Atalanta, intervista a Gasperini «Ora dobbiamo vincere in trasferta»
Le parole dell’allenatore atalantino in un’ampia intervista su L’Eco di Bergamo in edicola il 13 settembre.
Le parole dell’allenatore atalantino in un’ampia intervista su L’Eco di Bergamo in edicola il 13 settembre.
«È stata una partita difficile e molto combattuta. Abbiamo giocato un ottimo primo tempo costruendo diverse occasioni da rete ma senza riuscire a concretizzare, mentre nella seconda frazione di gara abbiamo avuto poi la fortuna di pareggiare e poi passare in vantaggio dopo il gol di Iago Falque».
«Sportiello dal 1’»: questa è la certezza dell’Atalanta in vista della seconda partita al Comunale, in programma domenica 11 settembre alle 15 contro il Torino. Sulla strada del recupero Kurtic e Toloi, mentre il Torino sarà senza diverse pedine, tra cui il bergamasco Belotti.
L’Atalanta ha battuto 2-1 il Como, formazione di Lega Pro, nell’amichevole giocata sabato 3 settembre a Zingonia. Gasperini fa il punto sulla rosa: «Siamo in 27, non sono abituato così». Parole anche su Sportiello e Pinilla. L’affetto del pubblico: «Carica ragazzi».
Due partite all’ora di pranzo, due al sabato con le grandi e anticipo del turno prenatalizio. Sono cinque le partite dell’Atalanta che si giocheranno fuori dall’orario canonico dalla terza alla 18ª giornata di andata.
«Siamo rammaricati perché a mio parere abbiamo giocato una ottima gara, ma poi abbiamo commesso qualche errore di troppo e abbiamo letteralmente regalato la partita agli avversari».
Stadio Marassi, incrocio di destini per mister Gian Piero Gasperini e l’Atalanta. Per anni lo stadio di Genova è stato la casa del neo tecnico nerazzurro, sponda Genoa, dove i bergamaschi chiusero la scorsa stagione, proprio contro il Grifone.
In bocca al lupo all’Atalanta e al suo condottiero. Non tradisce alcuna emozione il tecnico Gian Piero Gasperini alla vigilia dell’esordio in campionato dell’Atalanta contro la Lazio, in campo al Comunale domenica 21 agosto alle 20.45.
«Aver preso Konko a queste condizioni è stato un gran bel colpo». Alla vigilia di Atalanta-Lazio, l'allenatore dei bergamaschi Gian Piero Gasperini si sofferma sull'ultimo acquisto, ufficializzato venerdì.
Gasperini: «La società deve riequilibrare i reparti Io gioco all’attacco: serve qualità davanti, non coperture»
Emmanuel Latte Lath. Più che un nome, uno scioglilingua da pronunciare veloce come le sue discese sulla fascia. Il giovanissimo calciatore nerazzurro, classe 1999, ha esordito sabato sera con la maglia dell’Atalanta nel primo impegno ufficiale della stagione contro la Cremonese.
Finalmente si fa sul serio. Primo impegno ufficiale per l’Atalanta che allo stadio di Bergamo affronta la Cremonese nel terzo turno di Coppa Italia. Dopo le tante amichevoli estive è tempo di verifiche per i nerazzurri guidati da Gian Piero Gasperini.
E bravo il Gasp a inviare messaggi, chiari e forti, a Sportiello e a Pinilla. Lo ha fatto, a botta calda, in sala stampa ultimata la sfida persa dai nerazzurri, ai calci di rigore con l’Entracht Francoforte. Al numero uno atalantino il nuovo mister ha lanciato un «se è distratto dal Napoli non va bene per noi».
Debutto allo stadio per i nerazzurri nel Trofeo Bortolotti. E potrebbe esserci anche il neoacquisto Cabezas.
«Il risultato è frutto di un rigore un po’ così, di un corner e delle nostre occasioni mancate. Abbiamo pagato sulle palle da fermo, ma la base c’è, ora lavoreremo sui dettagli». Lo dice mister Gasperini.
«È positivo iniziare a Bergamo, ma ci aspetta subito un test importante contro una squadra forte e pericolosa come la Lazio. Un bel test, una bella gara che ci proietta subito sulle difficoltà del campionato e che ci può dare subito la dimensione giusta della nostra realtà. La affronteremo con entusiasmo e grande voglia».
Un gol di Paloschi e poco più per l’Atalanta, al termine del primo match più impegnativo, contro una squadra professionistica come la Giana Erminio (Lega Pro).
Prime indicazioni dal campo dopo l’amichevole
Atalanta, dal ritiro di Rovetta le parole dell’allenatore e del nuovo centravanti.
E bravo Gasperini a non escludere a priori, per l’Atalanta, il sogno europeo. I suoi ultimi predecessori (Colantuono e Reja) avevano glissato sul nascere.