Al freddo
Un piccolo terremoto, come se di scosse non ne avessero già avute abbastanza. È ciò che hanno avvertito gli sfollati del sisma dell’Emilia (maggio 2012) nel ricevere dall’Enel l’annuncio che sarebbe stata loro tagliata la corrente.
Direttore de L'Eco di Bergamo
Nel mondo al contrario la risposta è in una domanda. Temevamo che le distruggesse a picconate come l’Isis o che ritirasse i 17 miliardi d’investimento? Nel mondo al contrario sta tutta la polemica per le quattro statue incapsulate nei Musei Capitolini, nude per secoli e prigioniere di un burqa di legno durante la visita del presidente iraniano Rouhani.
Ce l’hanno detto in tutte le lingue: «I rischi per l’Italia derivano dal debito troppo alto». Quel parametro fuori controllo (136% del pil) influenza tutti gli altri, toglie credibilità all’azione di governo, mette le banche sull’altalena anche se stanno meglio, per esempio, di alcune francesi e tedesche. E in definitiva impedisce al Paese di guardare al futuro con maggiore serenità.
Ci piacerebbe conoscere la testa di birillo (qui non si trova una definizione migliore) intenzionata ad acquistare per 24 o 36 euro il costume di carnevale da «piccolo profugo» su Amazon. Per la serie: al peggio non c’è mai fine.
Ancora tu, ma non dovevamo risentirti più? Come il cow boy vendicatore che nei film western torna dal passato, riecco Pietro Maso. Venticinque anni fa uccise papà e mamma per l’eredità, per poter cavalcare l’onda da protagonista tra spider, champagne e camicie di seta.
No, non era acqua di Colonia, ma «un profumo che istiga gli uomini alla violenza». Lo ha detto con aria del tutto serena l’imam della moschea salafita Al Tawheed per giustificare le aggressioni della notte di Capodanno nella città tedesca.
Allenare anche la lingua? Sarebbe un’ottima idea per gli allenatori di calcio, entrati di prepotenza nell’omerico bestiario che il circo del pallone si porta sulle spalle più o meno da quando è nato. Ad onor del vero bisogna ammettere che i «mister» erano sempre rimasti ai margini del folclore di genere.
Abbiamo finalmente capito cosa significa per certi dipendenti pubblici la formula «contratto a tempo determinato». Significa che i tagli voluti dal governo dureranno due anni, poi tornerà il bengodi come prima.
Cartellino verde. Vuoi vedere che dopo anni di partite vendute, di banane lanciate dagli spalti, di scommesse a perdere, di «opti pobà» dei dirigenti e di doping a colazione, un esempio di rinascita arriva proprio dal calcio?
Segnali di schizofrenia in Europa. Come se non bastassero le emergenze, ora anche la loro gestione diventa istintiva e dilettantesca. E se a perdere l’equilibrio è la Germania, l’allarme si fa più grande. Ieri mattina davanti alla Cancelleria di Berlino s’è fermata una corriera stravagante e ne sono scesi 31 migranti siriani.
Un miliardo di euro è una gran bella cifra e spenderlo non dev’essere facile. La Basilicata c’è riuscita alla grande nell’ultimo decennio senza ottenere alcun beneficio nella crescita del pil del territorio, tanto è vero che la regione mostra parametri da area depressa non dissimili da quelli della Calabria.
Prima c’era una pistola su un piatto di spaghetti. Poi Berlusconi che remava su un’Italia in gondola. Infine la Costa Concordia rovesciata e il titolo dell’editoriale era: «Omissione di soccorso all’italiana». Così si è divertito negli anni il settimanale der Spiegel a mettere alla berlina i difetti del nostro Paese. Così la stampa tedesca più in generale tende a dipingere l’Italia, luogo di null…
L’ente inutile non è del tutto improduttivo se continua a pagare i bonus a chi ci lavora. Ma che lavoro potrà mai fare per guadagnarsi un bonus, chi è in organico in un ente inutile? Il paradosso è evidente e la risposta è un acronimo: Cnel. Che sta per Consiglio dell’Economia e del Lavoro, abolito dalla riforma Boschi.
Il medico ha sentito bussare e ha detto: avanti. S’è aperta la porta, è entrata una ruspa e ha cominciato a demolire l’ospedale con dentro i pazienti, gli infermieri, gli anestesisti e i dottori con lo stetoscopio al collo. «Poi ti sei svegliato», direte voi. E invece è tutto vero, ci sono alcuni feriti e chi ha la polvere dei calcinacci sulle spalle può dimostrare ai parenti di avere vissuto un’…
Una lettera dall’Aldilà. È arrivata a Natale ai 280 dipendenti della Enoplastic di Bodio Lomnago in provincia di Varese. Dentro c’erano la ricevuta di accredito di un bonus e un foglio scritto che ne spiegava il senso.
Allora c’è ancora speranza. Allora l’uomo non è soltanto un fascio di nervi, un certo numero di neuroni, un i-Phone e un elenco infinito di diritti. Allora la paura può essere vinta e si può stringere una mano guardando negli occhi qualcuno, senza esitare a chiamarlo «fratello».
«Abbellimento contabile». Il ritardo dell’erogazione delle pensioni di gennaio a 16 milioni d’italiani (totale circa 20 miliardi) avrebbe anche un nome che evoca un maquillage, perfino una maschera.
Tristezza e senso di vuoto. Stiamo provando a valutare il danno psicologico che ha avuto su milioni di pensionati lo slittamento dell’assegno di gennaio da parte dell’Inps.
Il messaggio di fine anno del presidente Mattarella è stato un programma d’evasione. Difficile dar torto al capo dello Stato («le tasse sarebbero più basse se le pagassero tutti») e non cogliere il senso dei numeri, sempre decisivi in questo campo. Nel 2015 sono stati evasi 122 miliardi, 40 dei quali solo di Iva, e qui arriva il primo indizio perché non tutti possono far scomparire l’imposta con …
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