Attuare il Pnrr, il ritardo italiano
Italia. A che punto siamo con l’attuazione del Pnrr e con l’utilizzo dell’irripetibile quota di finanziamenti che l’Ue ha messo a disposizione dell’Italia, prima fra tutti i 27 soci europei?
Italia. A che punto siamo con l’attuazione del Pnrr e con l’utilizzo dell’irripetibile quota di finanziamenti che l’Ue ha messo a disposizione dell’Italia, prima fra tutti i 27 soci europei?
Italia. Per commentare i fatti di Firenze, ovvero il pestaggio squadrista di un ragazzo da parte di alcuni giovani facinorosi di destra possiamo usare due sole coordinate: il no alla violenza e la Costituzione.
Attualità. Anche questa notizia è un riflesso della nuova Guerra Fredda ormai conclamata. La Commissione dell’Unione europea ha invitato tutti i suoi dipendenti a rimuovere TikTok dai propri dispositivi. Non solo da quelli aziendali, ma anche da quelli personali, se usati per lavoro.
Esteri. «Siamo nel bel mezzo di una guerra in Europa e dopo un anno non se ne vede la fine»: il rammarico dell’influente intellettuale americano Michael Walzer, l’ultimo dei grandi liberal, nel condannare senza mezzi termini Putin rende bene il contesto del disastro compiuto dallo zar che, anziché spegnere l’incendio, rilancia le ostilità aumentandone l’intensità.
Esteri. Battaglioni dell’esercito russo nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 piombarono sull’Ucraina penetrando da Est e da Nord attraverso la Bielorussia. A un anno dall’inizio dell’invasione conviene ricordare gli effetti dell’aggressione generati in un solo anno di guerra nella carne viva della popolazione.
Esteri. La linea del governo sull’Ucraina è quella e non cambia: da Mario Draghi a Giorgia Meloni si sta con gli aggrediti e contro gli aggressori, si mandano aiuti e anche armi, ci si allinea alla Nato, alla Casa Bianca e all’Europa.
Esteri. A quasi un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina ieri è stato un giorno delicato e intensissimo per le sorti del conflitto. Il giorno di Giorgia Meloni a Kiev. Il giorno del capo della diplomazia cinese Wang Yi, giunto a Mosca per proporre un piano di pace.
Esteri. Sulla fornitura di armi all’Ucraina si può essere in accordo o in disaccordo ma su un punto concordano tutti: se attivate in modo sapiente sul campo sono efficaci. Non lo stesso può dirsi delle sanzioni economiche.
Italia. Non è il momento di rompere tutto, specialmente dopo il voto delle regionali. I capi del centrodestra sono arrivati a questa conclusione. Il governo è in piedi da pochi mesi, il primo test elettorale è andato più che bene, le opposizioni sono talmente divise e litigiose da diventare inoffensive: perché farsi del male da soli?
Mondo. La visita del presidente Usa Joe Biden in Ucraina è stata indubbiamente un successo, da qualunque punto di vista la si osservi. A Kiev c’è un via vai continuo di politici stranieri, ma che per le strade della capitale ucraina si sia tranquillamente mosso il presidente del Paese che più si è battuto contro la Russia di Putin e che questa ricambia di un’ostilità senza riserve, ha dato la di…
Esteri. Mentre non si attenuano ancora gli echi suscitati dalla Conferenza sulla sicurezza appena terminata a Monaco di Baviera, inizia oggi una settimana piena di appuntamenti internazionali significativi. Domani parlerà Vladimir Putin; dopo poche ore gli risponderà dalla Polonia Joe Biden.
Politica. Il voto delle regionali in Lombardia e Lazio ha confermato che la coalizione guidata da Giorgia Meloni gode di un consenso che le permetterà di governare probabilmente per l’intera legislatura, anche in ragione della divisione tra le forze di opposizione. Eppure non è tutto oro ciò che luccica.
Il commento. Hanno votato 4 elettori su 10. Calcolando che i governatori Fontana e Rocca hanno raccolto la metà dei suffragi, se ne deduce che sono espressione di solo il 20% dei loro concittadini. Troppo poco! Sarebbe quindi inficiata la rappresentatività – persino la legittimità - della loro elezione. Se, come cantava Giorgio Gaber, «la democrazia è partecipazione», saremmo in piena crisi demo…
Il commento. Tra i vari attacchi rivolti al governo da parte dei partiti dell’opposizione, vi è il fatto di aver sostituito i vertici di alcuni ministeri e, soprattutto, di aver manifestato l’intenzione di voler attuare cambiamenti significativi anche ai vertici di importanti enti pubblici. Evidentemente, preoccupa soprattutto la prossima tornata delle nomine di primavera che coinvolgerà dall’En…
Il commento. Passate le elezioni regionali e quindi al riparo dalla propaganda, si dovrebbe parlare - ma seriamente - delle autonomie regionali. Premettiamo che non è cosa eversiva, anzi costituzionale. Non sono in pericolo i valori nazionali: dipende solo dal «come» la si vuol fare. E allora niente ideologie da derby Nord-Sud e molta onestà intellettuale.