Che (auto) gol... di testa!
Dopo il gol sfonda la panchina con la testa...
Doveva essere il giorno dell’addio. Ma a Lizzola le sorprese non finiscono mai e una notizia nata all’alba si ribalta dopo poche ore: la stagione dello sci va avanti. Con un ma: per quindici giorni. Questa almeno la versione ufficiale.
Un fulmine a ciel sereno proprio al tramonto: l’Atalanta ha messo Livaja fuori rosa. È la terza punizione resa pubblica da quando è a Bergamo, la prima di quest’anno. Non voleva riscaldarsi prima della partita. TU COSA FARESTI? VOTA IL SONDAGGIO
Ha aspettato che l’arbitro facesse una pausa negli spogliatoi alla fine del secondo di tre tempi di una partita di calcio e lo ha raggiunto in compagnia di un altro genitore. A quel punto il papà ha poi spintonato l’arbitro, pare prendendolo anche a calci l’uomo.
Un altro gran colpo di Roger Federer.L’ex numero uno del tennis mondiale, nel match contro Benjamin Becker, al torneo Apt in corso a Dubai, è riuscito a recuperare un pallonetto che il suo avversario gli aveva appoggiato sul fondo.
Da Socrates a Lucarelli, la politica entra in campo: «Il primo libro in cui giocatori e allenatori di calcio confessano le loro ideologie e il modo in cui hanno influenzato la loro carriera» ha scritto «El periodico» spagnolo.
«L’Atalanta perde un pezzo importante della sua storia, io perdo un grande amico. Il dolore è doppio».Ieri sul far della sera, il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi ha proposto questo primo pensiero per ricordare Ezio Bertuzzo.
Coach Lavarini non ha dubbi: «In questa finale - spiega - abbiamo pagato la stanchezza fisica e mentale della semifinale. Mi auguravo che l’adrenalina accumulata nella partita con Modena ci fosse rimasta in corpo, insieme con l’autostima»
Torna il sole, e di conseguenza anche il sorriso per il calcio bergamasco. Qualche nube solo sulla D, ma almeno Atalanta e AlbinoLeffe hanno ottenuto rispettivamente un pareggio e una vittoria che fan ben sperare. ATALANTA, VOTA IL SONDAGGIO
Prima fase regionale dei Campionati studenteschi 2014 con la corsa campestre. Numerose le squadre orobiche in lizza. L’appuntamento è a Segrate: partecipano le prime due squadre salite sul podio delle finali provinciali organizzate dall’Ufficio scolastico di Bergamo.
Perché non sorridere divertiti al ricordo di chi sino a poco tempo fa insisteva sul bicchiere mezzo vuoto parlando dell’obiettivo-salvezza? Gli stessi, adesso, cercano di recuperare in positivo al pensiero della pressochè certezza di toccare con mano la permanenza in serie A per la terza volta di fila.
Non poteva che andarsene di domenica, Ezio-gol. E l’ha fatto prendendo una di quelle sue tipiche rincorse, come quando tirava i calci di punizione. Ma stavolta ha fregato noi. I funerali mercoledì 26 febbraio alle ore 11 nella Parrocchia di San Benedetto Via Papa Giovanni XXIII 26 a San Mauro Torinese
Città Alta presa d’assalto, domenica 23 febbraio, nella prima giornata di sole e di tepore primaverile dopo tanta pioggia. Mentre il cuore di Bergamo bassa veniva invaso dalle auto e i pedoni affollavano le vie dello struscio, il centro storico si riempiva di gente.
Piste addio: è l’ora del freeride. Importato dalle montagne americane, lo sci in neve fresca ha fatto esplodere la tendenza al fuoripista, aperta dallo snowboard. E il ritorno alla natura ha moltiplicato i ciaspolatori.
Il motto degli scout è «estote parati», «siate pronti». Anche a diventare presidente del Consiglio? Emilio Epis non ha dubbi: Matteo Renzi aveva la stoffa da leader. E se lo dice un veterano dello scautismo come lui c’è da crederci. Parola di scout.
Impresa fallita per un soffio della Remer sul parquet della capolista Agrigento, nella regular season di terza categoria nazionale. Dopo aver subito la supremazia dei locali per circa 35’, i trevigliesi sono passati decisamente alla carica sfiorando l’autentico colpaccio.
È morto uno dei miti dell’Atalanta: Ezio Bertuzzo. L’ex attaccante nerazzurro di fine anni Settanta inizio anni Ottanta è deceduto domenica 23 febbraio a Torino, sua città d’origine, stroncato da un male incurabile. Aveva 61 anni.
Due punti persi o uno guadagnato per l’Atalanta in quel di Udine contro il team dell’ex Guidolin? Non rincorriamo la luna anche se occasioni da gol, i due legni colpiti e il rigore per un presunto fallo di Stendardo su Di Natale sono decisamente dalla nostra parte.