Ora si apre la prevista ferita moldava
Italia. Per comprendere ciò che accade nel mondo sarebbe utile abbandonare le personali categorie di pensiero per assumere quelle dei popoli oggetto dei nostri giudizi.
Italia. Per comprendere ciò che accade nel mondo sarebbe utile abbandonare le personali categorie di pensiero per assumere quelle dei popoli oggetto dei nostri giudizi.
Mondo. La visita del presidente Usa Joe Biden in Ucraina è stata indubbiamente un successo, da qualunque punto di vista la si osservi. A Kiev c’è un via vai continuo di politici stranieri, ma che per le strade della capitale ucraina si sia tranquillamente mosso il presidente del Paese che più si è battuto contro la Russia di Putin e che questa ricambia di un’ostilità senza riserve, ha dato la di…
Esteri. Mentre non si attenuano ancora gli echi suscitati dalla Conferenza sulla sicurezza appena terminata a Monaco di Baviera, inizia oggi una settimana piena di appuntamenti internazionali significativi. Domani parlerà Vladimir Putin; dopo poche ore gli risponderà dalla Polonia Joe Biden.
Italia. Il «Piano Mattei» evocato dalla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, punta a stabilire rapporti il più possibile intensi e «alla pari» («non predatori») con i Paesi africani. L’Italia beneficerebbe senza dubbio di un maggiore e più equilibrato sviluppo economico di questo continente, così come di forniture stabili e generose di energia per riequilibrare la (fu) dipendenza d…
Il commento. A urne aperte per le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio, Silvio Berlusconi ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che lo attendevano al seggio dove ha votato a Milano. A tema l’Ucraina: «Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato - ha detto il leader di Forza Italia - perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Pa…
Crisi internazionale. Il governo di Zelensky, attraverso l’ambasciatore ucraino a Roma, ha scritto ai sindaci Gori e Del Bono per fermare il doppio concerto di Denis Matsuev, che firmò un documento pro-Putin. Leggi di più su L’Eco di Bergamo di martedì 7 febbraio.
Mondo. Il quadro si compone. Peraltro era già visibile da mesi per chi avesse studiato il punto di vista del Cremlino. Giovedì scorso Vladimir Putin ha celebrato gli 80 anni dalla vittoria dell’esercito sovietico a Stalingrado, che segnò l’inizio del declino della follia di Hitler.
Esteri. Il rischio di un’escalation del conflitto russo in Ucraina viene evocato ad ogni decisione da parte degli Stati occidentali di inviare mezzi, armi ed equipaggiamenti a sostegno di Kiev. Non è però banale tornare alla notte fra il 23 e il 24 febbraio scorsi, quando Vladimir Putin diede il via all’invasione.
A quasi un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, il giornalista di Avvenire e autore del libro «Kiev» inaugurerà il nuovo ciclo di eventi proposti da «Molte Fedi sotto lo stesso cielo» lunedì 30 gennaio alle 18.30 nell’Auditorium di Piazza Libertà. Un’occasione per fare il punto sulla dimensione umana di un conflitto a cui ci stiamo cominciando ad abituare
Guerra. Kirill, sedicesimo patriarca della Chiesa ortodossa russa, lo stesso che il 6 marzo 2022 dalla cattedrale di Cristo Salvatore in Mosca aveva «benedetto» l’invasione dell’Ucraina, ora chiede una tregua ai combattimenti per il Natale ortodosso.
Mondo. La guerra in Ucraina corre tragicamente verso l’11° mese dal suo inizio, senza prospettive ravvicinate di un cessate il fuoco se non di un serio negoziato di pace.
Guerra. Ha innanzitutto un valore simbolico la visita compiuta ieri negli Usa da Volodymyr Zelensky. Per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, nove mesi fa, il presidente ucraino è infatti uscito dal suo Paese.
Mondo.Vladimir Putin in Bielorussia, paura in Ucraina. Cosa stia ancora architettando il capo del Cremlino è quanto si domanda da ore il fior fiore degli specialisti nelle cancellerie di mezzo mondo. Ucraini e occidentali non si fidano, ricordando che il primo attacco russo verso Kiev nel febbraio scorso, incominciò proprio dal territorio bielorusso dopo manovre congiunte.
Esteri.Il Consiglio Europeo, dicono i sacri testi, è composto dai capi di Stato o di Governo dei Paesi membri dell’Unione, dal presidente del Consiglio Europeo (Charles Michel, che presiede i lavori) e dal presidente della Commissione Europea (Ursula von der Leyen) che però non ha diritto di voto.
Il commento. Negli ultimi giorni, come del resto fa con ciclica regolarità, Vladimir Putin ha detto che con l’Ucraina, alla fine, bisognerà pur trovare un accordo. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino e unica voce autorizzata del Capo, è andato anche più in là. Ha detto che se Zelensky volesse, l’accordo si potrebbe trovare «anche domani». Le dichiarazioni che arrivano da Mosca non sono molto d…
Il commento. Arrivati al decimo mese di guerra in Ucraina dopo l’invasione russa, gli spiriti di buona volontà che sperano di bloccare questo massacro assurdo si trovano ad affrontare un grosso errore, che sta in questo: non si può, anzi non si deve parlare di colloqui «di pace». Chi lo fa, o finge un’aspirazione alla pace che non ha o non si rende conto che il massimo ora raggiungibile è un cess…
Mondo. Giustamente nei giorni scorsi l’Europa ha vissuto ore con il fiato sospeso, dopo che un missile attribuito ai russi è esploso in Polonia ed ha ucciso due operai. Le verifiche successive hanno chiarito che il colpo era invece un ordigno della contraerea ucraina, sparato, come succede spesso ogni giorno, per distruggere razzi del Cremlino.
Prima Joe Biden. Poi Recep Tayyep Erdogan. Per finire Xi Jinping. Mica male come battesimo del fuoco per la premier Giorgia Meloni, unica donna presente al massimo livello, come capo di un Governo, al G20 di Bali. Eppure l’incontro con le tre grandi volpi della politica internazionale era la forca caudina che prima o poi andava superata.
Da anni un vertice del G20 non era così atteso. La ragione è semplice: troppe sono le bufere in corso sulle relazioni internazionali, tanto che si rischia persino un conflitto nucleare.
Kherson è una città ucraina strategica. Da lì infatti partono i rifornimenti idrici per la Crimea. Ma è anche la porta d’accesso per un’eventuale presa di Odessa, la «perla del Mar Nero», sistema di sette porti dai quali passa l’80% dell’export nazionale (grano per 400 milioni di persone dal Nord Africa all’Asia, ma anche prodotti minerari).