Matteo Salvini a Clusone
Il leader del Carroccio sostiene il candidato Olini
Chiarimento fra Matteo Salvini e Roberto Maroni sul progetto di «reddito di cittadinanza» proposto in Lombardia. «Abbiamo chiarito che può essere solo per i cittadini italiani che non possono essere reinseriti nel mondo del lavoro, che è una proposta ben diversa da quella dei grillini», ha sottolineato il segretario della Lega, che si è presentato con Maroni alla conferenza stampa alla conclusion…
Il segretario del Carroccio rimanda al mittente le ipotesi di far confluire il partito in un soggetto più ampio.
Serve una premessa: questo evento «è stato creato a scopo ludico e con nessuna intenzione di offendere o diffamare realmente il soggetto interessato».
Dove c’è un problema, soprattutto se legato all’immigrazione, lui arriva. Seguito dalla scorta, da operatori tv e giornalisti, con l’immancabile iPad per raccogliere informazioni e fotografare misfatti. Il giovane Matteo Salvini è il Gabibbo della politica italiana.
Dopo le parole che mercoledì 8 aprile hanno scatenato una bufera politica («I campi rom? Li farei radere al suolo»), Matteo Salvini, il leader della Lega Nord, si è tuffato nell’ennesima battaglia, quella contro l’immigrazione.
«Cosa farei io al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi rom». Invocando l'intervento delle ruspe, Matteo Salvini va giù duro con le parole, anche se la sua idea sui campi nomadi è sempre la stessa da anni. E non è mai cambiata.
«Nella San Filippo Neri entreremo prima noi»: così Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che sabato 28 marzo è stato a Dalmine per supportare la protesta contro l’accoglienza, prevista per le prossime settimane, dei profughi africani presso l’ex asilo San Filippo Neri in centro alla città. Ad accoglierlo un centinaio di persone, e poco distanti, un buon numero di persone appartenenti ad altri e…
Standing ovation per Matteo Salvini alla cena di gala per i 30 anni della Lega Nord di Bergamo, con i vertici del Carroccio che hanno cenato seduti allo stesso tavolo al polo fieristico di via Lunga.
Polemica social sul caso del quarantaseienne brianzolo che si è costituito dopo aver causato l’incidente stradale a Monza in cui ha perso la vita un ragazzo di 15 anni. Raffica di tweet contro il leader della Lega Nord: «Nessun commento sul caso di Monza, forse perché l’automobilista non è straniero?».
«Sono qui per candidarmi a governatore della Regione Veneto». Lo ha annunciato Flavio Tosi nel corso della convention della sua fondazione «Ricostruiamo il Paese», in fiera a Verona.
Medici Senza Frontiere critica il segretario della Lega Nord che su Facebook aveva dichiarato: «Lo Stato non ha ancora rimborsato la Lombardia, fosse per me sospenderei qualsiasi prestazione ai clandestini finché qualcuno pagherà».
Se Yanis Varoufakis si presenta in giacca e camicia, rigorosamente senza cravatta, e Matteo Renzi ha reso popolare la camicia bianca e i jeans scoloriti, Matteo Salvini fa di T-shirt e felpa i suoi emblemi. Corrisponde perfettamente allo spirito dell’epoca che ha nei messaggi pubblicitari il mood dominante. Dai cartelloni stradali ai banner nel web, da Facebook a Twitter, è tutto un susseguirsi d…
Matteo Salvini, dopo la stagione del cerchio magico bossiano fra giravolte e scandali, assapora oggi un suo momento magico, legittimato dalla piazza a leader di una destra che verrà.
C’erano anche un migliaio di leghisti bergamaschi a Roma per ascoltare il leader del Carroccio, Matteo Salvini. E lui ha infiammato piazza del Popolo attaccando Renzi e insultando all’ex ministro del Welfare, Elsa Fornero.
«Tutto pronto per domani, spero solo che a Roma ci sia il sole. Mi aspetto una piazza piena, tranquilla e gioiosa». Sono le parole del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Ascolta il siparietto nell’audio.
Recentemente Berlusconi ha parlato di Salvini come del centravanti del centrodestra e di sé come del suo regista. Un tentativo platealmente maldestro per rassicurare se stesso e i suoi sulla tenuta della sua leadership.
Matteo Salvini non aveva certo bisogno di venire a Seriate, come è successo qualche sera fa, per sapere cosa pensa il popolo leghista dell’accordo (ancora in alto mare) con Berlusconi. Infatti, per alzata di mano, i lumbard hanno risposto «no», e se lo dicono i seriatesi, dove il Carroccio governa da 20 anni esatti, vuol dire che questo è il sentimento prevalente della base. Come da tradizione.