Ospedale, l’allarme dei primari «Attività ordinaria ridotta del 60%»
Al Papa Giovanni l’aumento di posti Covid chiesto dalla Regione ha fatto slittare molti interventi per altre patologie. Pezzoli: «Facciamo il massimo, ma la coperta è corta».
Al Papa Giovanni l’aumento di posti Covid chiesto dalla Regione ha fatto slittare molti interventi per altre patologie. Pezzoli: «Facciamo il massimo, ma la coperta è corta».
Sono 769 i ricoverati Covid negli ospedali bergamaschi, altri 19 in un giorno. Si è a quota 87 posti letto occupati nelle Terapie intensive e 44 pazienti critici sono ricoverati all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, che ha fissato un limite: 52 posti in Rianimazione, non oltre, altrimenti l’attività va in crisi.
In Bergamasca registrati 314 nuovi casi, ma i pazienti nelle strutture ospedaliere aumentano ancora. L’epidemiologo Buzzetti: «Siamo al plateau della curva, indispensabile la prudenza. Tornare indietro è un attimo»
In Bergamasca cresce la pressione sulle strutture: con i 60 pazienti di ieri tornati ai livelli del 29 novembre Sul fronte dei contagi l’aumento è di 262 nuovi casi. Quattro i decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 3.462.
L’incremento da 16 giorni consecutivi: 55 i degenti Covid nelle Terapie intensive. Sabato 13 marzo si sono registrati 438 nuovi positivi. Crescono anche i decessi: 6 nelle 24 ore, 29 nell’ultima settimana.
Negli ospedali incremento superiore a quello di tutto febbraio. Ora sono 392 i pazienti. Il «Papa Giovanni» aumenta i posti. Pezzoli: «Costretti a ridurre le attività».
Le parole di Luca Lorini, direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza e Area critica dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Aumentano ancora i pazienti nelle strutture della provincia: 352 in totale, 16 in più nelle ultime 24 ore . Mercoledì in Lombardia 4.590 positivi con la provincia di Brescia da record (1.325). Nella Bergamasca 249 e tre morti.
«Siamo tempestati di chiamate di genitori. Da gestire ci sono anche i danni da ansia». «In corso studi, entro fine anno speriamo siano conclusi».
È il conto drammatico dall’inizio della seconda ondata. Il trend non accenna a calare: a febbraio già 30 decessi. Domenica tre i morti
Sabato 20 febbraio 3.019 nuovi positivi, 186 nella Bergamasca: la Lombardia si conferma la regione con il maggiore aumento di casi di coronavirus in 24 ore. L’epidemiologo Carlo La Vecchia: «L’ondata è ancora in corso. Zona arancione per tutti? Meglio microaree rosse».
L’intervista a Luca Lorini: non sono numeri da lockdown ma bisogna agire. «Gli sforzi vanno profusi nella direzione della vaccinazione massiccia».
Sono 121 i nuovi positivi accertati mercoledì nella Bergamasca (+90 il giorno prima): di nuovo oltre quota cento casi giornalieri. Spada: «Incide la vicinanza con Brescia». Giovedì un vertice al «Papa Giovanni».
Per Marco Rizzi (Malattie infettive) la situazione è fluida. «Se i numeri continuano a salire, pronti ad una nuova riorganizzazione».
L’intervista al professor Massimo Galli lancia l’allarme: «Ora potrebbe causare il maggior numero di infezioni. È necessario accelerare nella campagna vaccinale»
Tra i 1.500 italiani bloccati nel Paese sudamericano anche dei bergamaschi che chiedono che l’ordinanza di Speranza sia modificata. La situazione: «Voli di rientro cancellati e soggiorni a nostre spese».
L’allarme lanciato dalla Cgil: a novembre erano stati promessi ingenti risorse e nuovi dispositivi. L’assessorato al Welfare: acconti mensili puntuali.
Il presidente dell’Ordine: siamo disponibili a collaborare al piano vaccinale. L’assessore Messina: «Senza la loro mobilitazione non avremmo avuto l’ossigeno».
L’epidemiologo di Ats a Bergamo Tv: «Curva stabile anche col Natale. Rapporto positivi/tamponi al 6%, nettamente più basso di quello lombardo»
Covid, nuovi positivi ancora a alti e Rt a 1. Il virologo: «Speriamo non serva un’altra zona rossa».
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