Frana ad Ardesio: aiuti alla Val Seriana Pirellone, via libera alla mozione
Via libera all’unanimità in Consiglio regionale alla mozione urgente per sostenere la Val Seriana dopo la frana di Ardesio
Via libera all’unanimità in Consiglio regionale alla mozione urgente per sostenere la Val Seriana dopo la frana di Ardesio
Lunedì 18 marzo, meteo permettendo, lo scoppio delle mine per togliere le rocce che hanno bloccato la strada provinciale.
Riaperta venerdì 15 marzo alle 6 la strada provinciale 49, franata tra Ardesio e Gromo. Sarà percorribile solo per tre ore al giorno.
Incendio in corso nella serata di giovedì 14 marzo negli Orridi della Valle Taleggio, lungo la provinciale che da San Giovanni Bianco sale a Sottochiesa.
Proseguono le indagini strutturali sulla strada tra Ardesio e Gromo, al momento chiusa dopo la frana di venerdì notte.
Diversi gli interventi che dovranno essere eseguiti: dalla rimozione del materiale franato al ripristino della carreggiata danneggiata dalla frana, fino alla messa in sicurezza del versante di monte.
Disagi alla mobilità dei mezzi privati fino a giovedì 14 marzo; servizio bus garantito solo per alcuni paesi dell’Alta Valle Seriana.
Una frana di grandi dimensioni è caduta tra Ardesio e Gromo nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 marzo.
Prima la bufera di neve poi le valanghe: il «winter maestro» Simone Moro costretto a rinunciare all’ascesa sulla quinta vetta invernale.
Lunedì è previsto un ulteriore intervento di bonifica: sarà infatti necessario procedere ad imbragare un secondo masso instabile.
Un enorme masso è caduto sulla strada che collega Predore e Tavernola: dopo il sopralluogo viabilità regolare dalle 18.
Era la notte tra l’11 e il 12 gennaio 1977, 42 anni fa. All’una e 40, dal monte Arete, sopra Foppolo, si staccò una valanga che fece otto vittime. Tra loro anche due bambini di 8 e 12 anni.
Il video con il drone del sopralluogo alla frana a Branzi.
I residenti della frazione «separati» si organizzano per gestire attività lavorative e scuole. Lunedì l’intervento sull’area a rischio: durerà giorni.
Chiusa nella tarda serata di giovedì 8 novembre la strada provinciale 41 Gazzaniga-Aviatico.
Ancora in corso la conta delle piante abbattute. Tra i rischi il dissesto, ma anche la diffusione di parassiti. Per ripristinare servono fondi.
L’ultimo bollettino di sabato 21 aprile mette in guardia gli sciatori: le temperature in aumento portano il rischio a 3 su un massimo di 5.
Il problema principale è la neve bagnata. Il pericolo di distacchi è molto alto.
È morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’uomo ritrovato sotto una valanga che si è staccata nel pomeriggio vicino al passo Crocedomini, in provincia di Brescia. Il decesso è stato confermato da fonti ospedaliere.