Muore sul suo furgone nel Pavese Cacciatore bergamasco colpito da infarto
In auto aveva i suoi cani e la doppietta. Ma il cacciatore di 66 anni residente a Bergamo, è stato colpito da un infarto prima che si potesse dedicare al suo sport preferito.
In auto aveva i suoi cani e la doppietta. Ma il cacciatore di 66 anni residente a Bergamo, è stato colpito da un infarto prima che si potesse dedicare al suo sport preferito.
Ha avuto un infarto mentre era al lavoro in Tenaris Dalmine, soccorso dai colleghi è stato poi portato d’urgenza in ospedale ma non ce l’ha fatta. È morto martedì mattina, Andrea Gotti, 46 anni, di Dalmine.
In Humanitas Gavazzeni è attivo il programma di cardiochirurgia robotica. Grazie alla «super-vista» e alla «mano» fermissima del robot Da Vinci, i cardiochirurghi possono ridurre il trauma ai tessuti, il sanguinamento e i tempi di recupero dei pazienti dopo un …
Alcuni passanti lo hanno visto accasciarsi a terra e hanno cercato di rianimarlo con il defibrillatore in dotazione al Comune di Martinengo.
Un successo per la vita: 500 studenti maggiorenni formati, in una sola mattina, all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.
Grazie a un dispositivo invisibile, il 14enne potrà fare una vita normale. Dai 7 anni soffriva di episodi improvvisi di asistolia, uno stop improvviso del battito cardiaco con perdita di conoscenza. Crescendo, la malattia peggiorava e i rischi aumentavano, così si è scelto di impiantare il pace-maker più piccolo al mondo, invisibile e senza fili. Pesa 2 grammi e misura meno di un decimo rispetto …
L’infarto, tra i meccanismi implicati nella sua genesi anche le infiammazioni
Seriate ai vertici della cardiologia interventistica coronarica in Lombardia.
Il giovane (19 anni) è stato colpito da un attacco cardiaco mentre stava giocando a calcio con alcuni amici nel parco di via Conciliazione a Ranica. Ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Papa Giovanni. «Siamo in attesa. Non aveva mai avuto problemi di cuore ed è uno sportivo».
È accaduto nella serata di sabato 22 giugno al parco di via della Conciliazione. Il giovane ricoverato al «Papa Giovanni».
La famiglia Redenti ha dovuto lasciare la Polonia. Qui ha trovato gli «angeli» del Papa Giovanni.
È successo poco prima di mezzogiorno di domenica 2 giugno, in largo Tironi, a Bergamo. Vani i tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori.
L’innovativo servizio a due ruote introdotto dalla Croce Bianca di Boltiere
Due i mezzi già operativi, dotati di defibrillatore e ossigeno: «Tempestivi nelle manifestazioni sportive».
Oltre 11mila specialisti del cuore seguiranno gli interventi trasmessi in diretta dall’ospedale, unico centro italiano scelto da EuroPCR per le sessioni di Live Intervention.
L’uomo è stato colto da un malore durante una partita del campionato di Csi verso le 20,30 di mercoledì 24 aprile.
Mauro Forcari, 42 anni, di Tirano (Sondrio), racconta la sua storia a lieto fine dopo una pericolosissima dissezione all’aorta: «Quando sono entrato in ospedale non riuscivo più a muovere le gambe: ora cammino di nuovo, qui mi hanno salvato la vita».
A un anno è rimasto per 40 minuti in arresto cardiaco per colpa di una nocciolina. Ora lotta per ritrovare il sorriso: salvato all’ospedale di Bergamo poi la lunga riabilitazione.
Si chiama Angelo Casari. Il medico conosceva i sintomi e si è fatto ricoverare: il suo docufilm proiettato nelle scuole.
Al «Papa Giovanni» l’attenzione costante al piccolo che a Matera è atteso da tre fratelli e una sorellina.
L’uomo – residente a Bergamo, classe 1975, promotore finanziario e padre di due bambine – mentre giocava a Curnasco è caduto a terra accasciandosi sul fianco sinistro.
La sparizione dello strumento, posto dietro il municipio, è stata notata lunedì