Bergamo, nascondevano droga nei pennarelli per introdurla in carcere
Polizia penitenziaria. A insospettire gli agenti la ricezione sospetta di pacchi postali per i detenuti della casa circondariale di via Gleno.
Polizia penitenziaria. A insospettire gli agenti la ricezione sospetta di pacchi postali per i detenuti della casa circondariale di via Gleno.
Italia. Il cosiddetto «caso Cospito» finisce per acuire lo scontro sulla giustizia in atto tra e dentro le coalizioni, di maggioranza e di opposizione, tra garantisti e giustizialisti.
Dalla Cina. Test a fine quarantena per chi risulta positivo al Covid.
Treviglio. Una donna di 40 anni, ai domiciliari per droga, è stata notata in basilica la notte di Natale: presa in consegna dagli agenti del commissariato, è stata poi ricollocata agli arresti domiciliari dal magistrato. Prima le è stata offerta una fetta di panettone dagli agenti.
La Messa in carcere. Monsignor Beschi durante l’omelia: «La gioia di stare e pregare con voi è alimentata dalla Parola di Dio. Non si mortifichi la possibilità di riscatto».
L’iniziativa.Domenica alla Casa circondariale la presentazione del progetto che ha dato vita a un Circolo delle narratrici.
Il progetto.Il Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Bergamo e l’Associazione locale Il Cerchio di Gesso hanno avviato una nuova proposta di promozione alla lettura all’interno della Casa circondariale di Bergamo.
L’iniziativa. Durante l’incontro, coordinato dal «sindaco» Martino, i giovani e i detenuti hanno parlato di diritti, lavoro, pace, salute, tutela dell’ambiente.
La decisione di creare un polo universitario penitenziario a Bergamo è coraggiosa per vari motivi. Scommettere sulla rieducazione del condannato permettendogli di accedere al livello più alto di istruzione è una scelta che può sembrare controcorrente, ma che non solo è ben radicata nel solco costituzionale, ma anche nella storia del nostro territorio.
Ora anche l’Università degli studi di Bergamo potrà vantare il Polo universitario penitenziario, ossia una serie di servizi specificamente rivolti a studenti privati della libertà personale a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria.
L’intervista. Mirko Rossi, maresciallo di Sorveglianza Italiana: «Al cinema con mio figlio ho visto un ricercato per evasione. Mentre mio figlio vedeva il film ho dato l’allarme».
L’intervista. Stefano Bartolini, docente universitario, venerdì 23 settembre a Costa Volpino per «Sapiens Festival».
La gara. Si è corsa questa mattina la particolarissima staffetta voluta dai detenuti della Casa circondariale di Bergamo. Che adesso coltivano un altro obiettivo.
Costa Volpino. Tina Romele, 67 anni, non può uscire dal suo appartamento dal 1° giugno del 2021 in seguito a un’operazione. Aler: lavori previsti ma bando nel 2023.
Il commento. Si chiamava Donatella, aveva 27 anni ed era detenuta nel carcere di Montorio, frazione di Verona, in seguito a piccoli furti per procurarsi la droga dalla quale era dipendente. È qui che qualche giorno fa si è tolta la vita. Una giovane risucchiata da quell’infernale gorgo che sono gli stupefacenti e contro i quali Donatella stava cercando di disintossicarsi. Ma in quel gorgo è…
L’accordo Bergamo apripista per il progetto che vede in campo Confartigianato, associazionismo e carcere. Il titolare della ditta: c’è sempre un’opportunità. Giambellini: esempio virtuoso, ora altre imprese aderiscano.
Via Gleno Due detenuti sono morti nel giro di pochi giorni nella casa circondariale di via Gleno. Due morti a distanza ravvicinata, la più recente dieci giorni fa, l’altra qualche giorno prima. La Procura ha fatto eseguire le autopsie.
L’iniziativa Momento di genitorialità organizzato dall’associazione Bambinisenzasbarre. La direttrice di via Gleno: momento molto positivo.
La scrittura cambia la vita. Lo crede fortemente Adriana Lorenzi, scrittrice, insegnante e formatrice che da molti anni propone laboratori di scrittura nella Casa circondariale di Bergamo: «Ci credo proprio. Il laboratorio come attività trattamentale offre davvero una possibilità di …
Nell’ambito del festival voluto da Università degli studi di Bergamo e Pro Universitate Bergomensi c’è spazio anche per il tema del carcere. Uno spettacolo teatrale e una conferenza per riflettere e discutere di reinserimento sociale. Ne abbiamo parlato con la psicoterapeuta Grazia Fortunato