Coronavirus, la seconda ondata ha colpito di più la fascia 10-14 anni
Nella Bergamasca l’incidenza è stata di 15,4 casi ogni mille abitanti. Età media ridotta di un terzo: da 62 a 43 anni.
Nella Bergamasca l’incidenza è stata di 15,4 casi ogni mille abitanti. Età media ridotta di un terzo: da 62 a 43 anni.
Se sia un piccolo rimbalzo momentaneo o invece l’inizio di una nuova mareggiata, lo diranno le prossime settimane. Anche la curva dei ricoveri ha comunque ripreso quota, pur con ordini di grandezza differenti tra Bergamo e la Lombardia nel complesso.
Con il 2021 cambia la geografia bancaria. Gli sportelli totali in provincia sono calati del 30% in 10 anni. Non ce n’è nemmeno uno nel 25% dei comuni orobici.
Ricerca di Arpa e Cnr.Contini: «Appare trascurabile la maggior probabilità di trasmissione in aria.
Nell’ultima settimana in Lombardia 1,19 casi ogni mille abitanti contro i 3,8 dell’anno scorso. Marinoni: «Ma il vero picco deve arrivare».
L’infettivologo Bombana: «Il farmaco secondo i dati è altamente sicuro. Iniziare da operatori sanitari e ospiti delle Rsa è già una boccata d’ossigeno».
È stato cronologicamente un anno breve, questo 2020, perché dello scorrere del tempo, qui a Bergamo, si ricorderanno solo dieci mesi e una manciata di giorni, che gravano però come un secolo.
Da come agisce all’efficacia, dalle caratteristiche agli effetti collaterali: dopo il via alla campagna Aifa, Iss e Ecdc hanno messo a punto una serie di «faq» per rispondere alle domande e ai dubbi più frequenti.
Nell’ultima settimana 862 positivi contro i 724 della precedente. Buzzetti: «È un andamento da monitorare. Preoccupante se proseguisse».
Nuovo decreto, nuove regole. E nuovi quesiti, come sempre accade dopo ogni provvedimento che lascia comunque alcuni margini di interpretazione. Ecco cosa sapere.
Il direttore dell’Area critica dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo: «Se vogliamo bene ai nostri anziani, durante le feste dobbiamo tutelarli». E aggiunge un appello a tutti i bergamaschi: «Serve un ultimo sforzo per arrivare alla primavera e ai vaccini. Sulla riapertura delle scuole si decida a gennaio».
L’intervista ad Anna Odone (Università di Pavia) che invita a fare attenzione: i test non rilevano il virus in incubazione.
Coronavirus, Romano e Treviglio sono partiti. A Bergamo un drive through alla Celadina. Intanto Ats sta reclutando il personale di supporto ai medici.
Il professor Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene e Sanità pubblica all’Università San Raffaele di Milano, componente del Cts lombardo: «La zona gialla non è un liberi tutti, il momento cruciale sarà con la ripresa di scuole e trasporti».
I dati settimanali registrano un rallentamento nella riduzione dei nuovi casi a livello provinciale. Pregliasco: «C’è continuità di risultato. Fino al vaccino la differenza la faranno i comportamenti individuali».
La nostra provincia è tra le meno colpite in Italia nelle due settimane tra il 15 e il 29 novembre.
Laura Riva, 35 anni, ricercatrice negli Usa è originaria del Sebino: a lei il premio Stat Wunderkinds assegnato ai più promettenti studiosi nella medicina.
Sono 2.479 i posti offerti dalle università lombarde, ma a due mesi dall’esame la selezione non è stata ancora completata.
Tanti i decessi in Bergamasca dal 15 settembre al 23 novembre. In ottobre erano stati 23. Nelle settimane successive se ne sono contati 63.
Vestire il cuore di Bergamo, cioè la solidarietà. È l’idea di quattro bergamaschi, che hanno dato vita a una t-shirt d’autore attraverso cui aiutare gli ospedali della terra orobica.
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