Sotto un muletto, muore a 28 anni Inutili ricovero e cure a Bergamo
Paolo Pradella era stato trasportato con l’elisoccorso giovedì 1° settembre dalla Valtellina al «Papa Giovanni XXIII».
Paolo Pradella era stato trasportato con l’elisoccorso giovedì 1° settembre dalla Valtellina al «Papa Giovanni XXIII».
Era andata insieme a mamma e cugini ad assistere alla partita di calcio degli amici. Improvvisamente si è sentita male, ha perso conoscenza ed è caduta al suolo. Ora si trova ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Mamma Ilia di Terno d’Isola, al sesto mese di gravidanza, lo scorso marzo è andata all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo per un normale controllo e ha scoperto che una delle due bambine non aveva battito: «Mezz’ora per decidere, ma volevo tenerle fra le braccia tutte e due». Mesi in Patologia neonatale dopo il cesareo d’urgenza, alla fine ha vinto la vita.
Dalla Valle Imagna a Bergamo una pedalata lunga 35 anni per il valdimagnino Domenico Locatelli, che dal 1981 ogni giorno raggiunge in bici il suo posto di lavoro a Bergamo, prima gli Ospedali Riuniti e da un paio d’anni a quello nuovo, il «Papa Giovanni XXIII»
«Grazie, a tutti: da chi l’ha raccolto sul fondo del lago fino ai tanti medici e infermieri che l’hanno curato. Grazie a chi ha pregato e ci è stato vicino: grazie a tutti loro oggi mio figlio è qui, sano e salvo». Così mamma Amy, martedì 2 agosto all’ospedale Papa Giovanni dov’è stato raccontato il «caso eccezionale» di suo figlio Assane Diop, ha parlato ai giornalisti.
È ancora ricoverato in gravi condizioni il bambino di 9 anni che martedì 26 luglio a Gromo ha ingerito una sostanza chimica.
È stata una «catena di Sant’Antonio» di trapianti incrociati quella che ha permesso di salvare quattro pazienti: uno al «Papa Giovanni XXIII».
Si è spento nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo Eric, il bimbo di 9 anni di nazionalità indiana investito lunedì scorso a Dosolo (Mantova) da un’automobile mentre, in bicicletta, stava recandosi in parrocchia per partecipare al Grest, il gruppo ricreativo estivo.
Il bimbo di 9 anni era stato trasportato al «Papa Giovanni XXIII» dal Mantovano lunedì mattina dopo un incidente.
Raffaello Baitelli, 48 anni, del Papa Giovanni XXIII: ha fatto il pieno di medaglie ai «Medigames».
È ricoverato al «Papa Giovanni XXIII» in condizioni disperate: l’incidente giovedì 7 luglio.
La ragazza valtellinese, ricoverata a Bergamo, era rimasta vittima di un incidente sulle piste.
Domenica alle 16, nella chiesa dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, il vescovo di Bergamo Francesco Beschi celebrerà il Giubileo dei malati, degli anziani, dei sofferenti.
«È necessario terminare il rapporto con chi ha fallito e riconsegnare alla città una struttura importante per la quotidianità dei bergamaschi, rivedere il bando di gestione e stabilire tariffe eque e oneste».
Un dispositivo impiantato per la prima volta nel nostro Paese: destinatario, un uomo di 58 anni.
Farmaci innovativi, che stanno dando importantissimi risultati nella cura dei tumori; altri, come quelli contro l’epatite C, che segnano una svolta nelle cure per una patologia che fino a qualche anno fa sembrava condannare alla morte e che ora, con preparati di ultima generazione, sparisce.
Si è risvegliato e respira senza l’ausilio di macchinari il bimbo che lunedì sera è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale di Bergamo dopo essere caduto in un parco giochi.
In scadenza il 31 marzo prossimo, è stata prorogata di un anno (dunque fino al marzo 2017) la convenzione con l’azienda BHP Spa che gestisce l’area dei parcheggi dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Un bypass aortocoronarico su un bimbo di soli 11 mesi, affetto dalla sindrome di Williams: è questo il rarissimo intervento eseguito dai cardiochirurghi del Papa Giovanni XXIII, pubblicato di recente da The Annals of Thoracic Surgery, rivista ufficiale di due delle maggiori Società statunitensi specializzate in chirurgia toracica e cardiovascolare.