Nembro, rischia la chiusura la Rsa simbolo della pandemia
La casa di riposo ha perso 34 ospiti in 2 mesi. Gara di solidarietà per coprire buco da 400 mila euro.
La casa di riposo ha perso 34 ospiti in 2 mesi. Gara di solidarietà per coprire buco da 400 mila euro.
«Sono 22.559 i test sierologici effettuati nel corso della campagna di screening che si è conclusa in questi giorni nella Bassa Valle Seriana. I prelievi hanno dato esito negativo per il 57,8% dei casi. Sui soggetti risultati positivi al Covid-19 sono stati processati 8.979 i tamponi (con 154 positivi al coronavirus, l’1,7% dei testati)».
Su 3.002 cittadini che si sono sottoposti all’esame, il 49% positivo Solo cinque quelli trovati con il virus, pari allo 0,4%. A Pradalunga percentuali simili, ma minore affluenza.
Un bambino di 7 anni, che frequenta il Centro ricreativo estivo di Nembro, è risultato positivo al Covid-19, benché del tutto asintomatico.
Prenderà il via, venerdì 26 giugno, con le chiamate ai cittadini e alle cittadine, la campagna sierologica gratuita della Bassa Valle Seriana.
Una cinquantina di giovanissimi in azione. Molti di loro già impegnati nell’emergenza Covid. «C’è un nuovo senso di comunità».
Migliaia di prenotazioni, i positivi agli anticorpi dovranno poi fare l’esame per escludere di essere contagiosi. La Regione non rimborsa.
Il primo cittadino Claudio Cancelli: «L’idea è sempre di mappare la popolazione a spese nostre». Intanto, tirata di orecchie a chi (pochi) non segue le regole
Sono i test sierologici il fronte caldo di queste ore. Tutti li cercano, ma in pochi, pochissimi, riescono a farli. I test – ad oggi – possono essere eseguiti solo da laboratori pubblici e solo con l’unico kit autorizzato da Regione Lombardia: il kit Diasorin. I centri di analisi privati, invece, sono fermi al palo.
Nel giro di poche ore sono state 100 le domande per accedere ai buoni spesa finanziati con i fondi governatici da parte dei cittadini di Nembro, comune della Bergamasca tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus. A renderlo noto è il sindaco, Claudio Cancelli, preoccupato per la situazione.
Ignoti nella notte hanno imbrattato il comune di Nembro con una scritta polemica sui tamponi.
La via maestra per costruire un futuro migliore è tracciata dagli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Fame, salute, acqua, povertà, energia, infrastrutture, occupazione, diseguaglianze, clima, pace, istruzione sono questioni che si possono affrontare solo con un pensiero complessivo e il concorso di tutte le forze politiche, economiche e sociali. Se ne ha m…
Anche se da una settimana sono «sui carboni ardenti» con le voci che si rincorrono ma senza alcuna comunicazione ufficiale, i sindaci di Nembro e Alzano Lombardo, i due comuni della Bergamasca in attesa di sapere se diventeranno zona rossa, la seconda in Lombardia, si stanno organizzando per affrontare il «blocco» delle attività e il divieto di entrare ed uscire dall’area.
In un giorno sono quasi raddoppiati i contagi da coronavirus tra Bergamo e provincia e purtroppo altre due vittime, positive al Covid-19, comunicate domenica da Regione Lombardia, che portano a 9 il totale dei decessi fin qui in Bergamasca.
Il sindaco di Nembro ha comunicato in una lettera ai suoi concittadini che non c’è una crescita esponenziale nei numeri dei positivi, ma ha confessato di essere positivo al coronavirus.
Linea comune dei 18 sindaci dell’Ambito che conta la maggior concentrazione di casi: «Zona rossa? Al momento è esclusa» ha detto l’assessore Gallera.
«Se tutti agiamo in modo responsabile il problema verrà contenuto. Le autorità stanno facendo ciò che devono, noi facciamo altrettanto».
Sale il numero dei positivi al virus che sono in cura al «Papa Giovanni». In gran parte provengono dall’ospedale di Alzano. Ricoverato anche un primario. Diversi i medici di base e gli operatori del Servizio sanitario posti in quarantena.
Il verbale è giunto ad un utente della pagina «Viabilità in Valle Seriana»
Il caso non sarebbe isolato. Il sindaco di Nembro: liberi di criticare, senza superare i limiti.
Ci sono infiltrazioni d’acqua, umidità e muffa. I banchi spesso sono rotti, come succede anche alle vetrate. Dei bagni meglio non parlare: alcuni sono chiusi perché inutilizzabili, in altri, per sostituire lo sciacquone rotto, si devono usare secchi pieni d’acqua.