Perde il lavoro e la forza del suo cuore «Con la speranza li ho ritrovati entrambi»
Mario Petrò a 46 anni era colpito nella salute e dalla crisi economica: lo scorso anno è stato sottoposto al trapianto.
Mario Petrò a 46 anni era colpito nella salute e dalla crisi economica: lo scorso anno è stato sottoposto al trapianto.
L’iniziativa dell’associazione Ageba in occasione della festa di fine anno. Previsto anche un corso di formazione.
Test gratuiti per la misurazione della pressione, del colesterolo e del rischio cardiovascolare, colloqui con specialisti e un incontro per parlare di prevenzione e infarto. Sono queste le iniziative che Humanitas Gavazzeni ha organizzato lunedì per la Giornata mondiale del cuore.
L’italiano lo parlano poco. Preferiscono il bergamasco, con quell’inflessione tipica dei valdimagnini. Vivono all’estero e là hanno famiglia e amici, ma una cosa condividono tra loro: «Il cuore è rimasto qui».
«Carissimo Patrick, continueremo a camminare insieme, potrai sempre, sempre contare sul tuo papà. Porterò nel cuore quello che sei stato, la tua dolcezza, il tuo affetto. Stammi vicino come io lo sarò a te per sempre. Ciao Patrick, ciao Gessica».
In apertura del congresso europeo di cardiologia Esc a Barcellona sono stati confermati i risultati molto positivi della nuova molecola LCZ696 di Novartis. Coordinatore italiano dello studio è il prof. Michele Senni, direttore della Cardiologia I dell’ospedale Papa Giovanni.
Defibrillatore, massaggio cardiaco e nei casi estremi una dose di «adrenalina»: è questa la ricetta attuale nella rianimazione di un soggetto soccorso con infarto in atto. Ma sono sempre più pesanti i dubbi sulla reale efficacia dell’adrenalina contro l’infarto e allora in Inghilterra si è pesato di confrontare il farmaco con una sostanza inerte, un placebo per capire se l’adrenalina sia davvero …
Un team di esperti promosso da quattro società scientifiche ha messo a punto le indicazioni per prevenire, riconoscere e curare l’infarto miocardico nei pazienti diabetici. Tre gli specialisti del Papa Giovanni coinvolti. I dettagli sul numero di giugno del Giornale Italiano di Cardiologia.
«Manco da Gaza dall’ottobre scorso. Ora la situazione è drammatica: per questo è cruciale che il nuovo progetto sostenuto anche da organizzazioni no profit bergamasche, diventi un’ancora di salvezza per i palestinesi». Il racconto di Giancarlo Crupi, cardiochirurgo pediatrico dell’ospedale Papa Giovanni.
L’autopsia non ha ancora fornito una risposta certa, in attesa di tutti gli accertamenti specialistici e della consulenza con un cardiologo, ma nel frattempo gli indagati sono saliti a nove tra medici e infermieri.
Il primo studio di genere mai fatto al mondo su infarto, cause e risposte alle terapie: si chiama «Octavia », promosso dalla società italiana di Cardiologia invasiva-Gise e «l’investigatore principale» dello studio è Giulio Guagliumi, cardiologo interventista dell’ospedale Papa Giovanni XXIII.
La famiglia Francesca Di Fiore, morta a Zingonia nel reparto di Cardiologia del Policlinico San Marco durante una coronarografia ha presentato una denuncia. Il pm ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, il medico che ha eseguito l’esame.
L’esame a cui giovedì 10 luglio è stata sottoposta è una pratica che serve a vedere problemi al cuore o ai vasi sanguigni; può essere anche prassi terapeutica, per preparare per esempio interventi come l’installazione di un bypass: è la coronarografia.
Da oggi grazie a un dispositivo applicato sottopelle si potranno evitare molti casi di ictus finora difficilmente prevenibili, casi scatenati da subdole anomalie del battito cardiaco (aritmie) asintomatiche e «invisibili» ai normali metodi diagnostici.
Proseguono anche nel mese di luglio gli incontri di educazione sanitaria dal titolo «Ho a cuore il mio cuore», che l’Unità operativa di Riabilitazione di Humanitas Gavazzeni propone, ogni 2 settimane, ai pazienti di cardiologia, cardiochirurgia, riabilitazione e a i loro parenti e familiari durante il loro percorso di cura e riabilitazione.
Sono proprio felice che si sia svegliato, andrò in ospedale a fargli visita». A parlare è Giovanni Cantini, il volontario di 71 anni della Croce Rossa di Mozzanica che giovedì ha soccorso per primo R.B., il 14enne del paese colpito da un arresto cardiaco.
Si è svegliato sabato 28 giugno nel suo letto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Treviglio e risponde agli stimoli R. B., il ragazzino di 14 anni di Mozzanica che giovedì sera, all’oratorio del paese, è stato colpito da un arresto cardiaco.
Una variante genetica che figura all’origine di aritmie e cardiopatie è stata identificata da una ricerca condotta dal prof. Paolo Gasparini, dell’istituto pediatrico Burlo Garofolo di Trieste e dal prof. Gianfranco Sinagra dell’Università giuliana, pubblicato nella rivista scientifica «Nature Genetics».
Un approccio di tipo nutrizionale o nutraceutico oppure l’aggiunta di alcuni integratori possono avere un effetto protettivo per cuore e circolazione. In più sostanze naturali possono contribuire alla riduzione delle dosi dei farmaci.
Non stava bene e, dopo pranzo, si era messo in strada per raggiungere l’ospedale di Lovere e farsi controllare dai medici, ma quel malore che aveva avvertito non gli ha dato scampo. È morto così Livio Cadei, un sessantenne di Vigolo.