Salvataggio di una bimba a Palinuro È stato Lux, labrador bagnino di Seriate
Lux, labrador della Sics di Ferruccio Pilenga, ha tratto in salvo dalle onde Caterina, di 8 anni, a Palinuro.
Lux, labrador della Sics di Ferruccio Pilenga, ha tratto in salvo dalle onde Caterina, di 8 anni, a Palinuro.
È successo sulla pista ciclabile di Fiorano al Serio. Decisivo l’intervento dei pompieri per trarre in salvo il cane intrappolato.
La gattina, 7 mesi, si era nascosta in un canale di scolo dopo l’incidente (senza feriti) dei suoi padroni. Che il giorno dopo sono tornati a cercarla: l’hanno sentita miagolare sotto il tombino, senza riuscire a prenderla. Fondamentale l’intervento dei vigili del fuoco di Bergamo.
È successo a Bergamo all’interno del Parco della Trucca. Il cane di 8 anni si è spinto oltre il ghiaccio, cadendo in acqua.
I carabinieri della stazione di Caravaggio hanno salvato una coppia di anziani rimasta bloccata con l’auto tra le sbarre abbassate di un passaggio a livello.
Nel Novarese il golden retriever delle unità cinofile di Fiorano ha partecipato alle ricerche di un 84enne disperso nei boschi.
«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dallo staff medico dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che ha soccorso il tredicenne Assane Diop strappandolo letteralmente alla morte».
I sommozzatori di Treviglio hanno salvato una mamma di 33 anni e il suo figlio di 10 che si erano tuffati in acqua nel tentativo di acciuffare il loro cane, un cucciolo di pit bull, che era finito nell’Adda a Fara d’Adda.
Una storia che potremmo definire «fuori onda con lieto fine». È quella di un giovane pescatore che si è appostato su un isolotto del Serio a Grassobbio. Aspettando che un pesce abboccasse all’amo, pare si sia appisolato: abbastanza a lungo da non accorgersi che il livello del fiume saliva.
Due mesi fa era finita all’ospedale per l’ennesimo pestaggio del suo compagno e i medici le avevano dovuto asportare la milza. «Ha una lunga cicatrice sulla pancia», racconta un vicino di casa. Lunedì 14 luglio un tunisino di 24 anni l’ha nuovamente malmenata e le ha versato sul viso dell’olio bollente.
Un giovane immigrato accoltellato e soccorso per strada a Osio Sopra, ora ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov’è stato operato. E poi tracce di sangue all’interno di un appartamento di Dalmine, a circa due chilometri di distanza.
Nessun inferno infligge pene così atroci, che non le attenui almeno un poco il tocco d’ala d’un angelo misericordioso. Questa è la riflessione che sorge spontanea in chi sfoglia le vecchie foto in bianco e nero degli ospedali militari.
Si è svegliato sabato 28 giugno nel suo letto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Treviglio e risponde agli stimoli R. B., il ragazzino di 14 anni di Mozzanica che giovedì sera, all’oratorio del paese, è stato colpito da un arresto cardiaco.
di Fabiana Tinaglia
Niente asado contro l’Uruguay, ci vuole la pizza. Quella verde-oro che a Torre Annunziata si sono inventati per Ciro Immobile, lo scugnizzo che salverà l’Italia. O almeno così dice il panettiere che, a quanto proclama, l’aveva sostenuto fin dall’inizio.
Ci sono anche diversi bergamaschi nel gruppo impegnato a salvare un collega intrappolato nelle viscere della terra, in Baviera. Una sfida contro il tempo: l’uomo è bloccato dallo scorso 8 giugno.
Skerdi Prifti, albanese, aveva una gravissima insufficienza respiratoria. Nel suo Paese non c’è l’Ecmo, la macchina che fa «riposare» i polmoni. Ora, salvato a Bergamo, può tornare a Bergamo.
Si sono tuffati nel canale Muzza, a Cassano d’Adda, proprio mentre erano ancora in corso le ricerche del corpo del marocchino di 34 anni annegato giovedì nello stesso corso d’acqua. Sono riusciti a raggiungere una sponda dove si sono aggrappati: poi sono stati salvati.
Passino i ritardi, passi il fatto che molti treni in questi giorni sono simili a forni. Ma se quando si viaggia ti arriva in testa una plafoniera... È accaduto nel primo pomeriggio di giovedì all’altezza della stazione di Romano di Lombardia.Trenord ha già aperto un’inchiesta.
Tragedia improvvisa, nella serata di mercoledì 11 giugno, su un campo da tennis del Tennis club di Ranica.Un uomo di 59 anni, Valerio Bacuzzi, di Sorisole, è morto, stroncato da un malore mentre stava giocando a tennis con alcuni amici.
Ha rischiato di rimanere fulminato da una scarica elettrica di 220 volt sprigionata da un palo d’illuminazione in un parco pubblico di Martinengo, ma l’amichetto con uno spintone lo ha staccato dalla «morsa» che si stava rivelando mortale.