Il franchising cresce con food e servizi, cala l’abbigliamento
SCENARIO. Più negozi a livello nazionale e provinciale. In Bergamasca in un anno i ricavi da 108 a 190 milioni. Fusini: «Modello che riduce la componente di rischio».
SCENARIO. Più negozi a livello nazionale e provinciale. In Bergamasca in un anno i ricavi da 108 a 190 milioni. Fusini: «Modello che riduce la componente di rischio».
IL SETTORE. I negozi sono scesi in vent’anni da 370 a 217 ed è sempre più difficile il ricambio generazionale. Coffetti (Ascom): «Conquistarsi la fiducia del cliente».
L’INDAGINE. Secondo le rilevazioni di Ascom la tendenza nel post pandemia è ormai consolidata. Tra Città Alta, laghi e montagna aperto invece il 100% degli esercizi.
IL REPORT ASCOM. Per tutti resta di grande attualità la carenza di personale. I locali stranieri, con meno costi fissi, hanno resistito meglio alla pandemia.
IL SEGMENTO. Storicamente forte, poi la crisi con il Covid. Ora la ripartenza con il recupero del 5% rispetto al 2022. Fusini (Ascom): «Attori della filiera, collaborate tra voi».
I DATI. L’indagine della Federazione italiana pubblici esercizi: in quelli privati si arriva a punte del 18%. «Discriminazione insostenibile con il mercato pubblico». Dopo la pandemia i numeri assoluti tornano al 2019.
I DATI ASCOM. Dopo le difficoltà legate al Covid, l’anno è partito bene Fusini: «Siamo prudenti, eccetto le attività legate al turismo il settore soffre».
IL DIBATTITO. In Bergamasca ne beneficerebbe circa il 10% dei lavoratori privati. Cgil favorevole, Cisl contraria. Confindustria: «Nei nostri contratti retribuzioni già più alte». I commercianti: «Il problema sono i contratti pirata».