I leader del mondo in crisi di nervi
MONDO. Leader sull’orlo di una crisi di nervi, un po’ dappertutto. E non è che la cosa faccia stare troppo allegri. Negli Usa, Donald Trump comincia a essere a corto di Stati e persone da minacciare.
MONDO. Leader sull’orlo di una crisi di nervi, un po’ dappertutto. E non è che la cosa faccia stare troppo allegri. Negli Usa, Donald Trump comincia a essere a corto di Stati e persone da minacciare.
MONDO. «Noi facciamo un lavoro complemen-tare». L’ha detto Emmanuel Macron durante la conferenza stampa seguita ai lavori del summit dei «volenterosi», ovvero i 31 Paesi che si sono impegnati a restare al fianco dell’Ucraina e che per la seconda volta, 27 marzo, si sono ritrovati a Parigi.
MONDO. Ad osservare la Turchia con un minimo di prospettiva si ha l’impressione di vedere doppio, o meglio: di vedere un Paese sdoppiato. C’è la Turchia che opera fuori dai propri confini e lo fa con forza e dinamismo, sfruttando un’abile diplomazia e un’idea sempre chiara dei propri interessi strategici.
MONDO. Alla ricerca di un’idea o di un’intuizione, che avvicini la tregua in Ucraina. In Arabia Saudita le delegazioni statunitense, russa ed ucraina sono chiuse da interminabili ore in un albergo di superlusso in stanze rigorosamente separate.
MONDO. Pacifiche e partecipate manifestazioni di protesta in Georgia, Serbia, Romania, Ungheria e Slovacchia, tensioni in Bosnia e Macedonia del Nord. Cosa sta succedendo nell’Europa orientale e nei Balcani, porzione geografica del Vecchio continente che non può essere compresa con sguardo occidentale, tanto meno con pregiudizi liquidatori?
MONDO. Telefonata per la pace in Ucraina e ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza. Segnali decisamente contrastanti in una giornata tesa seguita con speranze e timore dall’intera comunità internazionale.
MONDO. Le trattative per arrivare a una tregua di 30 giorni della guerra in Ucraina procedono a piccoli passi, con le parti in conflitto attente a dosare le parole per non spostare il peso negoziale della Casa Bianca da un piatto all’altro della bilancia.
MONDO. Vladimir Putin «apre» alla tregua di 30 giorni proposta da Donald Trump e da Volodymyr Zelensky, ma, come nelle attese della vigilia, il capo del Cremlino ha sollevato numerosi «problemi» sui «dettagli».
MONDO. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno bloccato gli aiuti militari e la collaborazione dell’intelligence all’Ucraina. Ma la Russia non ha fermato i quotidiani bombardamenti su abitazioni e infrastrutture vitali. Anzi, li ha intensificati di dieci volte