Gleno, la memoria di quella mattina
IL RACCONTO. Alle 7,15 di una mattina qualunque, su al Gleno, prima della neve. Ma nessuna di queste è una mattina qualunque, non lo può essere.
Classe 1974, ha cominciato a scrivere su L'Eco di Bergamo nel settembre 1993. Assunto nel 2001 come redattore di cronaca città, nel 2003 è passato alla redazione sportiva, di cui è diventato caposervizio nel 2011. Dal 2017 è vicecaporedattore nell'ufficio centrale, coordinatore del sito web e responsabile dei servizi di Corner.
IL RACCONTO. Alle 7,15 di una mattina qualunque, su al Gleno, prima della neve. Ma nessuna di queste è una mattina qualunque, non lo può essere.
L’editoriale post partita
L’editoriale post partita
IL COMMENTO. In questi giorni, cent’anni fa, la diga era piena. Piena fino all’orlo. Era in servizio da una manciata di settimane. Nonostante fosse un’opera tribolata, certo non era immaginabile che alla prima, vera prova di forza la diga cedesse, schiantando a valle 6 milioni di metri cubi di acqua e detriti.
L’editoriale post partita
L’editoriale post partita
CALCIO. L’importante, alla fine, è sempre e solo una cosa: che non venga giù tutto. Che il circo del calcio stia su, anche se fragile come un edificio malmesso, imbalsamato da impalcature di bambù non proprio diritte.
L’editoriale post partita
L’editoriale post partita
L’editoriale post-partita
L’editoriale post partita
L’editoriale post partita
L’editoriale post partita
ITALIA. Improvvisamente, il sole che splendeva sul mondo atalantino fino a qualche giorno fa sembra essersi oscurato. L’infortunio di Touré, in primis, ha di colpo complicato le strategie di mercato. La sconfitta di Frosinone, certamente non in preventivo data la caratura dell’avversaria, non ha aiutato.
L’editoriale post partita
L’editoriale post partita
ITALIA. Eravamo rimasti a Steve Pagliuca che, in trasferta su questo lato dell’Atlantico, usciva da un summit nel quartier generale di Percassi dicendo una parola: «Win». Vincere. Questo basta e avanza, se lo si vuol interpretare come un manifesto programmatico per l’Atalanta che verrà, che viene, che ormai suona il campanello alla porta d’ingresso della nuova stagione.
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