Il fisico Battiston: a Bergamo Rt a 1,45 «Aumentato più che nel Bresciano»
Roberto Battiston: «Segnali preoccupanti di crescita già a inizio febbraio, ma non è stato fatto nulla». «Contro le varianti le sole mascherine non bastano»
Giornalista e scrittore, ha lavorato per numerose testate locali e nazionali. Appassionato di musica e di cucina, ha pubblicato 4 libri, di cui tre sulla vita artistica di Adriano Celentano e per qualche anno ha gestito un ristorante a Nizza, prima di tornare, nel 2016, a dedicarsi a tempo pieno al suo lavoro.
Roberto Battiston: «Segnali preoccupanti di crescita già a inizio febbraio, ma non è stato fatto nulla». «Contro le varianti le sole mascherine non bastano»
L’Istituto Mario Negri ha messo a punto uno studio sui test. Benigni: «Importante capire se tutti i positivi siano infettivi».
Francesco Le Foche, immunologo dell’Umberto I di Roma, non vede altre vie d’uscita se non quella di accelerare la campagna per l’immunizzazione. L’intervista: «Si deve mettere in campo un’organizzazione efficiente per vaccinare a tappeto, tenendo alta nel frattempo l’attenzione nei confronti delle varianti».
Il sistema di prenotazione gestito da Aria ha inviato a Chiuduno circa la metà dei 500 previsti per domenica 28 febbraio. «Assalto» ad Antegnate: 1.800. Giupponi: contrattempi.
Costerà tra i 20 e 22 euro, sarà invece gratis a partire dal 1° marzo, per ora solo per il personale scolastico.
A Bergamo Hinano Spreafico ha lasciato la famiglia, un po’ come tutti coloro che partono dalla loro terra per vivere e lavorare all’estero. Lei però l’Italia continua ad osservarla da vicino, seppure da 17 anni vive a Bruxelles, seguendo i progetti di ricerca nel campo delle Scienze sociali e umanistiche finanziati dall’Unione europea.
Il racconto di Raffaele Scicchitano, 84 anni, sottufficiale dell’esercito in pensione: fu lui a organizzare il soggiorno e la festa a Palazzo Lupi. Presto un libro di ricordi.
Domenica alle 20,35 su Rai1 va in onda il video girato in Piazza Vecchia, in Città Alta, con una delle più struggenti canzoni di Lucio Dalla.
Dopo l’appello su Facebook del cantante, le parole di Rita Poma svelano il mistero: «Era il 1967 ed eravamo alla caserma Li Gobbi di via Suardi, a Bergamo: quella sera cantò per i militari e i loro familiari durante la festa di Natale». È stato il figlio Igino a spedire la foto a Morandi in un messaggio privato.
L’intervista Claudia Balotta, alla guida del team che ha isolato il ceppo italiano del virus un anno fa, auspica misure di contenimento più restrittive
Guido Molinero va in pensione e lascia l’Unità di riabilitazione specialistica dove era entrato nel 1987 e che ha diretto per quattordici anni.
La sorpresa di Carnevale per i bambini ricoverati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I supereroi si calano dal tetto per salutare i piccoli dalle finestre. L’iniziativa dei volontari Abio e «In Quota».
Secondo l’ultimo decreto questi impianti dovrebbero essere utilizzati solo per le attività di interesse nazionale. Non mancano però le eccezioni.
Gli oltre 3,5 milioni di euro raccolti durante il lockdown lanciano la piattaforma di crowdfunding: è terza in Italia nel settore.
Camere vuote e tante strutture chiuse. Gli albergatori: «Impossibile fare previsioni, viviamo alla giornata».
Bergamo, la zona arancione ha dato di nuovo la possibilità agli ambulanti di presentarsi senza le defezioni imposte dalle rigide misure della zona rossa, che settimana scorsa avevano costretto a casa i banchi non alimentari.
Il consigliere del ministro Speranza: «Più si va avanti, più emergono le difficoltà della Lombardia. Servono 3-4 settimane di chiusura rigida. I ritardi delle consegne? Sono ottimista, preoccupa la capacità vaccinale».
Fusini (Ascom): «Chiarire subito le responsabilità». Gori: «Una class action della categoria». Terzi e Caselli (Confesercenti): «Gestione pressapochista, siamo sconcertati». Da domenica riaprono le saracinesche.
L’epidemiologa Stefania Salmaso: «Dobbiamo ancora capire quanto è solido il calo dei contagi». «Vale il principio dei vasi comunicanti: in Lombardia mobilità alta, difficile dire dove il rischio si manterrà minore»
Ieri al via le somministrazioni della seconda dose al «Papa Giovanni XXIII» e al Bolognini. Ma il rallentamento nella distribuzione delle dosi Pfizer costringe gli ospedali a rivedere il cronoprogramma.
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