L’Eco raddoppia e diventa più nerazzurro Aumenta lo spazio dedicato all’Atalanta
Da martedì 7 marzo il giornale dedica una sezione esclusivamente ai nerazzurri. Aumentano le pagine: più 30 per cento.
Da martedì 7 marzo il giornale dedica una sezione esclusivamente ai nerazzurri. Aumentano le pagine: più 30 per cento.
L’incasso del lunch match con la Fiorentina e la maglia numero 1, con la scritta “Amatrice” sul dorso, consegnata al sindaco della cittadina colpita del terremoto dello scorso 24 agosto, Sergio Pirozzi.
Anche dopo Atalanta-Fiorentina i nostri lettori hanno la possibilità di dare le pagelle a tutti i giocatori nerazzurri e a mister Gasperini e di offrire un contributo al dibattito attraverso i commenti: i più belli saranno pubblicati sull’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo di lunedì 6 marzo.
La corsa verso l’Europa non si ferma, ma per l’Atalanta quella contro la Fiorentina è un’occasione sciupata. Al termine dei 90 minuti è arrivato solo un punto, frutto di uno 0-0 non scialbo, anzi ricco di palle gol.
Una vigilia perfetta, tra il dolce pensiero dell’incasso a favore dei terremotati di Amatrice con il Sindaco Sergio Pirozzi, ex mister di Serie D e uomo di calcio, e la carica del Comunale che evoca ricordi di un passato che l’Atalanta è decisa a ripercorrere, ora come mai, senza nominarlo ma puntando dritto verso quell’obiettivo.
Due ballottaggi alla vigilia di un match atteso da un ambiente carico a mille. L’Atalanta aspetta la Fiorentina, in campo al Comunale alle 12.30, e il tecnico Gian Piero Gasperini si porta così due dubbi con sé: il sostituto dello squalificato Kessie, con Grassi favorito e il ballottaggio Zukanovic-Masiello, con una possibile sorpresa dovuta all’inserimento di D’Alessandro.
Inserto speciale con un editoriale di Stromberg. E lunedì 9 pagine sulla partita, con «facce da stadio».
«Invito tutti allo stadio: possiamo trasformare un grande sogno in realtà. Se Bergamo ci aiuta, sarà meno difficile migliorare la più bella stagione di questi primi 110 anni»
Una bolgia nerazzurra, sognando l’Europa. Domenica all’ora di pranzo lo stadio di Bergamo sarà stracolmo di tifosi atalantini.
«La Champions? La guardiamo. E la sogniamo»: lo dice l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini a margine della presentazione del 13/o torneo “Amici dei bambini”, a Milano.
Stadio in pratica già esaurito a metà settimana ed euforia alle stelle della tifoseria. Complice dell’entusiasmo è una Fiorentina (avversaria di domenica) in certificata crisi di identità e di risultati.
«Dopo un avvio difficile, l’Atalanta ha dimostrato di essere la terza forza del campionato: sabato scorso a Napoli è arrivata l’ennesima conferma del valore dei nerazzurri».
Ventotto punti in 23 partite ad handicap, che non furono sufficienti per salvare l’Atalanta di Makinwa. Ma quella mezza stagione 2004/05 fu il trampolino di lancio di Delio Rossi allenatore. Che è stato anche mister della Fiorentina. Fino al fatidico 2 maggio 2012, lo schiaffone a Ljajic in panchina, fresco reduce da sostituzione.
La famiglia atalantina si trasforma nella famiglia Addams atalantina. «E poi c’è Cattelan», la trasmissione che va in onda in seconda serata su Sky Uno, ha ospitato due intrattenitori nati: il Papu Gomez e Andrea Petagna, protagonisti di un siparietto vestiti da personaggi della famiglia Addams.
Stavolta non è stato difficile assegnare la palma di migliore in campo: Mattia Caldara ha stupito tutti con la spettacolare doppietta che ha abbattuto il Napoli al San Paolo.
Atalanta, non esistono più i se e i ma. La possibilità di andare in Europa non è più solo un sogno ma realtà. E non solo perché il meritatissimo blitz di Napoli ha portato i neroazzurri a tre lunghezze di distanza addirittura dalla Champions.
Prima il bagno di folla all’aeroporto, poi ciascuno a suo modo. Ecco come Petagna e compagni hanno celebrato la vittoria sul Napoli . Le foto su Instagram.
Quarto posto solitario per l’Atalanta che è rimasta a guardare con attenzione la sfida tra Inter e Roma giocata domenica sera a San Siro.
C’è chi si è svegliato domenica mattina con il sorriso sulle labbra convinto di avere solo sognato, chi ha dovuto gettare la faccia nell’acqua ghiacciata per riprendersi, chi non ha nemmeno dormito. Perché una serata così, in una stagione così, per i tifosi di una squadra come l’Atalanta, capita solo una volta nella vita.