Napule è
Querelato. Non è facile la vita da inviato speciale di Massimo Giletti, che da quando ha deciso di alzare i toni del suo programma (L’Arena su Raiuno) si è attirato i fulmini di mezzo mondo.
Direttore de L'Eco di Bergamo
Se ne sono accorti in pochi, ma in questa settimana politica è stata pronunciata una frase di sinistra nel senso «nanni-morettiano» del termine. Non l’hanno detta Fassina e Civati, pronti a ripartire in tandem dopo essere stati condannati all’irrilevanza. Non l’ha detta Beppe Grillo, che a differenza di buona parte dei suoi elettori agisce da leader borghese massimalista. E non c’era pericolo che…
Ormai è un riflesso condizionato come il martelletto sul ginocchio: arriva la manovra e le Regioni protestano. In qualche caso hanno ragione (soprattutto quelle con i conti a posto come la Lombardia) e in qualche altro no.
Fra equilibrio ed equilibrismo c’è differenza. Il secondo è la degenerazione del primo, ma fa più notizia. Ammettiamolo. Così succede che, nel bel mezzo dell’uragano che si è abbattuto su Roma (Mafia capitale, il marziano come sindaco, gli scioperi a singhiozzo, i debiti dell’Atac e la monnezza per le strade) i media - voglio dire tutti i media possibili e immaginabili - riscoprono Milano.
Ma davvero c’era qualcuno che ci credeva? Essena O’Neill è una ragazza australiana molto carina che mercoledì 4 novembre piangeva su Instagram mentre rivelava una verità nascosta (o come va di moda oggi, faceva outing): le foto che in questi mesi le hanno permesso di accumulare oltre seicentomila followers e di guadagnare due milioni di euro dagli sponsor non sono spontanee, ma costruite.
Ha insultato nell’ordine: le donne, i giocatori di colore, gli ebrei e gli omosessuali. Se fosse un presentatore Tv potrebbe aspirare a svolgere il compito di vice-banditore a un mercatino rionale. Se fosse il presidente della Repubblica starebbe facendo le valigie o salutando i corazzieri fuori dal Quirinale.
Il grigio fumo di Londra è una notizia. È davvero curioso scoprirlo in un giorno d’inizio novembre 2015 leggendo su numerosi media internazionali della nebbia che avvolge la capitale britannica e del conseguente clamore.
I forestali sono salvi, i pazienti non si sa. Con un blitz degno di Otto Skorzeny al Gran Sasso, la Regione Sicilia sull’orlo del fallimento ha trovato i 16 milioni di euro per pagare gli stipendi ai dipendenti «a salvaguardia delle foreste e addetti alla cura antincendio» che erano scesi in piazza nei giorni scorsi.
Avete fatto la scorta di pop corn? Ignazio Marino torna in sella, la soap opera continua e Roma attraversata da una ventata di follia politica si trasforma in una giungla abitata da fauni, folletti e spiriti allegri. Giovedì 29 ottobre all’ora del tè Marino ha ritirato le dimissioni (dopo 16 giorni) felice e sorridente, non perché siano decaduti i motivi per i quali le aveva firmate, ma perché ha…
Premessa. Con l’intento di azzerare (o almeno di provarci) l’evasione del canone Rai, il governo ha deciso di inserirlo a rate nella bolletta elettrica dell’abitazione di residenza degli italiani. Questo per equità nei confronti di chi già lo paga, per mantenere in equilibrio i conti del carrozzone pubblico e soprattutto «per consentire all’ente di tornare a produrre programmi di qualità che poss…
Quel gesto di solidarietà come la parabola dei talenti. Quando il terremoto causò settemila morti in Nepal, gli operai che stavano costruendo il padiglione Expo del Paese himalaiano lasciarono il sito per tornare a casa a riabbracciare i loro cari o a scavare sotto le macerie. Allora artigiani bergamaschi e bresciani si rimboccarono le maniche e conclusero gratuitamente il lavoro. Oggi, a tre gio…
Tutti in cortile a protestare. Non è la decisione improvvisa di un collettivo studentesco (di solito lo fanno di venerdì), ma dei dipendenti del ministero dell’Economia scontenti per gli stipendi immobili. Così, ieri in duemila in cortile a protestare.
In fondo è una stroncatura. O forse neppure quella, ma la semplice degenerazione naturale di un’opera d’avanguardia destinata, come il corpo dell’uomo, alla dissoluzione. In questo caso al cassonetto della raccolta differenziata.
Hanno giocato la stessa partita, ora giocano gli stessi tempi supplementari. Johan Cruijff ha un tumore a un polmone, Gerd Müller è malato di Alzheimer. Il genio olandese non correrà più nel vento, il panzer tedesco ha cominciato a dimenticare i gol che lo hanno reso leggenda, in quegli anni Settanta traboccanti di ideologia e di basette.
Con la missione «Dama Nera» e l’«Operazione Stachanov» ieri abbiamo dato il meglio. Intendiamo come Paese.
Non ci sono le pensioni per gli esodati, non ci sono i fondi per innalzare le minime, non c’è la legge nè la volontà di limare quelle d’oro, sulle quali fanno buona guardia i giudici della Corte Costituzionale. Però ci sono ingiustizie come questa, che gettano una lunga ombra sulla credibilità del sistema. A Treviso tre persone hanno incassato per anni le pensioni di madre, suocera e fratello sen…
Frenata e retromarcia. La notte ha portato consiglio al governo e le 22.000 nuove concessioni per punti scommesse si sono trasformate in semplici aste di quelle in scadenza, per un totale di 500 milioni pronti a entrare nelle casse pubbliche.
Non farà la fine di Socrate, continuerà a vivere da Erri De Luca. Si è concluso con un’assoluzione perché «il fatto non sussiste» il processo che non avrebbe mai dovuto cominciare.
C’è un tema che sta lacerando Napoli. Il miliardo di debiti dell’amministrazione De Magistris? No. L’incapacità della macchina comunale di far pagare persino le multe? No. Napule è ’na carta sporca e nisciuno se ne importa (copyright Pino Daniele)? No.
È una manovra ad espansione, come una vite nel muro. E Renzi spera di appenderci la crescita del Paese, puntando su alcune certezze come gli sgravi fiscali a persone fisiche e imprese (è la prima volta in dieci anni che vengono ridotte le tasse) per portare la pressione sul contribuente dal 43,2% al 42% del pil.
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