Rai notte
di Giorgio Gandola C’è un motto a Roma che fa capire tutto: «I giornalisti si dividono in due categorie, quelli che lavorano alla Rai e quelli che vorrebbero lavorarci». Il motivo è scontato.
Torna a viaggiare nella Bergamasca L’Eco café, la redazione mobile del nostro quotidiano che nelle scorse due estati ha già toccato numerose realtà locali all’interno di manifestazioni organizzate dai Comuni.
Si terrà in Sant’Agostino il dibattito finale prima del ballottaggio dei candidati sindaco. Franco Tentorio e Giorgio Gori hanno infatti accettato l’invito dell’università di confrontarsi sui rispettivi programmi di fronte alla platea dei 5.000 studenti. Differita su BgTv il 6 giugno alle 21.
di Giorgio Gandola Scopriamo a sorpresa che giovedì 29 era la nostra festa. Niente compleanno e non ci chiamiamo Massimino, però siamo nati e risiediamo in Lombardia, quindi dovremmo scambiarci gli auguri.
di Giorgio Gandola Quella di Renzi è un’onda oceanica, ma Giorgio Gori non riesce a fare surf fino alla spiaggia e a portare a casa tutta la posta in un giorno solo. A Bergamo si va ai supplementari.
di Giorgio Gandola È atterrata un’astronave in piazza San Pietro e non l’hanno vista. E’ crollata la Tour Eiffel e non se ne sono accorti. Potremmo andare avanti così, a romanzare la Waterloo dei sondaggi e dei loro guru in questa tornata elettorale dai risultati sorprendenti.
di Giorgio Gandola
Il voto o il vuoto. Una vocale è poca cosa, ma il suo significato può fare la differenza fra la vittoria e la sconfitta di tutti. Tocca a noi, tocca al nostro senso di responsabilità andare oltre le chiacchiere di una delle campagne elettorali più sgangherate della storia repubblicana.
di Giorgio Gandola
Arriva l’estate e, poiché oggi le mode arrivano in anticipo sul calendario per accalappiare meglio i consumatori, la campagna elettorale lancia il ballo dello spread. Più schizofrenico del ballo del mattone, più stucchevole del ballo del qua qua.
di Giorgio Gandola Riecco la Tasi in tutta la sua sgangherata cupidigia. Se ne parla perché solo il dieci per cento dei comuni (790 su 8.000) ha deciso le aliquote, quindi si prefigura il classico rinvio a settembre, all’italiana. Vale la pena fare un po’ di storia.
di Giorgio Gandola «Chi è colpevole (anche solo in primo grado) di reati di carattere societario o contro la pubblica amministrazione si deve dimettere dai vertici delle aziende pubbliche». Frase chiara, concetto cristallino, intenzioni legittime quelle del ministero dell’Economia
di Giorgio Gandola Per entrare in Senato è indispensabile un pass. Giornalisti, ospiti e visitatori devono dotarsene declinando le generalità e facendo registrare il documento d’identità all’ingresso. Parola di testimone. Tutti tranne Primo Greganti.
di Giorgio Gandola Oggi più che urlare rimaniamo a bocca aperta davanti a uno di quei prodigi della natura che meritano solo di essere raccontati con tenerezza. All’ospedale di Akron, in Ohio (Stati Uniti) sono venute al mondo due gemelle, mano nella mano.
di Giorgio Gandola Un sondaggio s’aggira per l’Europa. È quello del quotidiano «La Stampa» che ha tastato il polso al gradimento dell’istituzione continentale a 15 giorni dalle elezioni. Domanda: Quanto ti senti cittadino europeo?
di Giorgio Gandola «Con la presente la informiamo che la nostra banca, a seguito delle novità introdotte dal decreto legge n. 11 in attuazione della direttiva dell’Unione Europea, intende avvalersi della facoltà di modifica unilaterale del contratto». Il preambolo è tecnico, l’effetto è dolorosamente finanziario,
di Giorgio Gandola La crisi ci sta aiutando a riscoprire valori sopiti, per esempio l’importanza dei vicini di casa. È dai tempi di Olindo e Rosa che attendevamo questa notizia: è nata a Bologna la prima social street del mondo.
Giorgio Gandola Facevano cartello per pagare meno i dipendenti bravi. Scoperta clamorosa, oggi oggetto di class action da nove miliardi di dollari negli Stati Uniti, perchè a comportarsi così - secondo l’accusa - erano i colossi dell’innovazione tecnologica.
Giorgio Gandola C’è qualcosa di volgare nell’approccio di alcuni media all’affidamento in prova ai servizi sociali di Silvio Berlusconi. E per una volta i riflettori non sono accesi sulla seconda parte della frase (Berlusconi), ma sulla prima.
Giorgio Gandola Le statistiche hanno un limite invalicabile: la fantasìa umana. Nessun numero potrà mai fotografare la realtà poiché non sarà mai in grado di mettere a fuoco le eccezioni e valutarne l’impatto.
di Giorgio Gandola Abbiamo perso la pizza. Ci preoccupiamo quando un’azienda straniera compra un marchio del made in Italy e non diciamo niente mentre accade il disastro vero: emigra la pizza.
di Giorgio Gandola È arrivata a destinazione con 70 anni di ritardo, ma per la famiglia Brocchetti quella cartolina da Auschwitz forse oggi ha ancora più valore. Era partita il 21 agosto 1944 dal campo di sterminio nazista, recava il timbro con il nome del campo «Stalag 3B».