Renzi a Lodi lancia Gori «Ecco il nostro presidente»
«Eccolo qua, the president». Matteo Renzi e Giorgio Gori arrivano quasi in contemporanea alla Festa dell’Unità di Lodi.
«Eccolo qua, the president». Matteo Renzi e Giorgio Gori arrivano quasi in contemporanea alla Festa dell’Unità di Lodi.
L’ex premier: «E dire che esattamente un anno fa alla cena del Comitato Olimpico a Rio tutti davano Roma favorita».
Neanche i dati Istat sull’occupazione sono riusciti, stando ai sondaggi, ad aumentare il buon ricordo del governo Renzi e del suo Jobs Act: le opposizioni, con un bombardamento di dichiarazioni ostili che hanno occupato i social network per ore, hanno provveduto ad azzerare l’effetto positivo che da quei dati il Pd si aspettava di veder scaturire. Niente da fare: quando si parla di un buon risult…
Massimo Recalcati, dalle pagine di Repubblica, riapre il dibattito attorno a Renzi e, insieme, all’identità e alla crisi della sinistra. E lo fa mettendo in campo le categorie dello psicanalista. Già qualche mese fa, aveva accostato a Renzi l’immagine del «figlio giusto», osteggiato dai padri che non vorrebbero cedere il passo, determinando «il fallimento dell’eredità». Ora, su questa stessa scia…
Passi per D’Alema che ha le sue responsabilità, ma se anche un uomo mite come Enrico Letta perde definitivamente la pazienza con Renzi, vuol dire che le tribù del Pd corrono dritte verso il punto di non ritorno. Con il suo libro «Avanti» distillato a puntate, l’attuale leader del Pd ha inaugurato l’estate dei veleni secondo lo schema «io contro il resto del mondo», rischiando così di aver torto q…
Queste elezioni amministrative hanno creato problemi a tutti. A chi ha perso, naturalmente, ma anche a chi ha vinto. Ha perso Matteo Renzi, come tutti sanno. È sicuramente vero, come il segretario del Pd si è affannato a ripetere, che i democratici, tra primo e secondo turno, hanno conquistato più comuni e comunelli di tutti gli altri. Ma è anche vero che ora governano meno della metà dei capoluo…
In una riunione poco più che rituale, la Direzione del Partito democratico ha accolto la richiesta del suo segretario Matteo Renzi di sostenere in Parlamento una riforma elettorale basata sul sistema proporzionale con la soglia di sbarramento al cinque per cento (il cosiddetto modello «tedesco»). La striminzita opposizione interna di Andrea Orlando e Michele Emiliano ha sollevato dubbi ma non ha …
È la paura di fare un gigantesco buco nell’acqua a dominare in questi giorni i mille incontri riservati dedicati alla legge elettorale. Martedì in Commissione Affari costituzionali della Camera il Partito democratico, dopo aver affondato il testo base presentato dal civico Mazziotti, farà la sua proposta: prende il bizzarro nome di «Rosatellum» (dal capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato) ed è u…
La brusca reazione di Tiziano Renzi quando ieri un cronista di «Repubblica.it», telecamera in mano, lo ha avvicinato per le strade di Rignano, la dice lunga sullo stato di tensione di quest’uomo anziano precipitato nel gorgo di un’inchiesta che, per quanto mediaticamente affondata e giudiziariamente depotenziata, riprende vita e vigore proprio a causa sua, padre dell’ex presidente del Consiglio e…
Matteo Renzi torna anche formalmente alla guida del partito democratico. E, in qualche misura, anche del governo. La schiacciante maggioranza ricevuta dal voto delle primarie sia nei circoli che nei gazebo degli elettori, restituisce all’ex premier lo stesso potere che aveva prima della sconfitta referendaria e delle dimissioni dal governo. Un potere che solo molto parzialmente è stato intaccato …
Matteo Renzi lo nega, ma questa sua è chiaramente una rivincita: cercata, voluta e ottenuta. Una rivincita sulla coalizione dei No che lo ha battuto al referendum lasciandolo per settimane come inebetito, e una rivincita sugli scissionisti D’Alema, Bersani e Speranza che lo hanno abbandonato al suo destino certi che le primarie senza di loro e la loro base ex comunista sarebbero state un clamoros…
Sono circa 21.300 i bergamaschi che si sono recati alle urne per scegliere il nuovo segretario del Pd. Le operazioni di voto si sono concluse alle 20 e subito dopo sono partiti gli scrutini.
Una certa stanchezza del popolo dem ha segnato le primarie del Pd di oggi, aperte anche agli elettori, che probabilmente restituiranno la guida del partito a Renzi. Un risultato, se effettivamente sarà questo, già predeterminato dal voto degli iscritti, anche perché il vero scontro politico era stato risolto (risolto nel senso di consumato) con la diaspora dei bersaniani, lasciando il campo ad un…
Renzi, visto venerdì alla Fiera di Bergamo, ha dato una precisa impressione: quella di avere la testa già oltre le primarie del Pd, a fine mese, e di essere pronto allo scontro con Grillo, che sarà molto duro. L’ex leader, in procinto di archiviare la transizione da ex, ha attaccato su tutti i fronti il fondatore dei 5 Stelle, riservando a Salvini un paio di citazioni: è un indizio non solo dell’…
L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi insieme al ministro orobico Maurizio Martina alla Fiera di Bergamo per lanciare la campagna elettorale per la candidatura a segretario del Partito Democratico in vista delle primarie del 30 aprile prossimo.
Come molti avevano previsto, si è sgonfiata anche l’inchiesta sugli appalti della Consip (la «centrale» dello Stato per le forniture della pubblica amministrazione), quell’inchiesta cioè che doveva tagliare definitivamente le gambe a Matteo Renzi, già indebolito dall’esito referendario e dalla scissione del partito, attraverso il coinvolgimento giudiziario del padre Tiziano e del suo più stretto …
Un’affermazione del populismo nazionalista alla prossima tornata elettorale continentale avrebbe ripercussioni sulla stabilità economico-finanziaria dell’Unione europea. Il primo Paese a seguire sarebbe l’Italia per effetto della condizione della sua finanza pubblica. Il 30 per cento del debito italiano è in mani estere, meno che negli anni precedenti, ma pur sempre rilevante ai fini degli equili…
Due giorni ancora di tempo per sapere se il Pd resta unito o si spacca: l’assemblea nazionale dem, dunque, non è stato l’ultimo round, ma il penultimo. In realtà la conclusione, se vogliamo chiamarla così, ancora ieri sera era molto confusa e riguarda da vicino l’opposizione interna: divisa, incerta sull’affondo finale, prigioniera di un tatticismo esasperato, un po’ avanti e un po’ indietro. L’i…
I destini del Pd non sono ininfluenti per il Sistema Italia, specie se i lavori in corso nel centrodestra sono infiniti e con la ruspa e se il dilettantismo dei grillini – come ribadisce la disfatta romana – li rende indisponibili a caricarsi del fardello di una credibile cultura di governo. Per questo i dem, il fulcro del sistema politico e fin qui percepiti come uno dei pochi fattori di stabili…
Dopo la schiacciante sconfitta della proposta referendaria avanzata dal governo Renzi, sono molti a chiedersi quale sia stato il principale errore di valutazione del presidente del Consiglio. La maggior parte degli osservatori politici si è soffermata, in modo assolutamente condivisibile, sull’inopportunità di aver polarizzato dall’inizio il voto sulla propria leadership, distogliendo in tal modo…