Ospedale Papa Giovanni:«La pressione è tanta: 226 operatori infetti»
Pezzoli: «Allo studio ricoveri nei reparti per i pazienti con altre patologie e positivi».
Pezzoli: «Allo studio ricoveri nei reparti per i pazienti con altre patologie e positivi».
Luca Lorini, direttore dell’Area critica dell’Asst Papa Giovanni: chi non è protetto non ha barriere contro questa variante. «Ottanta ricoverati, 25 morti. Nessuno aveva Omicron».
Claudio Farina, primario di Microbiologia all’Asst Papa Giovanni: problema mondiale, troppe richieste. «Omicron a Bergamo è al 90%. Attenzione ad affidarsi a test inappropriati: i contagi aumentano anche per questo».
Cosentini, direttore Centro Eas: siamo sotto stress. «Lavoriamo su due binari. Per i contagiati area con 12 letti, sempre pieni».
Continuano ad aumentare i positivi al Covid con sintomi che hanno bisogno di cure ospedaliere.
La riduzione (prevista dal 3 gennaio) non riguarderà area oncologica ed emergenze. Pezzoli: «Ora serve personale per i reparti Covid»
La piccola, tre mesi, operata al «Papa Giovanni» per una anomalia cardiaca. Papà Fabian: medici eccezionali, era destinata a morire.
Il direttore dell’Area critica del «Papa Giovanni»: «Per le feste fate i buoni, se potete». Martedì in Lombardia 1.468 ricoverati.
Il pediatra Greco commenta i dati dell’ultima settimana: su 63 pazienti Covid seguiti da inizio pandemia, 23 individuati in questi 20 giorni. «Ora tutelare i piccoli».
Saranno centri vaccinali disegnati e organizzati appositamente per i più piccoli: in Lombardia è già partita la macchina organizzativa per aprire linee vaccinali apposite per i bambini dai 5 agli 11 anni.
In settimana un incontro sindaci-Regione per definire la mappa degli interventi per il 2022. A Bergamo una struttura anche in via Ghirardelli.
Marco Rizzi, Malattie infettive del «Papa Giovanni»: la preoccupazione è che rallenti lo smaltimento delle prestazioni per altre patologie. «Per ora non c’è, ma la variante Omicron arriverà anche qui».
Continuano le nostre interviste a bergamaschi che s sono vaccinati contro il Covid. Ecco quella al direttore del Dipartimento di Emergenza e dell’Area critica dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo Luca Lorini.
Si allarga, e di parecchio, la platea dei «vaccinabili» per la terza dose: con l’abbassamento a 5 mesi dalla seconda somministrazione per poter accedere al «richiamo» è necessario attrezzarsi per consentire un acceso agile, rapido e soprattutto in tempi ragionevoli a tutti quelli che si prenoteranno.
I pazienti positivi saranno accolti anche nelle Asst Bergamo Est e Ovest: entrambe attivano 20 posti. Il «Papa Giovanni»: arrivano richieste pure da fuori provincia, ma vanno garantite le prestazioni arretrate.
Bergamo, il centro della Casa di Cura Beato Palazzolo: il Covid ha «nascosto» i casi: quest’anno 131 prime visite, nel 2020 erano state 59. Allarme per i giovanissimi.
Carmelina Beltramelli oggi ne ha 105: nodulo trovato da sola. Esempio di prevenzione: intervento pubblicato su rivista scientifica.
Al «Papa Giovanni» altre 63 sedute operatorie a novembre. Ambulatoriale, aggiunte 385 ore all’Asst Bergamo Est. Diagnostica, alla Ovest occupato il 93%.
Nel 2021 le cessazioni previste (12 camici bianchi in pensione) e impreviste. Ora sono 75 i posti scoperti. Il dg Giupponi: «Tre gruppi di lavoro, uno per ogni territorio delle Asst, per rispondere ai bisogni dei cittadini».
Da lunedì 18 ottobre non servirà più la prenotazione. Gli accessi, dalle 14,30 alle 17,30, in base al numero di camera pari o dispari. Avviata la terza dose agli ospiti.
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