Legge anti burqa in Regione Primo passaggio in Giunta
Il Pirellone: «Già nella prossima riunione di Giunta concluderemo il percorso e adotteremo misure integrative».
Il Pirellone: «Già nella prossima riunione di Giunta concluderemo il percorso e adotteremo misure integrative».
Chiamato ad abiurare pubblicamente l’ideologia mortifera dell’Isis, l’islam italiano è sceso ieri in piazza pronunciando parole inequivocabili contro il terrorismo. Sulla conta dei presenti (pochi o tanti?) si sono subito esercitati coloro che guardano alla galassia dei seguaci di Allah con pregiudizio negativo. Ma non è questo (pochi o tanti) il punto.
La risposta armata contro l’Isis (Islamic State of Iraq and Siria) o Daesh (iniziali arabe di «Stato islamico dell’Iraq e del Levante») è necessaria ed è già in corso. Ma poiché la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, ciò che manca all’imponente coalizione contro l’Isis è proprio la politica. Ciascuno tira in direzione diversa.
Ci sono dettagli che dicono più di tante parole. Nelle siringhe trovate a Parigi nella stanza di Salah Abdeslam, uno dei terroristi del commando che ha seminato morte nella capitale francese, sarebbero state rinvenute tracce di Captagon, un’anfetamina che toglie la paura.
«Purtroppo stamattina siamo stati colpiti ancora da brutte notizie, il terrorismo ha colpito ancora in Francia con più di 120 vittime uccise dall’odio».
L’Islam dalle nostre parti fa ancora paura. Certo, sono lontani i tempi in cui gli attentati dell’11 settembre 2001 e le successive guerre in Afghanistan e Iraq facevano gridare allo «scontro di civiltà» tra il mondo cristiano e quello islamico.
Pronto il regolamento, in Consiglio entro fine mese. L’area a Colognola potrà aprire ufficialmente, finora le sepolture in deroga. «Ora basta beghe politiche».
«Prima di cancellare la nostra legge sulla realizzazione di nuovi luoghi di culto, guardate bene cosa accade nel mondo e non ignorate i provvedimenti, ben più rigorosi, che giungono proprio dai Paesi islamici».
Secondo l’accusa sarebbero una conferma dei suoi legami con Al Qaeda, mentre per la difesa la prova della sua attività missionaria per l’Islam.
Dove, esattamente, sarà trasferito, ancora non è stato deciso. Ma una cosa è certa: l’imam della moschea di Zingonia Hafiz Muhammad Zulkifar, arrestato all’alba di venerdì nella sua casa di Pognano con l’accusa di terrorismo, dovrà presto lasciare la casa circondariale di via Gleno a Bergamo - dove si trova in isolamento dal momento dell’arresto - per essere trasferito in un carcere di massima si…
Sono scattati sabato 25 aprile gli interrogatori dei dieci stranieri arrestati venerdì dalla Digos di Sassari che facevano parte di una cellula terroristica legata ad Al Qaida che aveva al vertice il capo della comunità pakistana di Olbia, Sultan Wali Khan, e l’imam di Bergamo e Brescia Hafiz Muhammad
Zulkifal.
«Meglio tardi che mai. È da luglio che diciamo che il locale di via Quarenghi è in realtà una moschea abusiva». Così il capogruppo della Lega a Palazzo Frizzoni, Alberto Ribolla.
Il passaggio a Bergamo, nel 2012, di Musa Cerantonio, 29 anni, italo-australiano, imam fondamentalista e reclutatore di combattenti occidentali per la jihad, conferma che non esistono territori al riparo dalla propaganda a favore del terrorismo islamista.
C’era una volta il capannone in via Cabrini, zona Malpensata, dove un nutrito gruppo di musulmani si ritrovava per pregare: la «moschea», come è noto, ora è stata svuotata.
Di Islam oggi si parla troppo e male. Il rimbalzo di alcune notizie sconcerta l’opinione pubblica. In realtà questa religione millenaria è portatrice di una cultura, una fede, una spiritualità straordinarie.
A Treviglio in molti ancora ricordano Maria Giulia Sergio. Del resto difficilmente poteva passare inosservata.
Quando c’era lui... I treni arrivavano in orario? No, nonostante il soprannome di «Celeste» in quel miracolo non c’era riuscito nemmeno Roberto Formigoni nei suoi tre mandati e mezzo al Pirellone.
«Nella moschea abusiva di via Quarenghi, la scorsa settimana sono stati somministrati alimenti e bevande, utilizzando persino bombole a gas per cucinare». Lo scrivono Alberto Ribolla (Capogruppo Lega Nord) e Luisa Pecce (consigliere Lega Nord) in una interrogazione urgente al sindaco.
Continuano le lamentele dei cittadini per l’insediamento del centro culturale islamico al civico 23b di via Quarenghi. Una residente di via Palazzolo si dice preoccupata, perché nei giorni scorsi, i frequentatori del centro avrebbero cucinato utilizzando «pericolose bombole a gas».
Villongo si è diviso sulla scelta dell’amministrazione comunale di concedere il palazzetto alla festa della comunità musulmana, tra chi sostiene che non c’è problema, chi sostiene che ce n’è eccome e chi invece grida al complotto perché dal municipio nessuno aveva fatto sapere nulla della cosa.