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Il pianoforte di Padre Davide, espressione dei «veri e semplici sentimenti», incontra Donizetti e Mayr

Articolo. Dagli archivi spuntano talvolta preziose risorse: è il caso della musica per pianoforte di Padre Davide da Bergamo, organista e compositore dell’Ottocento, il cui repertorio è in continua riscoperta. Nel loro nuovo disco, i gemelli Daniele e Davide Trivella, insieme all’Ensemble Padre Davide di Zanica hanno proposto un viaggio tra le pagine del frate bergamasco insieme a Donizetti e a Mayr

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Che cosa hanno in comune un austero compositore tedesco, un frate organista e un astro nascente del melodramma (oltre alla musica, naturalmente)? Lo strumento musicale che più di tutti ha segnato l’Ottocento e ha “fatto scuola” per il futuro: il pianoforte. Uno strumento dalla storia lunghissima, cominciata già all’inizio del 1700 con il “fortepiano” dell’italiano Bartolomeo Cristofori.

L’austero compositore tedesco è Giovanni Simone Mayr (1763-1845), protagonista del melodramma a cavallo tra Sette e Ottocento, che si trasferì a Bergamo nel 1802 diventando Maestro di Cappella nella Basilica di Santa Maria Maggiore e fondando, quattro anni dopo, le «Lezioni Caritatevoli» per dare la possibilità a giovani studenti in povertà di imparare il mestiere della musica. Il nostro frate organista è Padre Davide da Bergamo (1791-1863), nato a Zanica ma presto trasferitosi a Bergamo, dove ebbe modo di studiare – probabilmente privatamente – con Mayr, per poi diventare un grande organista a Piacenza nel convento di Santa Maria di Campagna. L’ultimo protagonista è Gaetano Donizetti (1797 -1848), il pupillo di Mayr, tra i protagonisti del melodramma ottocentesco.

Tutti e tre i nostri personaggi trovarono nel pianoforte un punto di riferimento sia dal punto di vista didattico (come Mayr nei confronti dei suoi allievi), sia come strumento di composizione e di ricreazione privata (come in Padre Davide e in Gaetano Donizetti).

Proprio questo importante repertorio pianistico è al centro del disco «In Bergamo with Mayr, Donizetti, Padre Davide», pubblicato dall’etichetta Urania Records all’inizio di quest’anno e presentato in concerto presso la parrocchiale di Zanica nel febbraio scorso. Protagonisti il duo pianistico composto da Davide e Daniele Trivella, il soprano Ilaria Magrini, con la partecipazione dell’Ensemble Padre Davide diretta da Ilaria Magrini.

Il pianoforte a Bergamo nella prima metà dell’Ottocento

Cuore del disco sono le composizioni per pianoforte di Mayr, Donizetti e Padre Davide (in particolare quelle per pianoforte a quattro mani), generalmente poco conosciute dal grande pubblico: «Il pianoforte, a quell’ epoca, era uno strumento musicale innovativo che offriva la possibilità di esplorare nuove idee musicali e di comporre sia brani originali che versioni e trascrizioni di opere e sinfonie. Faceva da protagonista nei salotti nobiliari dell’Ottocento e, con la sua dinamica e capacità di esprimere una vasta gamma di emozioni, accompagnava e sosteneva la voce dei cantanti in modo avvolgente ed espressivo. Il pianoforte ha infatti permesso a questi musicisti di sperimentare nuove armonie, melodie e strutture musicali» affermano Davide e Daniele Trivella.

Un aspetto importante, in queste composizioni, è sicuramente il forte legame che ricoprono con l’opera italiana, che i gemelli Trivella considerano un punto di partenza anche per la loro carriera di musicisti: «La forza espressiva dell’opera italiana ci è stata donata molto semplicemente, come un imprinting, dai nostri genitori, che durante la nostra infanzia ne canticchiavano quotidianamente le melodie più famose. La musica operistica italiana è il luogo sonoro della nostra nascita, la nostra appartenenza, ed è per noi ogni volta come tornare a casa e gustare i sapori veri, gli oggetti della memoria, la Madeleine che costruiscono la nostra infanzia ed essenza».

