Ats, il report settimanale Comune per Comune: scendono a 155 i paesi Covid free in Bergamasca
Un mese fa erano 210. La variante Delta è tracciabile nella nostra provincia intorno al 50% delle genotipizzazioni sui casi positivi.
Un mese fa erano 210. La variante Delta è tracciabile nella nostra provincia intorno al 50% delle genotipizzazioni sui casi positivi.
Bergamo, il monitoraggio Ats della settimana 14-20 luglio: i numero di Comuni con zero casi incidenti scende a 188 (77%), contro i 205 (84%) della scorsa settimana e i 210 (86%) di due e tre settimane fa. I due Ambiti territoriali che si mantengono «Covid-free» sono Valle Imagna-Villa d’Almè e Alta Val Seriana-Val di Scalve.
L’obiettivo del 70% di vaccinati non basta a contrastare la variante. Ora si ragiona sul 90%.
«L’evoluzione nel mese di agosto - ha sottolineato Brusaferro - si prospetta con una crescita dell’occupazione in terapia intensiva e area medica ma comunque inferiore alle soglie critiche del 30% e 40%».
La curva epidemica dopo alcune settimane di costante calo è tornata a salire anche se in una situazione di bassa incidenza. Sono i primi segnali della diffusione della variante Delta anche nella nostra provincia. Bisogna continuare la campagna di vaccinazione e tenere alta l’attenzione.
La prima fase sperimentale prenderà avvio su tutto il territorio regionale a partire dalla fine di luglio in 21 farmacie convenzionate aderenti.
Il tasso di positività scende allo 0,7% (ieri 0,8%) con 196.922 tamponi. Prosegue il calo delle degenze.
L’epidemiologo Carlo La Vecchia mette in guardia sulle conseguenze legate alla nuova tipologia di virus «Anche in Lombardia a fine luglio riguarderà il 50% dei contagi. Va ulteriormente accelerata la campagna vaccinale».
Coronavirus in Italia, la stima sulle varianti nella nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. In calo la variante inglese, crescita per quella indiana: riscontrata in 16 regioni. Sono 794 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore.
Cresce la preoccupazione per il diffondersi della variante Delta in Italia come all’estero. Il ministro della Salute Roberto Speranza assicura la massima attenzione del governo su tutte la varianti auspicando una misura internazionale coordinata.
In Italia la variante Delta è in aumento con una percentuale del 16,8% a giugno, mentre la più diffusa rimane ancora la variante alfa («inglese») al 74,92%. In particolare, la cosiddetta «indiana» sale di quattro volte rispetto a maggio.
Piattaforma con Aria e Bicocca per il monitoraggio dati. Moratti: «Variante indiana in crescita, ma sequenziamo tutti i tamponi».
Una terapia rivoluzionaria all’Asst Papa Giovanni XXIII. Rambaldi: «Si usa il sangue del donatore e non quello del malato». Studio con 25 pazienti, 4 sono bambini.
Pubblicati, da un consorzio di ricercatori di Istituto superiore della sanità, Università di Genova e Pavia e Istituto Mario Negri, i risultati del primo studio rappresentativo della popolazione italiana adulta.
Sono 1.147 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute di venerdì 18 giugno. Mercoledì erano stati 1.325. Sono invece 35 le vittime in un giorno, mentre giovedì sono state 37.
«Il 10 luglio raggiungeremo i 10 milioni di somministrazioni». Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la conferenza stampa convocata per fare il punto sulla campagna vaccinale. Con un primato: «La Lombardia sarà la prima Regione che raggiungerà l’immunità di comunità» ha detto la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratt…
L’Istituto mette in guardia dai pericoli: i genitori mantengano alta la soglia di attenzione.
La nostra provincia, con quella di Cremona, rientra nel piano dell’Istituto superiore di Sanità e dell’Istat. Giovanni Corrao (Bicocca): «Si tratta di un metodo predittivo che consente di riconoscerli qualche settimana prima».
Oltre 4 milioni di positivi in Italia, quasi 750 mila vittime, 100 mila in più rispetto alla media dell’ultimo quinquennio.
«Una protezione protratta nel tempo». Lo indica il secondo rapporto redatto dal gruppo di lavoro «Sorveglianza vaccini Covid-19» di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute.