Giulio, sul palco il tremore non fa vibrare la malattia ma le corde dell’anima
Ex falegname racconta il suo rapporto con il Parkinson attraverso l’esperienza del teatro.
Ex falegname racconta il suo rapporto con il Parkinson attraverso l’esperienza del teatro.
C’è sempre una possibilità di riscatto: è il messaggio che Clare Fisher mette al centro «Di tutte le cose buone» (HarperCollins). La protagonista Beth, 21 anni, è in prigione «perché ha fatto qualcosa di terribile» e non si aspetta nulla dal futuro
«Forse esiste solo il silenzio» scrive José Saramago. Spesso però, nella vita di tutti i giorni, diventa un’ esperienza rara: in auto c’ è la radio, in casa la tv, sempre con noi tablet e smartphone. L’ assenza di suoni viene percepita come un’ anomalia. Proprio per questo, però se ne sente di più il bisogno, come se il silenzio potesse diventare un luogo simbolico, un’ isola dove rifugiarsi e ri…
Il giovane bergamasco racconta gli ostacoli sul percorso scolastico e la caparbietà nel superarli: ci è riuscito.
«Jum fatto di buio» (Salani) è un mostro fatto del vuoto che sentiamo quando perdiamo qualcosa o qualcuno che ci è caro, si nutre di dolore. È invisibile, ma si può scacciare: a trovare il modo è Olga, una bambina con uno straordinario talento per le storie.
«Non c’è deserto peggiore che una vita senza amici – scriveva nel ’600 il gesuita e filosofo spagnolo Baltasar Gracian –, l’amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali».
Mario Petrò a 46 anni era colpito nella salute e dalla crisi economica: lo scorso anno è stato sottoposto al trapianto.
«Videogames», scritto a quattro mani da Davide Morosinotto e Samuele Perseo
«Noi non usiamo bene il nostro cervello. Non lo usiamo in modo ergonomico: né a scuola, né al lavoro, né in politica. Questo cattivo uso del cervello ha conseguenze diverse, che hanno però in comune due caratteristiche: la rigidità mentale e l’inefficacia».
«Una vita tranquilla e modesta porta più gioia del perseguimento del successo legato a un’agitazione perenne. Dove c’è volontà, c’è la strada»: il biglietto con l’appunto sulla felicità scritto frettolosamente a mano da Einstein è stato venduto all’asta nei giorni scorsi a oltre un milione e mezzo di dollari.
«Origin», il nuovo romanzo di Dan Brown (Mondadori) mette in atto fin dalla prima pagina il piccolo inganno della «copertina calda»: fa sentire cioè il lettore subito avvolto da un contesto che conosce bene e che ritrova, riteniamo, con piacere, se continua a seguire questo autore, giunto al suo ottavo bestseller.
«Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido».
Quando leggiamo un libro, ci spiega Alessandro Zaccuri in «Come non letto» (Ponte alle Grazie) siamo come il mozzo Jim in una famosa scena de «L’isola del tesoro» di Stevenson: chiusi in un barile di mele, in ascolto senza poter intervenire.
«Imagine», la celebre canzone di John Lennon scritta a sostegno della pace nel mondo, diventa un albo illustrato.
Il famoso scrittore francese lunedì 11 settembre nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la rassegna «Molte fedi»: posti esauriti. «Sogno un Erasmus generalizzato per tutti, che dovrebbe cominciare non dall’università ma dalla prima infanzia»
«Chi poteva immaginarlo? Ecco il colpo di scena: le persone sono più felici all’inizio e alla fine delle loro vite. Se non volete credermi sulla parola, cercate su Google: Curva a U della felicità». Ashton Applewhite, scrittrice americana, insegnante e bibliotecaria, un tempo si vergognava di essere una over 60, influenzata dal sentire comune secondo il quale «vecchio è brutto e triste».
Quando gli Young arrivano a Londra sfiniti dopo un volo di 16 ore da Singapore e si presentano all’hotel Calthorpe per occupare la suite molto esclusiva che hanno prenotato, l’addetto alla reception li caccia via, intimorito dall’effetto che quella disordinata famiglia cinese (tre donne e un numero imprecisato di bambini molto chiassosi) potrebbe avere sui clienti abituali, ricchissimi, nobili e …
C’è chi digiuna per motivi etici o religiosi, per sostenere una causa o per protesta: ma secondo gli esperti di alimentazione e i ricercatori astenersi dal cibo per un breve periodo, una volta ogni tanto, può avere effetti benefici sulla salute. Gisbert Bolling e Sophie Lacoste nel volume «Digiuno, istruzioni per l’uso» (Il Punto d’Incontro) propongono un semplice percorso guidato per digiunare i…
«Quando cominci ad analizzare cos’è andato storto, o più precisamente dove tu hai imboccato la strada sbagliata, è un po’ come sbucciare una cipolla. C’è sempre uno strato successivo, un errore commesso nel passato o un ricordo imbarazzante che emerge e ti riporta ancora più indietro nel tempo alla ricerca della verità ultima».
«New York è una finestra senza tende», come la definisce nella sua inconsueta guida letteraria, appena ripubblicata da Laterza sull’ onda della vittoria al Premio Strega 2017 con «Le otto montagne» (Einaudi)
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