa dell’udienza sono i legali dell’unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Qualche parola di troppo, forse anche uno spintone, hanno causato una rissa tra cittadini in coda per assistere al processo Bossetti. Gli agenti della questura sono intervenuti immediatamente per calmare gli animi.
Nel pomeriggio il pm cercherà di convincere i giudici riguardo alla bontà delle presunte prove e, alla fine, invocherà la condanna dell’imputato. Quantificherà anche l’entità della sanzione che ritiene congrua per il muratore di Mapello. Sarà l’ergastolo?
Si è conclusa alle 19 la prima parte della requisitoria del pm Letizia Ruggeri nel processo a carico di Massimo Bossetti. Il magistrato aveva iniziato il suo intervento alle 9,50. Il muratore era in aula, davanti a lei, accusato della morte di Yara Gambirasio.
Massimo Bossetti, venerdì 13 maggio, avrà due avversari in aula: un pm e la fredda aritmetica del Codice penale. Al processo per l’omicidio di Yara Gambirasio è il giorno della requisitoria di Letizia Ruggeri, il magistrato che ha condotto le indagini e sostenuto l’accusa in dibattimento.
Perché è stata uccisa Yara Gambirasio? Venerdì 13 maggio il pm Letizia Ruggeri spiegherà al giudice come e perché Massimo Bossetti ha ucciso – a suo parere - la ginnasta tredicenne e di conseguenza formalizzerà la richiesta di condanna, che per i più sarà il massimo della pena.
Venerdì 13 maggio il processo Bossetti arriva a una fase saliente: è in programma l’udienza durante la quale l’accusa spiegherà perché e come il muratore di Mapello ha ucciso - a suo parere - la ginnasta tredicenne e di conseguenza formalizzerà la richiesta di condanna, che per i più sarà il massimo della pena.
La decisione della Corte d’Assise di Bergamo sulle 5 perizie richieste dai difensori del muratore di Mapello a processo per il delitto di Yara.
Il pm Letizia Ruggeri nell’udienza del 22 aprile si è opposta a tutte e 5 le perizie chieste dalla difesa del muratore di Mapello imputato per l’omicidio di Yara. La Corte si è riunita per decidere, nel pomeriggio il verdetto.
Se deve entrare nel processo la corrispondenza, talvolta dal contenuto scabroso, tra Massimo Bossetti, imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, e una detenuta del carcere di Bergamo, Gina, questa deve essere acquisita tutta. È la richiesta dei difensori del muratore di Mapello, in risposta all’istanza del pm Letizia Ruggeri che aveva appunto chiesto l’acquisizione di alcune di queste lettere.
Udienza chiave quella di oggi, la trentottesima, per capire se il processo a Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio si sta avviando alle battute finali oppure no.
Udienza importante quella di venerdì 15 aprile per il processo Bossetti con la difesa che ha chiesto una valanga di perizie e il pm Letizia Ruggeri che sia prodotta la corrispondenza «infuocata» tra l’imputato e una detenuta e un supplemento d’indagini sulle telecamere che, il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio, ripresero il furgone che per l’accusa è quello di Bossetti, per la difesa no.
Nel corso dell’udienza del processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, la difesa di Massimo Bossetti ha citato una fisioterapista che lavora nella palestra dalla quale scomparve il 26 novembre del 2010 la tredicenne poi trovata uccisa.
Il primo a deporre in aula il 15 aprile è stato il consulente della difesa Luigi Nicotera, perito informatico che lavora, tra l’altro, per il Tribunale di Padova.
Dopo una mattinata nella quale si sono succedute testimonianze di persone che hanno dichiarato di non aver visto né Massimo Bossetti, né il suo autocarro il giorno della scomparsa di Yara nei pressi del centro sportivo di Brembate Sopra, è arrivata una serie di notizie abbastanza rilevanti.
È scattata, venerdì 1° aprile, la 36ª udienza del processo Bossetti ed è continuata la serie di testimonianze di persone, chiamate dalla difesa, che gravitavano nelle ore della scomparsa di Yara Gambirasio nella zona del centro sportivo di Brembate Sopra. Ed è stata una serie di «non ho visto nulla».
Udienza numero trentasei, venerdì 1° aprile, al processo contro Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio.