L’Europa e le guerre, quel vuoto da coprire
Lasciano una strana impressione le immagini di presidenti, premier (presto sarà la volta di Mario Draghi) e ministri europei a Mosca seduti al tavolo di Vladimir Putin o del responsabile degli Esteri Sergej Lavrov per convincerli a non impadronirsi dell’Ucraina. Da un lato questa spola è il segno di un pressing diplomatico plurale lodevole, dall’altro di una grande incompiuta: istituita ufficialm…