Un’Atalanta giovanissima: 24,9 anni E le Nazionali parlano bergamasco
«Un genio o un pazzo». È stato il pensiero di tanti tifosi nerazzurri all’annuncio della formazione schierata da Gian Piero Gasperini contro il Napoli.
«Un genio o un pazzo». È stato il pensiero di tanti tifosi nerazzurri all’annuncio della formazione schierata da Gian Piero Gasperini contro il Napoli.
Sorrisi. Sorrisi di gente che dieci minuti dopo la partita discuteva della vittoria al rosso dei semafori, dietro lo stadio. Perfetti sconosciuti uniti da quella breve attesa, ma soprattutto dalla gioia, dal sospiro di sollievo, dalla bellezza vista sul campo. Uniti dall’aver ritrovato l’Atalanta che conoscono e ri-conoscono: una squadra umile ma indiavolata, che non molla mai.
E bravo Gasperini a portare avanti, imperterrito, le sue idee. Chiamiamole, magari, controcorrente ma alla resa dei conti vincenti.
«La mia Atalanta non è nata oggi ma dal ritiro: è stato un percorso più lungo, poi ho deciso di puntare su ragazzi interessanti e oggi è stata una grande soddisfazione per tutti».
Doveva essere il mercoledì dell’incontro e del confronto a Zingonia, così è stato, non certo lo scontro. Tutto era nato a Pescara, nel dopo-Crotone, da quelle parole schiette scandite da Gian Piero Gasperini nel post-match: serviva un chiarimento con la società, la sintesi del Gasp-pensiero, ed ecco che quel momento è arrivato.
Dopo la vittoria esterna con il Crotone, i nerazzurri di Gasperini chiamati al bis domenica contro gli uomini di Sarri.
«Oggi c’è una bella vittoria da festeggiare, domani ragioneremo meglio. È stata una settimana davvero dura, la situazione a Bergamo è stata particolarmente pesante: dovremo chiarirla anche con la società, perché è fondamentale riuscire ad avere una condivisione di vedute».
Non stupiamoci, se a torto o a ragione, parecchi sono i supporter atalantini che ritengono Gasperini tra i responsabili delle debacle dei nerazzurri a Cagliari e col Palermo a Bergamo. Così va da sempre il calcio: agli evviva e osanna seguono, spesso e volentieri, i dietrofront più impensabili in rapida successione.
Tutto in una partita per mister Gasperini, quella di lunedì contro la cenerentola Crotone a Pescara, in un giorno inconsueto e praticamente in campo neutro. Imprevedibile. Così come, quando fu stilato il calendario, sulla carta favorevole ai nerazzurri nelle prime giornate, crediamo nessuno avesse ipotizzato una situazione così delicata per l’Atalanta dopo appena cinque giornate.
Gian Piero Gasperini non può essere soddisfatto dopo il quarto ko in cinqie partite. «Dopo cinque giornate siamo una situazione non drammatica, ma difficile».
Il tecnico romano ha allenato sia i nerazzurri che i rosanero: ecco il suo pronostico per il match di stasera.
Il mister nerazzurro: ma non è una bocciatura per Sportiello. E i rigori? Li batte Kessie, in dubbio però per mercoledì sera, così come Kurtic.
Atalanta indifendibile quella di Cagliari. Come si può anche solo andare alla ricerca di attenuanti a favore di una squadra che incassa tre reti rimanendo all’asciutto in fase offensiva?
«A inizio gara siamo andati in difficoltà andando in svantaggio dopo pochi minuti. Questo è un problema che abbiamo avuto anche nella gara contro la Lazio e recuperare è sempre difficile».
Le parole dell’allenatore atalantino in un’ampia intervista su L’Eco di Bergamo in edicola il 13 settembre.
«È stata una partita difficile e molto combattuta. Abbiamo giocato un ottimo primo tempo costruendo diverse occasioni da rete ma senza riuscire a concretizzare, mentre nella seconda frazione di gara abbiamo avuto poi la fortuna di pareggiare e poi passare in vantaggio dopo il gol di Iago Falque».
«Sportiello dal 1’»: questa è la certezza dell’Atalanta in vista della seconda partita al Comunale, in programma domenica 11 settembre alle 15 contro il Torino. Sulla strada del recupero Kurtic e Toloi, mentre il Torino sarà senza diverse pedine, tra cui il bergamasco Belotti.
L’Atalanta ha battuto 2-1 il Como, formazione di Lega Pro, nell’amichevole giocata sabato 3 settembre a Zingonia. Gasperini fa il punto sulla rosa: «Siamo in 27, non sono abituato così». Parole anche su Sportiello e Pinilla. L’affetto del pubblico: «Carica ragazzi».
Due partite all’ora di pranzo, due al sabato con le grandi e anticipo del turno prenatalizio. Sono cinque le partite dell’Atalanta che si giocheranno fuori dall’orario canonico dalla terza alla 18ª giornata di andata.
«Siamo rammaricati perché a mio parere abbiamo giocato una ottima gara, ma poi abbiamo commesso qualche errore di troppo e abbiamo letteralmente regalato la partita agli avversari».