Le emozioni sono essenze Emilia lancia Onyrico
Da pubblicitaria ed esperta marketing a creatrice di essenze, profumi intensi che nascono da nasi artistici.
Giornalista professionista, vivo a Bergamo con la mia famiglia. Amo scrivere storie che raccontino la vita delle persone e le loro emozioni. Caposervizio alla redazione Web de L'Eco di Bergamo, mi occupo soprattutto di Cronaca, Web e Social. Curo anche una pagina e una rubrica online sulla Moda made in Bergamo, mia grande passione.
Da pubblicitaria ed esperta marketing a creatrice di essenze, profumi intensi che nascono da nasi artistici.
Come acquisteremo, cosa mangeremo, chi maneggerà il cibo e i prodotti, in un futuro più o meno lontano, prima che arrivino sulle tavole dei consumatori? Per sapere tutto questo basta andare a Expo e, nella grande Coop aperta nei giorni scorsi, toccare un prodotto con la mano. Sfiorarlo, e lo schermo di fronte fornisce tutte le risposte.
Expo Milano a misura di bambini. Subito, fin dai primi metri, con gli animali inseriti in un’installazione di Padiglione Zero. Che incantano i più piccoli.
«Fiorella ha appena chiamato a casa, sta bene: è a Kathmandu non è riuscita a chiamarci prima perchè lì è tutto distrutto». Lo annuncia il papà della 37enne con grande sollievo.
Dell’Accademia Carrara abbiamo scritto di tutto e di più. E allora proviamo a raccontarla anche con quale info curiosa, per una visita - tra le tante sale rinnovate - un po’ diversa.
Tanta gente, tutti impressionati dalla bellezza e dalla quantità delle opere. La riapertura dell’Accademia Carrara, dopo sette anni di lavori per il rinnovamento è già un evento.
«La mia generazione se la ricorda bene la coda al Balzer la domenica mattina per acquistare i pasticcini, e quella voglia di passeggiare avanti e indietro sul Sentierone: si era certi di incontrare chi si desiderava». Tiziana Fausti è la «signora del Sentierone».
Ha la testa sulle spalle e quella geometrica razionalità che si scopre nelle sue borse è un pezzo di lei, uno strato della personalità di Laura Tolfo, 30enne bergamasca che ha già, nonostante la giovane età, un curriculum da designer con i fiocchi.
«L’Eco di Bergamo? Lo leggevo a Rovetta, fin da bambino, durante le mie vacanze sulle vostre montagne». Alfonso Signorini, direttore del settimanale Chi, uomo di spettacolo e scrittore, esordisce così, senza neanche il tempo di una domanda.
Amiche prima di cugine. E con uno stile scanzonato fatto di colore, gonne a ruota e perché no, pois e scacchi. Abiti morbidi in felpa, abbinamenti fantasiosi per uno stile che contraddistingue la quotidianità.
Lo hanno sempre chiamato «Taglio», principalmente per via del suo cognome. Daniele Taglietti non poteva avere un nome più azzeccato, lui che nella vita taglia e cuce e lo fa con grande passione tanto che l’antico mestiere del sarto lo ha portato nella città europea della moda per eccellenza: Parigi. A lui viene da sorridere nel raccontare la sua avventura, un misto di casualità, o «forse destino»…
Sognante, divertente. Emozionante. Con una Bergamo bellissima e delle donne bellissime. Perchè spensierate ma riflessive, felici e colorate in ambiti delle molteplici fantasie.
L’idea le è venuta mentre giocava con sua figlia Viola, di otto anni. In casa feltro, colori, piccoli accessori, tutti diversi: divertenti pendenti, perline, borchie e bottoni, cristalli, mentre i mass media in quei giorni parlavano del nuovo nato in casa Apple, il tanto innovativo Watch.
Mancano due settimane all’apertura dell’Accademia Carrara, una data importante per la città e per Expo ormai alle porte. Fervono i preparativi e molti sono al lavoro per allestire la pinacoteca dopo i restauri.
Dalla stampa su tessuto a un’attività di personalizzazione del prodotto che passa attraverso Internet e l’e-commerce. Ergolab, il progetto della Cooperativa Perla Nera di Mozzo, ha chiuso da pochi giorni un accordo per Expo con il padiglione Cascina Triulza, per diventare sponsor tecnico e fornitore.
Si chiama «W Bag» ed è l’evoluzione dell’iconografico zaino, creato dalla collaborazione del marchio bergamasco Tosca Blu e Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti Milano.
«Ci ho provato un milione di volte, ma niente, per quanto mi sforzi di essere puntuale non ci riesco: decido un’ora, ma poi inesorabilmente sono pronta a uscire 10 minuti prima». Cristina Parodi torna in libreria.
Il moderno si fonde con l’antico. In una giornata di sole che rende questa mostra ancora più bella da scoprire. Perchè entrare alla Gamec, in questo giovedì di anteprima di «Palma il Vecchio - Lo sguardo della bellezza», dona questa sensazione: un connubio di forze e di intenti, con tutto il territorio sceso in campo per dare il via, attraverso le opere dell’artista di Serina, all’Expo bergamasco.
«Già nelle pettinature rappresentate da Palma il Vecchio si cambia stile: ci sono trecce e reticelle, la scriminatura dei capelli è centrale. E poi le vesti: le gonne si fanno ampie. Ma soprattutto al centro di questa nuova “moda italiana” c’è la camicia, dai lini leggeri, plissettati. Le maniche delle vesti rappresentano poi l’aspetto più rivoluzionario».
C’erano i corsetti, i bustini rigidi, le camiciole di seta accollate, le gonne strette che arrivavano fin sotto il ginocchio, i mezzi tacchi. C’erano pieghe ondulate per le pettinature della festa, sguardi severi, ma sempre così intensi davanti al prezioso (e misterioso) obiettivo. La fotografia racconta lo stile e, a Clusone, racconterà la donna.
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