Gallera: «Il governo deciderà, ma invito chi è nelle aree a rischio a restare a casa»
Sulla creazione di una zona rossa nella Bergamasca Regione Lombardia è d’accordo anche se la decisione spetta al governo.
Sulla creazione di una zona rossa nella Bergamasca Regione Lombardia è d’accordo anche se la decisione spetta al governo.
È arrivata la conferma della misura che è al vaglio del Governo, ma manca ancora la firma sul decreto che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Il primario dell’ospedale Sacco Galli: «Riapertura delle attività per la prossima settimana? No, è fantascienza». Il ministro dell’Istruzione: stiamo aspettando la valutazione degli esperti, ancora nessuna decisione ufficiale.
Buone notizie per il bergamasco che era ricoverato all’ospedale di Legnano
«La crescita esponenziale dei contagi in provincia di Bergamo impone una riflessione dei tecnici. Se ci diranno che l’unico modo per arginare il virus è istituire un’altra zona rossa, ne prenderemo atto. Ci affidiamo alla scienza. Attendiamo insieme al Governo le comunicazioni ufficiali dell’Istituto superiore di sanità. A noi interessa la salute dei cittadini».
La parola all’Istituto Superiore di Sanità. Martedì 129 casi. Oggi la decisione .
Tra gli ospedali della Lombardia più sotto pressione per l’emergenza coronavirus c’è quello di Seriate. Lo ha affermato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, nel consueto punto stampa giornaliero sul Covid-19.
«È un dato oggettivo il forte incremento dei casi» di coronavirus nella zona bergamasca di Alzano Lombardo. L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera lo ha detto rispondendo a una domanda sulla possibilità di nuove zone rosse. «Abbiamo chiesto all’Istituto Superiore di Sanità di fare valutazioni e suggerire a noi e al governo le migliori strategie» ha aggiunto sottolineando che nella …
In un giorno sono quasi raddoppiati i contagi da coronavirus tra Bergamo e provincia e purtroppo altre due vittime, positive al Covid-19, comunicate domenica da Regione Lombardia, che portano a 9 il totale dei decessi fin qui in Bergamasca.
Mercati aperti, ma non sabato e domenica. Scuole chiuse, chiuse anche le palestre, i musei avranno ingressi contingentati. Ecco tutti gli aggiornamenti odierni anche in previsione delle attività della prossima settimana.
Da parte del governo c’è una «sostanziale adesione alle nostre richieste»: così ha detto al TgR Lombardia l’assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera .
Linea comune dei 18 sindaci dell’Ambito che conta la maggior concentrazione di casi: «Zona rossa? Al momento è esclusa» ha detto l’assessore Gallera.
L’assessore regionale al Welfare è intervenuto alla fine dell’incontro a Milano tra tutti i prefetti della Lombardia.
Il punto giornaliero della situazione in Lombardia è stato annullato per controlli interni allo staff regionale. In una nota scritta è stato diffuso il nuovo bilancio: mercoledì 26 febbraio i casi in Lombardia sono saliti a 305.
Gallera ha dato informazioni sul bambino positivo al test: «È del territorio bergamasco ed è ricoverato per problemi diversi. Non ha alcun sintomo legato al coronavirus».
Sono quattro in tutto i minorenni risultati positivi al coronavirus in Lombardia: c’è anche un bambino di Seriate. Le dichiarazioni dell’assessore Gallera e del governatore Fontana.
Sarebbero 14 i casi di contagio da coronavirus nella Bergamasca, compreso l’uomo di 84 anni di Nembro, deceduto ieri all’ospedale di Alzano dov’era ricoverato da tempo con un quadro clinico già seriamente compromesso.
Dei 240 contagi registrati in Lombardia, per numeri Bergamo è al quarto posto dopo le province di Lodi, Cremona e Pavia.
Sono 14 i casi finora accertati. Martedì la seconda vittima nella nostra provincia dopo l’anziano di Villa di Serio: è un pensionato di Nembro. Altre persone positive in Comuni della media Valle Seriana e anche nella Bassa. Parla l’assessore Gallera. Su «L’Eco» di mercoledì 26 febbraio 14 pagine di approfondimento.
La conferenza stampa giornaliera dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. Ecco che cosa ha detto martedì 25 febbraio. I casi di Nembro e Alzano sono sotto osservazione da parte della Regione.
«Una dichiarazione inaccettabile da una persona ignorante, perché ignora assolutamente quali erano e sono i protocolli definiti dall’Istituto Superiore di Sanità. Noi abbiamo seguito pedissequamente ciò che era stato determinato dall’ISS e le linee guide del Ministero».
Sale il numero dei positivi al virus che sono in cura al «Papa Giovanni». In gran parte provengono dall’ospedale di Alzano. Ricoverato anche un primario. Diversi i medici di base e gli operatori del Servizio sanitario posti in quarantena.