Trenord augura buon lunedì Anche i tweet volano in ritardo...
Buon lunedì, ma oggi è mercoledì. Trenord proprio non ce la fa ad essere puntuale. Neppure con i tweet.
Buon lunedì, ma oggi è mercoledì. Trenord proprio non ce la fa ad essere puntuale. Neppure con i tweet.
«La domanda più ricorrente dei malcapitati come me è : “Quando fallirà questo baraccone mangiasoldi di Trenord?”».
Giornata nera per le ferrovie. Un veicolo ha danneggiato un passaggio a livello ad Arcore, causando ritardi dal tardo pomeriggio tra Milano, Lecco, Sondrio e Bergamo.
Poche righe di sfogo in una mail, quelle di un dipendente di Trenord amareggiato per le critiche ricevute, ma che non nasconde i problemi della società.
Si è tenuta mercoledì 19 novembre l’assemblea dei soci di Trenord nel corso della quale i due soci di Trenord, Fnm e Trenitalia, hanno nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia.
Binario morto. Il sogno della regionalizzazione del servizio ferroviario si sta trasformando in un incubo. In primis per i pendolari lombardi, che da qualche mese in qua ne stanno vedendo di ogni. L’ultima è di lunedì mattina: materiale oleoso sui binari, diventato poi vischioso strada facendo, ma è un dettaglio. Ogni giorno è lastricato di ritardi, disservizi, inconvenienti a metà tra il comico …
Dopo giorni decisamente da dimenticare, finalmente una giornata (quasi) normale per i pendolari bergamaschi. Solo qualche disagio per un guasto del treno da Brescia.
L’indice di puntualità dei treni regionali in Lombardia «oggi è non sufficiente, non adeguato e cioè intorno al 70%’». Lo ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture Alberto Cavalli.
Non bastavano i guasti alla centrale di movimentazione di Melzo che ha messo in ginocchio mezza Lombardia la scorsa settimana, e nemmeno i problemi, come dire, di serie di un servizio pendolari sempre più di basso livello.
Un indizio è un indizio, due indizi una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. E nel disastro di Trenord di indizi ce ne sono a bizzeffe ogni giorno, altro che tre.
Diverse associazioni di pendolari lombardi (tra cui quelli bergamaschi) ha inviato una lettera aperta all’assessore ai Trasporti, Alberto Cavalli, lamentando di non averlo ancora incontrato.
«Oggi le abbiamo provate tutte, o quasi...». È lo sfogo di una pendolare in viaggio sul treno 2608 delle 8,02 per Milano.
Lo sfogo di un pendolare bergamasco in (perenne) attesa alla fermata di Stezzano, dove pare che un treno abbia 17 minuti di ritardo. Sempre.
«Soppressi due treni, prendo un regionale. Non c’è un buco e vado a caccia di un sedile decente. Poi arriva il controllore e mi scaccia in malo modo perché è la prima classe». È il racconto tragicomico di una nostra lettrice che con tanto di fotografie ci illustra la «prima classe».
«Regione Lombardia non può continuare a stare con le mani in mano su Trenord. I servizi sono sempre più scadenti, le scelte strategiche puntualmente rinviate. La situazione è diventata insostenibile e a farne le spese sono i dipendenti e migliaia di pendolari».
Prosegue il piano di rinnovamento della flotta di Trenord, grazie agli investimenti congiunti con Regione Lombardia, FNM e Trenitalia: è previsto l’inserimento di 63 nuovi treni, di cui 39 entro Expo 2015. A settembre entreranno in servizio i primi due Coradia Meridian.
Lo sfogo di Jodi, pendolare da 13 infiniti anni. «Sopravvissuto e scappato alla tratta Bergamo Milano via Carnate e ora da pochi anni approdato sulla tratta di Treviglio». Tra caldo, neve, ritardi e scioperi «chissà perché sempre il venerdì. È uno schifo. E io pago...».
«Buongiorno, oggi (giovedì 27 marzo) mi è capitato di dover fare un esame medico e sono arrivato di corsa alle 10.20 in stazione. C’è il treno delle 10.22 in partenza per Porta Garibaldi e ho ben due minuti per prenderlo». È l’inizio di un’email di un pendolare.
«Un disguido inaccettabile per il quale ho mostrato il mio profondo disappunto all’azienda con il monito di fare più attenzione: è fondamentale garantire ai pendolari lombardi condizioni di viaggio dignitose». È il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture.
Per arrivare in orario bisogna prendere il treno prima. È la triste constatazione di un pendolare bergamasco che, in una lettera alla redazione scrive: «L’orario ufficiale di Trenord è buono solo per i gonzi e i turisti stranieri...»