Colantuono e la panchina a rischio «Quelle voci sono prive di senso»
Il mister nerazzurro: «Voci uscite da un sito, che ha sbagliato». Ma era quello di proprietà del patron dell’Atalanta, Antonio Percassi...
Il mister nerazzurro: «Voci uscite da un sito, che ha sbagliato». Ma era quello di proprietà del patron dell’Atalanta, Antonio Percassi...
Dopo il pareggio con il Napoli i commenti sono tutti per il pazzesco errore dell’attaccante della squadra di Benitez, che si è mangiato un goal di quelli assurdi.
Dopo la reazione stizzita al momento della sostituzione di domenica scorsa nel match con il Parma, il capitano nerazzurro torna sull’episodio: «Ci tengo a scusarmi con i tifosi»
Le interviste ai giocatori dell'Atalanta Rolando Bianchi e Nicolò Cherubin, e al presidente dei Club Amici Marino Lazzarini
Parlano il presidente del Club Osvaldo Terzi, German Denis il presidente del centro di coordinamento Marino Lazzarini
Nessun allarmismo, per favore, ma massima attenzione. Non solo è una classifica che piange ma ci si mette pure il calendario per paracadutarci a dovere. Genova, sponda Sampdoria (avversaria di domenica dei nerazzurri) è in giustificata festa per aver vinto il derby.
L’invito a togliere segni distintivi juventini lo scorso sabato sera allo stadio? Il caso segnalato da un lettore non è stato il solo. E Marino, direttore generale nerazzurro spiega: «Di sicuro non esiste nessuna direttiva del genere da parte dell’Atalanta».
«No, così non può entrare: dovete coprirlo». Sabato, mentre il Comunale si stava lentamente riempiendo per Atalanta-Juventus, per ben due volte gli steward hanno bloccato un papà che stava entrando con il proprio figlio. Il piccolo indossava una maglia della Juve.
Nel giorno della sua miglior prestazione stagionale, l’errore che ha portato alla sconfitta. Denis sabato ha sbagliato il suo terzo rigore «ufficiale» in tre stagioni e un mese con l’Atalanta. Adesso tocca a lui ripartire dal rigore parato da Buffon.
Si ha un bel dire che con un calendario del genere il destino dei nerazzurri, contro Fiorentina, Inter e Juventus, fosse purtroppo segnato. Ma siamo onesti: chi in cuor suo non ha ipotizzato di raggranellare, in qualche modo, uno/due punti al termine delle tre sfide?
Se il prepartita di Atalanta-Juventus al Comunale di Bergamo è filato via liscio, senza nessun incidente, c’è stata tensione nel dopopartita. Tre pullman dei tifosi bianconeri sono stati presi di mira da circa 70 ultrà atalantini con lancio di pietre.
«Una vittoria importante perché abbiamo risposto alla Roma. Vincere qui non è mai semplice, perché l'Atalanta crea sempre pericoli. Abbiamo avuto difficoltà nei primi dieci minuti poi abbiamo preso in mano la gara».
«Dopo il rigore abbiamo subito immediatamente il 2-0. Dopo questi due episodi il morale era a terra e avrebbe abbattuto anche un toro». Stefano Colantuono commenta così la sconfitta della sua Atalanta contro la Juventus al Comunale di Bergamo.
Niente da fare per l’Atalanta contro la Juventus: i nerazzurri, al terzo ko consecutivo, sono stati piegati in casa per 3-0 dai campioni d’Italia. Troppo forte la squadra bianconera, anche se i bergamaschi hanno fallito con Denis un rigore al 14’ st e nemmeno un minuto dopo Tevez ha raddoppiato. Chi è stato il miglior atalantino? Vota il sondaggio
Sognando di battere la Vecchia Signora. Si prospetta uno stadio Comunale al gran completo per l’anticipo di lusso della 5ª giornata d’andata tra Atalanta e Juventus, in programma alle 20.45. Sono passati 13 anni dall’ultimo successo nerazzurro tra le mura amiche.
«Sabato sera schiererò la miglior formazione possibile per la partita contro l'Atalanta. Vincere a Bergamo non è semplice per nessuno, inoltre loro vengono da due sconfitte ed è un campo dove troveremo delle difficoltà. Dovremo portare a casa tre punti fondamentali».
Cinque anni erano e cinque anni li ha (quasi tutti) scontati. Per il capo ultrà atalantino Claudio «Bocia» Galimberti il divieto di assistere a manifestazioni sportive (il cosiddetto Daspo) è in dirittura d’arrivo: scadrà ai primi d’ottobre.
Due gol in quattro giornale, tre partite su quattro senza segnare. L’avvio lento dell’attacco però non è una novità assoluta e non si traduce per forza in dati allarmanti. Denis a secco? Anche l’anno scorso il Tanque non aveva concretizzato nelle prime quattro giornate e si era sbloccato proprio alla quinta.
Inguaiato dai calzoni mimetici che indossava durante gli scontri, sostiene l’accusa. No, non è lui, non si sa nemmeno se era allo stadio quel giorno, è la replica della difesa.Quel giorno è la famigerata domenica del tombino: 11 novembre 2007, Atalanta-Milan, il tifoso laziale Gabriele Sandri da poche ore era stato ucciso da un poliziotto.
Ampi consensi per gli atalantini nella gara persa domenica scorsa con la Fiorentina. Meno, ma pur sempre sottolineati, al termine dello 0-2 di San Siro con l’Inter, nel turno infrasettimanali. Prendiamone atto.