Rincari dei carburanti, fino a 200 euro in più all’anno per le famiglie
Aumento del 10% per la benzina da gennaio Adiconsum: pesa l’aumento del prezzo del petrolio. Il nodo accise: i costi in Italia fra i più alti d’Europa.
Aumento del 10% per la benzina da gennaio Adiconsum: pesa l’aumento del prezzo del petrolio. Il nodo accise: i costi in Italia fra i più alti d’Europa.
«Inflazione significa essere povero con tanti soldi in tasca», diceva l’attore Ugo Tognazzi esprimendo con efficacia il sentire dell’uomo comune. Comprensibile, quindi, che lo scenario di un aumento incontrollato dei prezzi agiti i sonni di cittadini, imprese, economisti e Stati sovrani. Gli italiani, per esempio, hanno appena appreso che nei prossimi tre mesi la loro bolletta dell’elettricità au…
L’inflazione resta inchiodata ai livelli del mese scorso ma per gli italiani che si apprestano ad andare in vacanza, dopo mesi di restrizioni e chiusure a causa della pandemia, si prospetta una stangata estiva: in scia ai rialzi dei prezzi del petrolio, infatti, i listini dei carburanti hanno toccato livelli da record.
Il ferro è passato da 145 a 310 euro in pochi mesi: «Ma vale per molti altri materiali da costruzione». Ance: «Margini troppo ridotti, necessario compensare».
La bassa crescita e la stagnazione delle economie di tutto il mondo - pre e, soprattutto, post Covid-19 - ha indotto molte banche centrali ad adottare politiche monetarie espansive nell’intento di provocare una ripresa dell’inflazione. In questa direzione si sono già mossi Christine Lagarde in Europa, Haruhiko Kuroda in Giappone e negli Usa Jerome Powell, il quale ha recentemente dichiarato che «…
Frutta, verdura e pasta tra i rialzi maggiori. Busi: «A Bergamo, gli operatori denunciano il raddoppio di alcuni prodotti».
Bergamo (con + 1,2% di inflazione media) è 17ª in Italia. A farsi sentire la spesa e le bollette. I consumatori: «Ma stipendi e pensioni rimasti al palo».
Si raffredda l’inflazione a luglio. L’Istat conferma un tasso all’1,1%, nei dati definitivi, sempre più lontano dal picco dell’1,9% toccato ad aprile. Rispetto a giugno l’aumento è stato appena dello 0,1%. Eppure, per chi è in vacanza, i prezzi continuano a scottare con rincari a due cifre per biglietti aerei e traghetti e aumenti anche per villaggi, campeggi e pacchetti turistici. Sono le associ…
Come spesso accade, a fine dicembre si infittiscono le voci sui possibili aumenti dei prezzi in vista del nuovo anno. Il Codacons parla di una stangata in arrivo per le famiglie da 551 euro, con tanto di aumenti per prezzi e tariffe.
Crolla l’indice dei prezzi al consumo a gennaio a Bergamo. Rincarano le spese per salute, telefonia mobile e alberghi.
Anche a Bergamo arriva la deflazione: il tasso tendenziale - cioè la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente - si attesta a -0,2%, in diminuzione rispetto al dati del mese precedente.
Il cosiddetto carrello della spesa a dicembre scende sotto quota zero, portandosi in deflazione. Lo rileva l’Istat nelle prime stime.
La Nutella rischia di diventare un prodotto di lusso con buona pace dei milioni di golosi di tutto il mondo. Il prezzo della crema spalmabile più conosciuta e amata al mondo potrebbe presto gonfiarsi a causa della penuria di nocciole. Tutta colpa del freddo.
Nei prossimi due sabati (5 e 12 luglio) l’asse interurbano sarà chiuso a tratti per consentire la rimozione degli arbustelli che si sono sulla carreggiata. Il dato da rilevare è che la pulizia della strada sarà effettuata dai dipendenti della Provincia (30 in azione).
Milano e Varese le più care (+8,5% e +8,4% rispetto alla media regionale). Nell’ultimo anno, i prezzi degli alimentari crescono di più a Varese (+4,5%) e a Lecco (+3,6%), leggermente sopra la media lombarda anche Milano (+2,2%) e Monza (+1,4%). Bergamo è l’unica città in cui diminuiscono i prezzi (-0,5%).
Nel mese di gennaio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, a Bergamo, non registra alcuna variazione rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale si attesta a +0,5%, in diminuzione rispetto allo + 0,7% registrato il mese scorso.
«Premesso che cercare di capire il sistema di rilevazione dei prezzi e il “peso” che questi assumono nel paniere Istat è un compito impossibile per la quasi totalità dei comuni mortali, noi suggeriamo un metodo diverso per verificarne l’attendibilità». È l’invito di Federconsumatori.
Dal 2010 al 2012 le retribuzioni nette dei lavoratori dipendenti sono diminuite di 64 euro al mese, passando da una media di 1.328 euro a 1.264 euro. A fine biennio, se si considerano 13 mensilità, un lavoratore ha incassato in un anno 832 euro meno del 2010.
Nel mese di novembre, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, a Bergamo, registra una diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a +0,6%, in lieve aumento rispetto allo 0,5% registrato il mese scorso.