Difende una donna dal pestaggio: 58enne finisce in ospedale
A CREDARO. Insieme ad altri amici è uscito da un bar per fermare l’uomo che stava aggredendo una 37enne. Per bloccare l’l’aggressore ha rimediato 10 punti in testa: «Ma non sono un eroe».
A CREDARO. Insieme ad altri amici è uscito da un bar per fermare l’uomo che stava aggredendo una 37enne. Per bloccare l’l’aggressore ha rimediato 10 punti in testa: «Ma non sono un eroe».
IL CASO. Convalidato il fermo e disposto il carcere per Moussa Sangare, l’uomo che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni. A Suisio i Ris nell’appartamento dove viveva: sopralluogo di 5 ore. Il gip: stato mentale pienamente integro, ha scelto il bersaglio più vulnerabile. L’uomo trasferito in un altro carcere per la sua incolumità.
A SUISIO. L’avvocato della donna e della sorella, che avevano fatto denuncia: «È la richiesta umana di una mamma». Maj: «Perizia psichiatrica? È presto».
IL RACCONTO. Amin e Mohamed spiegano: «L’avevamo visto quella sera mentre ci allenavamo a Chignolo».
IN CARCERE. Lunedì mattina 2 settembre, nel carcere di via Gleno a Bergamo, Moussa Sangare comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari Raffalla Mascarino e avrà modo di ribadire le motivazioni che lo hanno spinto, la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi, a uccidere con quattro coltellate Sharon Verzeni.