Zandobbio: la morte di Bruna Calegari Riapre il municipio, martedì autopsia
Dopo la morte della dipendente comunale, resterà chiuso solo l’ufficio tecnico. Martedì 5 novembre l’autopsia.
Dopo la morte della dipendente comunale, resterà chiuso solo l’ufficio tecnico. Martedì 5 novembre l’autopsia.
Una donna residente in paese si è sentita male ed è deceduta mentre si trovava in un bar, lunedì mattina 4 novembre, a Fara.
Rossella Paredi nella notte di giovedì 31 ottobre si è sentita male in casa: trasportata all’ospedale di Treviglio, è stata operata d’urgenza al cuore ma non ce l’ha fatta. Lascia il marito, un figlio di quattro anni e una bambina di sette mesi. Lunedì 4 novembre i funerali.
La morte di Bruna Calegari: le testimonianze del marito e della sorella raccolte da Simona Befani
Cerimonia del 4 Novembre ridotta in segno di lutto per la morte di Bruna Calegari. Il figlio: «Era limpida, con i valori di una volta».
Il corpo di Bruna Calegari scoperto giovedì 31 ottobre. Fondamentale l’autopsia, fissata per martedì 5 novembre. Il fascicolo d’indagine è comunque per omicidio. Gli inquirenti ipotizzano che sia caduta dalla scaletta per un malore e si sia infilzata con le forbici.
Ritrovato il piastrino di Pietro Galizzi, venerdì 1 novembre sarà consegnato al nipote, parroco di San Gallo. «Uscì da Nikolajewka ma tornò indietro per soccorrere i feriti e fu preso».
Una donna di 60 anni è stata trovata morta nell’ufficio tecnico del Comune di Zandobbio. Indagini in corso: non si esclude nessuna pista.
Nebbia in pianura, sole sulle Orobie: ecco le previsioni meteo per il weekend di sabato 2 e domenica 3 novembre.
Silvana Giacometti si è sentita male nella notte di domenica 27 ottobre. Abitava a Bergamo, nel quartiere Santa Lucia, dove era attiva in parrocchia. Lascia due figli di 10 e 8 anni. Il ricordo del marito: «La cosa più importante per lei era l’amore». Mercoledì 30 i funerali al Tempio Votivo.
Al «Papa Giovanni» martedì 29 ottobre l’esame sul corpo di Giuseppe Messina, 74 anni, trovato carbonizzato sabato sera nell’ex maneggio.
Il dolore del padre e la sua testimonianza. Proprio lui ha scoperto Hicham, 34 anni, riverso sul divano. Il figlio maggiore, Mohamed di 37 anni, è in carcere per omicidio.
È svenuto mentre si trovava con degli amici a cena ad Ambria sabato scorso. Venerdì il decesso. Il fratello Luca: «Ha lasciato il sorriso in ogni persona che l’ha incontrato». Donati gli organi.
Tragedia sfiorata domenica 13 ottobre, il capotreno dopo aver sentito un botto ha azionato il freno d’emergenza, riuscendo a fermare il convoglio senza conseguenze.
Otto vite spezzate in più in un solo anno. Dai 46 morti del 2017 ai 54 del 2018. Basta questo dato a lanciare l’emergenza incidenti in Bergamasca.
Sono 17 i bergamaschi che hanno perso la vita nello svolgimento del proprio lavoro durante i primi nove mesi di quest’anno ed ogni giorno 40 lavoratori sono costretti a ricorrere alle cure mediche per infortuni.
Il dossier dell’Inail: 11 vittime durante il lavoro, 6 lungo la strada. Fenomeno in calo del 4,27% dal 2014, ma il conto resta altissimo: 14.125 casi.
Il 57enne era morto il 4 ottobre scorso In Val Brembilla, la cerimonia si è svolta sabato 12 ottobre alle 10.
Imprenditore con la passione per la finanza, lascia la moglie e due figli.
In sei mesi la malattia se l’è portato via. Si chiamava El hajami Mostafà ma tutti a Dalmine, gli amici del calcio e del bar di paese, lo conoscevano e apostrofavano con il soprannome che lui stesso aveva scelto: El Musta o solo Musta.