Coronavirus, salgono a 450 i contagiati «I due focolai sono connessi tra loro»
La giornata di mercoledì 26 febbraio il bilancio sui contagi di coronavirus.
La giornata di mercoledì 26 febbraio il bilancio sui contagi di coronavirus.
Sono 14 i casi finora accertati. Martedì la seconda vittima nella nostra provincia dopo l’anziano di Villa di Serio: è un pensionato di Nembro. Altre persone positive in Comuni della media Valle Seriana e anche nella Bassa. Parla l’assessore Gallera. Su «L’Eco» di mercoledì 26 febbraio 14 pagine di approfondimento.
Coronavirus . Gli aggiornamenti a livello nazionale e internazionale con notizie in tempo reale di martedì 25 febbraio. In Italia 11 morti, 322 contagi, 35 persone in Terapia intensiva. L’Istituto superiore si sanità: il virus circolava già da una-due settimane. Padova, la Procura indaga sul primo decesso. A Milano denunciato un «bagarino» di mascherine: è stato il primo a finire nella rete…
Affittacamere accudisce un’ospite spagnola malata: «Mi hanno consigliato di telefonare, ma era sempre occupato. Paura del contagio? Sono fatalista ed è mio dovere starle accanto». L’Ats: non è virus.
Sale il numero dei positivi al virus che sono in cura al «Papa Giovanni». In gran parte provengono dall’ospedale di Alzano. Ricoverato anche un primario. Diversi i medici di base e gli operatori del Servizio sanitario posti in quarantena.
Il Covid-19 è arrivato anche nella Bergamasca, un caso in città, tre casi ai piedi della Valle Seriana. Non c’è da stupirsi, proprio perché il principale motivo di preoccupazione legati al Coronavirus era ed è tuttora legato alla sua grande capacità di diffondersi tra la popolazione, il cosiddetto «R zero», cioè il numero di soggetti che un virus è in grado di infettare. Se l’«R zero» è inferiore…
Sono 172 i contagiati in Lombardia, 229 in Italia. Segui qui gli aggiornamenti nazionali e internazionali. Stop alle tasse nella «zona rossa». La Grecia sospende le gite scolastiche in Italia.
«Abbiamo già fatto 4mila controlli con il tampone. Siamo il primo paese in Europa che ha deciso controlli più rigorosi e accurati e sin dall’inizio abbiamo optato per la linea di massima precauzione e rigore». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in collegamento con «In Mezzora».
Una persona è risultata positiva al coronavirus a Bergamo, un altro caso a Seriate e uno ad Alzano all’ospedale, ora chiuso in isolamento. La notizia è trapelata nel pomeriggio di domenica 23 febbraio. Un ristorante di Spino al Brembo ha avuto un cliente della provincia di Lodi poi risultato positivo al coronavirus. Fake news su caso a Stezzano.
«Abbiamo 132 persone risultate complessivamente positive al coronavirus, di cui due decedute e una guarita. Nel dettaglio sono 89 in Lombardia, 24 in Veneto, 6 in Piemonte e 2 nel Lazio».Questi ultimi sono la coppia di cinesi che si trova ancora allo Spallanzani.
È opportuno comunque sottolineare che il primo accorgimento da adottare, ancora prima delle mascherine, è quello di lavare accuratamente e molto spesso le mani.
Quattro persone sono state sottoposte a tampone all’ospedale «Papa Giovanni». Negativi il primo caso di venerdì e un altro di sabato mattina. Costante monitoraggio di Ats, Regione e ministero. Sei pagine di approfondimento su «L’Eco» in edicola domenica 23 febbraio.
L’epicentro della diffusione del coronavirus viene considerato Codogno, nel Lodigiano. «Tutte le situazioni di positività hanno avuto contatti con il Pronto soccorso e l’ospedale di Codogno nei giorni del 18 e 19 febbraio», spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Un altro fattore di rischio è la presenza di malattie preesistenti, specie quelle cardiovascolari, diabete, insufficienza respiratoria cronica e ipertensione.
Un paziente milanese, 78 anni, è residente a Sesto San Giovanni ed è attualmente ricoverato all’ospedale «San Raffaele». Il secondo è un abitante di Mediglia, 71 anni. L’assessore regionale al Welfare, Gallera: «Non c’è pandemia, per ora non ci sono motivi perché nel resto della regione vengano prese misure di alcun tipo dal punto di vista sanitario». Il grazie di Fontana a Mattarella per la vici…
L’uomo sarebbe ricoverato all’ospedale «Papa Giovanni»: sottoposto al test per accertare la presenza del Sars-CoV-2. Parla l’uomo rientrato dalla Cina e che era stato a cena col manager di Codogno ora ricoverato in gravi condizioni. Prima vittima italiana nel Padovano: è un ex impresario edile di 78 anni. Anche l’area del Veneto coinvolta (c’è anche un altro contagiato) verso le misure straordina…
L’uomo deceduto aveva 78 anni. Salite a 14 le persone contagiate dal manager lombardo, tra cui la moglie incinta, medici e infermieri. Il professionista, 38 anni, è ricoverato a Codogno. I genitori distrutti: una cosa penosa. L’amico tornato dalla Cina con cui aveva cenato: si attendono gli esiti degli esami all «Spallanzani». Un secondo caso anche in Veneto.
Gli obblighi imposti dal Pirellone ai Comuni lodigiani di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano per arginare il diffondersi del coronavirus.
Da sabato 22 stop alle fermate di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo, nel Lodigiano. Medici di base, eccome come muoversi. Tutta la giornata di venerdì 21 febbraio minuto per minuto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il 47% delle persone abbia mal di testa almeno una volta all’anno e molti soffrono di cefalea così frequentemente da avere ripercussioni negative sulla vita lavorativa e sociale.