La valanga caduta a Fiumenero
La valanga caduta a Fiumenero.
Paura a Fiumenero, la contrada di Valbondione che si incontra circa 3 chilometri prima di arrivare in paese. Una valanga di neve, terra, sassi e piante è caduta domenica nel primo pomeriggio interrompendo la ciclabile e fermandosi nel fiume, a una trentina di metri dalle case.
Dopo 21 anni le maestre torneranno a insegnare a Peghera. Le insegnanti ora in servizio nel plesso di Olda di Taleggio, a turno, presteranno servizio anche nell’ex sede delle elementari della frazione Peghera. Probabilmente già da mercoledì.
Slavina sulla strada comunale che dal Colle della Maddalena porta ai Piani dell’Avaro di Cusio. La valanga si è staccata, presumibilmente, nella notte tra giovedì e venerdì, all’altezza della partenza del sentiero per il rifugio Benigni.
«Bambini costretti a fare 92 km per andare a scuola in Val Taleggio: il patto di stabilità sta imponendo a tutti i cittadini dei grossi disagi, visto che gli enti locali e la Regione non possono utilizzare i fondi a loro disposizione per mettere in sicurezza il territorio da frane e valanghe». Lo dice la Lega.
Sedici milioni di euro per mettere in sicurezza diverse aree della Lombardia a rischio idrogeologico. Per la Bergamasca (Ardesio, Branzi e Oltre il Colle) dalla Regione sono stati stanziati 2 milioni e 200 mila euro.
Sono preoccupate le mamme di Peghera, preoccupate perché la frana sulla strada per Olda (sono caduti 200 metri cubi, ma instabili sono 9.000) poteva scendere in qualsiasi momento, magari proprio mentre passava il pulmino con a bordo i loro piccoli.
È stata riaperta al traffico via Borgo Canale, nel tratto compreso tra via S.Martino della Pigrizia e via Costituzione, lo scorso 4 febbraio interrotta causa frana. A provocare la frana sulla strada la pioggia caduta incessantemente nei mesi scorsi.
Lo scenario di un intervento di soccorso in valanga è fra i più complessi da gestire e l’utilizzo di tecniche e metodologie all’avanguardia può determinare la sopravvivenza delle persone coinvolte. Sabato 15 marzo 2014, ai Piani dell’Avaro, a Cusio, giornata di studio sulle procedure di scavo.
Dalla tarda mattinata di venerdì 7 marzo si è provveduto a rimuovere le transenne collocate in via Astino e la via è di nuovo percorribile.La strada era stata chiusa dopo la frana caduta nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio in corrispondenza del civico 6.
Grossa frana mercoledì sera dal Monte Secco, montagna che, con i suoi 2267 metri di altezza, da un lato , quello Sud- Est ,dà sulla contrada di Ludrigno e dall’altro, quello Nord – Ovest, verso le contrade di Albareti e Bani.
Novità sulle strade delle nostre valli. La Lenna-Foppolo è stata riaperta con una nuova ordinanza che stabilisce degli orari specifici per il transito. Dalle ore 11 alle ore 17, la strada provinciale verrà riaperta da sabato 8 marzo al 9 marzo con il monitoraggio e la sorveglianza.
Dopo un inverno di intense nevicate, soprattutto alle quote superiori ai 1500/1800 metri, i primi spiragli di bel tempo hanno consentito agli escursionisti di raggiungere zona montane fino inaccessibili a causa del pericolo valanghe. Ecco quel che resta della baita di Pasevra.
Continuano le ordinanze relative alla percorribilità del tratto della strada provinciale 2 Lenna-Foppolo nei Comuni di Valleve e Foppolo e precisamente dal km 53,700 al km 57,800. Il 6 e 7 apertura condizionata e sorvegliata.
Gli abitanti della frazione Ludrigno di Ardesio mercoledì mattina, 26 febbraio, hanno potuto rientrare a casa. «Finalmente», hanno detto alcuni di loro. Erano stati allontanati il 5 febbraio perché le loro abitazioni erano minacciate dalla valanga.
Una valanga è scesa domenica 23 febbraio alla Maslana di Valbondione ed è stata filmata in diretta alle 16 da Pierino Bigoni. La valanga si è staccata dalle pendici del monte Pinacolo ed è durata circa 3 minuti. Guarda il video on line.
Piste addio: è l’ora del freeride. Importato dalle montagne americane, lo sci in neve fresca ha fatto esplodere la tendenza al fuoripista, aperta dallo snowboard. E il ritorno alla natura ha moltiplicato i ciaspolatori.
Il fenomeno della microcriminalità, in particolare i furti, sta «mordendo» anche i paesi della Valle Imagna, che per una ventina di giorni hanno dovuto fare i conti con non pochi disagi per la frana di Ponte Giurino.
«Durante le ore centrali della giornata e sui versanti esposti a insolazione sono probabili scaricamenti di neve recente, distacchi di valanghe di piccole e medie dimensioni. Sui siti dove sono presenti fratture non si escludono ancora singole valanghe di grandi dimensioni».