L’infermiera eroina quando salva le vite Poi offesa dai vicini al rientro a casa
Marica è in prima linea contro il virus alle cliniche Gavazzeni. Ma quando torna a casa gli inquilini del palazzo la evitano per paura del contagio.
Marica è in prima linea contro il virus alle cliniche Gavazzeni. Ma quando torna a casa gli inquilini del palazzo la evitano per paura del contagio.
Stefano De Carli, chirurgo al Policlinico di Zingonia: «Mia moglie è ginecologa, turni a incastro per badare ai bimbi». «Mi spoglio sull’uscio di casa e corro in doccia. Preghiamo tutti insieme per le vittime Covid».
Da Ponte San Pietro a Malmö, Silvia con il compagno Giuseppe vivono e lavorano in Svezia. Si sono conosciuti ai tempi della scuola, poco più che ventenni, con una passione per la musica e una gran voglia di conquistare il mondo. Nel loro piccolo, un pezzettino se lo sono presi, con la tenacia tipica bergamasca, senza arrendersi davanti alle prime difficoltà. Giuseppe Assolari ha 38 anni ed è orig…
L’otorinolaringoiatra, classe 1946, aveva a lungo lavorato nell’equipe di Mazzoni all’ospedale cittadino.
Una vita al fianco dei suoi pazienti, prima ai Riuniti e poi a Humanitas Gavazzeni.
Per la prima volta dallo scoppio dell'epidemia di coronavirus, intorno al 21 febbraio, le cifre dei nuovi ricoveri di malati Covid-19 sono inferiori a quelle dei dimessi.
Aveva 82 anni, si è spento a Vimercate dove era ricoverato. Losapio: perdiamo un uomo generoso, sempre in prima linea.
Lavoreranno tra le 200 e le 220 persone ogni giorno, tra medici, infermieri e tecnici, all’ospedale in allestimento alla Fiera di Bergamo: la struttura sarà interamente dedicata ai malati di coronavirus.
«Anche in questa giornata stiamo assistendo a dei dati che, con la sola eccezione dei deceduti, che sono esattamente in linea e nella stessa direzione degli ultimi giorni».Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile sull’emergenza coronavirus
A nove giorni di distanza dalla prima, apre domani la seconda nuova struttura di terapia intensiva da 10 posti, realizzata dall’ospedale San Raffaele di Milano nella tensostruttura del centro sportivo dell’Università Vita-Salute, grazie ai fondi raccolti dalla campagna lanciata da Fedez e Chiara Ferragni, che ha consentito di coprire i costi.
Nell’ospedale Humanitas Gavazzeni la vita è cambiata per tutto il personale. «Affrontiamo qualcosa che difficilmente riusciamo a prevedere».
Marinoni, Ordine dei medici: dati manipolati, la riforma è stata un fallimento. Pedrini, Fimmg: i numeri falsati dai test agli operatori.
Novantadue Cpap (Continuous Positive Airway Pressure) sono stati donati dall’associazione Africa 3000 all’Azienda di Tutela della Salute di Bergamo che, a sua volta, li ha consegnati alle residenze assistenziali per anziani del territorio, uno per ciascuna delle 65 realtà della Bergamasca.
Al Papa Giovanni Cinzia Capelli, «Bed manager», figura unica in Italia, fa la spola tra il Pronto soccorso e i reparti: «La solitudine dei malati spezza il cuore anche a noi»
Aveva 70 anni, ed era stato primario del reparto di Oculistica. Moltrasio: «Aveva una grande attenzione al paziente: era deciso e umile».
In prima linea a fianco dei colleghi più esperti lavorano all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. «Un’esperienza che ci resterà dentro, certe cose sui manuali non ci sono».
Ottanta metri quadrati di grazie: un gesto per riconoscere l’umanità, il coraggio e la tenacia di chi, ogni giorno, entra in Humanitas Gavazzeni per combattere la battaglia contro il Covid-19.
«La polmonite da Covid-19 ha anche una componente vascolare, si formano delle trombosi nei polmoni che hanno un impatto improvviso peggiorando di colpo la sintomatologia respiratoria».
Medici e infermieri alla fine sono stati trovati, dunque l’ospedale da campo dell’Associazione nazionale alpini alla Fiera di Bergamo si farà. Dopo il momentaneo stop imposto dalla Regione mercoledì pomeriggio,giovedì è stata la stessa Giunta regionale a confermare che il progetto andrà in porto.
L’ospedale da campo, che doveva essere avviato già nella giornata di giovedì 19 marzo, è a rischio fino che non si troveranno i medici che potranno lavorarci.