Assaltò l’Agenzia delle Entrate Ora rivuole i fucili: «Per il figlio»
Due pistole, 2 fucili, 5 carabine, munizioni. Li rivuole indietro, perché quelle armi non sono connesse al reato commesso. Lui è l’uomo che il 3 maggio del 2012 fece irruzione nell’Agenzia delle Entrate di Romano, sparando e prendendo in ostaggio un impiegato.