Musica d’opera e essenza bergamasca: i tratti comuni di questi tre autori sono molteplici. «Il filo rosso che li unisce è la loro straordinaria creatività e il loro contributo duraturo alla musica classica: Mayr, Donizetti e Padre Davide hanno dimostrato abilità eccezionali nel creare opere musicali che nel caso di Donizetti hanno influenzato generazioni di musicisti e compositori dell’epoca. Inoltre, hanno avuto un impatto duraturo sulla storia della musica attraverso le loro composizioni e il loro lavoro nel campo della musica sacra, operistica e, nel caso di Donizetti, anche da camera» spiegano Daniele e Davide Trivella.

Il mondo (in)audito di Padre Davide

In questo disco vengono presentate, per la prima volta in assoluto, le composizioni per pianoforte di Padre Davide da Bergamo, universalmente noto come organista e prolifico compositore di musica liturgica. Le opere incise di Padre Davide sono state individuate da Daniele Colombi, organista e co-fondatore, insieme ad Ilaria Magrini, dell’Ensemble Padre Davide, e rappresentano un importante spiraglio al mondo musicale della prima metà dell’Ottocento. Come ci dicono i gemelli Trivella, «in ogni composizione pianistica di Padre Davide si respira tutto il mondo organistico e teatrale. L’organo per lui è una forma mentis, come per Liszt il pianoforte. L’organo persino nelle sue sfaccettature più “povere”, ma non meno espressive e potenti come, ad esempio, nel “Divertimento in stile di valzer”. Qui Padre Davide pensa all’organetto a manovella delle strade: lui non era un dotto contrappuntista del Quattrocento che viveva chiuso in complesse cattedrali mistiche, ma un compositore che scriveva per il popolo, dal quale era celebrato perché riusciva a tradurne i veri e semplici sentimenti, spesso duri e tragici, patriottici e religiosi».

Il disco è anche l’occasione per conoscere un paio di pagine vocali, poco conosciute rispetto al vastissimo repertorio per organo: si tratta di brani composti per il servizio liturgico nel convento di Santa Maria di Campagna a Piacenza, qui registrati per la prima volta in assoluto.

Infine, si tratta di un’opportunità per presentare, anche a livello discografico, l’Ensemble Padre Davide, co-protagonista di questo progetto: «L’idea di proporre il repertorio vocale di Padre Davide è in cantiere da diversi anni. Nel 2022, grazie all’amicizia e alla collaborazione con la cantante lirica Ilaria Magrini è nata l’idea di formare una Ensemble di cantanti lirici, “arruolando” gli allievi di Ilaria stessa. All’inizio il gruppo era di 4 persone, con le quali abbiamo iniziato a muovere i primi passi accompagnando le funzioni liturgiche con musiche inedite di Padre Davide, sia a Zanica che nella Basilica di Santa Maria di Campagna a Piacenza. Nel 2023, anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, ho pensato di proporre in parrocchia a Zanica un concerto dedicato interamente alla musica vocale di Padre Davide» afferma Daniele Colombi.

Il gruppo, ora formato da diversi giovani musicisti, riscontra un notevole successo in diverse esibizioni nel nord Italia (la già citata Piacenza, ma anche Vigevano e Santhià), all’interno delle quali viene proposto il repertorio vocale di Padre Davide. Anche nel repertorio sacro, il teatro musicale dell’Ottocento è presente: «Lo stile di queste composizioni è lo specchio della sua epoca, dove il teatro entrava prepotentemente anche nel tempio sacro, e che gli studi di Bergamo con il grande maestro Simone Mayr avevano plasmato» conclude Daniele Colombi.

Nuovi progetti all’orizzonte

I progetti di riscoperta, sul solco di questa incisione discografica, proseguiranno: «Per quanto riguarda l’Ensemble Padre Davide, il nostro prossimo progetto sarà un’incisione discografica interamente dedicata alla musica vocale di Padre Davide, sia corale che solistica» afferma Daniele Colombi.

I gemelli Trivella, invece, sono al lavoro in merito a una esecuzione pubblica di un concerto per pianoforte e orchestra di Giovanni Simone Mayr (in un a versione per due pianoforti, la cui revisione è stata curata da Fabrizio Capitanio, Conservatore della Biblioteca Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo), oltre allo studio di una Sonata per pianoforte a quattro mani attribuita a Vincenzo Petrali.

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