Regione, prescrizioni per i datori di lavoro Sono più restrittive di quelle statali
Il presidente Fontana ha firmato una nuova ordinanza per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Scatta obbligo misurazione temperatura.
Il presidente Fontana ha firmato una nuova ordinanza per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Scatta obbligo misurazione temperatura.
A partire da venerdì saranno consentite in Lombardia le attività sportive individuali all’aria aperta nell’ambito dei rispettivi impianti, centri e siti sportivi. Lo prevede una nuova ordinanza della Regione.
«Una ripresa attenta, sicura e graduale delle attività degli ospedali Lombardi, che devono rimanere pronti a fronteggiare qualsiasi nuova emergenza». È questo il contenuto di uno specifico provvedimento che la Giunta Regionale ha approvato giovedì 7 maggio in seduta straordinaria.
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato a radio Rai.
Ripartono i maneggi, l’attività di addestramento dei cani e la pesca (sportiva e non) in tutto il territorio della Regione. Via libera anche al raggiungimento delle seconde case, esclusivamente per ragioni di manutenzione e ai lavori di manutenzione e riparazione per barche e natanti, con la possibilità di navigazione in solitaria».
Si (ri)parte. Con tutti i dubbi del caso e anche le nostre paure e la fragilità che il Covid-19 ci ha sbattuto in faccia. Senza appello. La Fase 2 comincia lunedì anche per il mondo del commercio e dei servizi, i cui addetti andranno ad aggiungersi ai 22.500 (15mila più 7.500) già in pista da tempo. O che non si sono mai fermati durante l’emergenza.
«La nuova ordinanza della Regione Lombardia alla firma del presidente. Attilio Fontana, in vista del 4 maggio, è sostanzialmente in linea con i provvedimenti indicati dal Governo». Lo comunica una nota della Regione Lombardia.
«Adesso si dice il caso Lombardia, in realtà non è un caso Lombardia. È un caso Lodi Cremona, Bergamo Brescia e Piacenza».
«La generosità dei lombardi ha superato i 100 milioni di euro di donazioni» scrive il presidente della Regione, Attilio Fontana.
La riapertura sperimentale di un solo mercato cittadino, solo con banchi alimentari e solo a distanza di sicurezza, controllata da un «Covid manager». A Bergamo il mercato potrebbe essere quello dello stadio, ma la decisione sarà presa dopo il video-confronto tra il sindaco Giorgio Gori e le associazioni di categoria.
Testare la riapertura dei mercati alimentari comunali secondo la cornice di sicurezza predisposta da Regione Lombardia.
«Siamo arrivati a un milione e centomila utenti sull’app AllertaLOM». Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.
Una riapertura regionalizzata «credo che sia una riapertura monca, zoppa, che non consentirebbe un equilibrato sviluppo alle Regioni che aprono».
Cinquantadue milioni e 950 mila euro a favore dei Comuni della Bergamasca di cui due milioni per la città capoluogo. È quanto deciso dalla giunta regionale della Lombardia. Un vero e proprio Piano Marshall in grado di mobilitare complessivamente risorse per tre miliardi di euro: 400 milioni per Comuni e Province per opere immediatamente cantierabili (entro il 31 ottobre), il resto per altre opere…
«Io credo che il mio assessore Gallera sia ottimo come assessore, come giurista evidentemente un po’ meno...se è vero che il professor Sabino Cassese, che è meglio di me e di Gallera, ha detto esattamente il contrario. Questo genere di iniziative può essere assunto solo dal potere centrale».
L’annuncio del presidente della Regione lunedì 20 aprile.
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana parla ai microfoni di Radio Rai e risponde anche al collega campano De Luca.
Lo stop riguarda imprese con un fatturato annuale totale di 37 miliardi e 137 mila dipendenti. Impatto più alto per Basso Sebino, Isola e Bassa orientale.
«Nell’ipotesi in cui l’evoluzione del virus dovesse andare in senso positivo e ci fossero le condizioni, noi il 4 maggio dovremo essere pronti per la riapertura, purché non prescinda mai dalla sicurezza dei nostri cittadini e lavoratori».
Regione Lombardia lancia un piano per una «nuova normalità» e chiede al governo dal 4 maggio obbligo mascherine, test e norme anti-assembramento.