Il Sessantotto di Renzi
di Giorgio Gandola Sessantotto per cento. E’ un numero magico per la sinistra quello che ha accompagnato Matteo Renzi alla segreteria del Pd. E’ il numero delle rivoluzioni culturali.
di Giorgio Gandola Sessantotto per cento. E’ un numero magico per la sinistra quello che ha accompagnato Matteo Renzi alla segreteria del Pd. E’ il numero delle rivoluzioni culturali.
Matteo Renzi sceglie «sette donne e cinque uomini», una segreteria di «dodici persone per far funzionare la vita quotidiana» del Pd che si appresta a guidare. A presentare la squadra il sindaco di Firenze durante una conferenza stampa .
Il clima è gelido, e non solo perché la domenica, in sede, il riscaldamento è spento e tutti tengono su i cappotti. Renziani e cuperliani sono separati in casa, ognuno a tenere il conto delle schede nei rispettivi uffici.
di Giorgio Gandola Speriamo che alzi il volume dello stereo e ascolti la canzone dedicatagli dai Simple Minds. Solo così Nelson Mandela potrà risparmiarsi d’essere disturbato dai tafferugli verbali che gli arrivano dall’Italia.
Il Pd si prepara per le primarie , domenica, per la scelta del segretario nazionale. Dalle 8 alle 20 si potrà votare in 120 seggi (di cui 9 in città e 4 a Dalmine) allestiti in tutta la provincia, con oltre 1.500 militanti mobilitati. Intanto si pensa alla corsa a sindaco.
Il Porcellum è morto. Dopo anni di tentativi andati a vuoto in Parlamento, la Corte Costituzionale sentenzia la fine della legge elettorale che il suo stesso autore definì una «porcata». Sono illegittimi il premio di maggioranza senza soglia e le liste bloccate.
A Bergamo, sabato 30 novembre, c’era Gianni Cuperlo, ma era presente anche Pippo Civati, suo concorrente nella corsa alla segreteria del Pd che vede comunque favorito Matteo Renzi.Contrario alle larghe intese e all’abolizione dell’Imu, Civati ha giocato le sue carte.
Giorgio Gori resta in con i piedi ben piantati in città. Il Pd è in qualche modo avvisato. L’imprenditore, infatti, ha fatto un passo indietro rispetto alla candidatura nelle liste renziane per l’assemblea nazionale del partito.
Silvio Berlusconi deve ancora elaborare il lutto. Almeno questa è l’impressione che si ricava dalla sua uscita di scena, accompagnata da senatrici in nero e da un comizio sotto le attese, privo di nuovi spunti politici e delle consuete frecciate polemiche all’indirizzo del Quirinale.
Nel vivo della campagna per le primarie che il prossimo 8 dicembre porteranno alla scelta del nuovo segretario del Partito Democratico, il Comitato Bergamo per Renzi ha invitato in città Yoram Gutgeld.