Preparavano attentato alla Gare de Lyon le tre donne arrestate in banlieue di Parigi
Stavano preparando un attentato alla Gare de Lyon di Parigi le tre donne arrestate giovedì 8 settembre a Boussy, nella banlieue di Parigi.
Stavano preparando un attentato alla Gare de Lyon di Parigi le tre donne arrestate giovedì 8 settembre a Boussy, nella banlieue di Parigi.
Una lettrice: al mercato della Malpensata girava una donna coperta, la legge lo vieta, molte persone si sono lamentate. Ma servono più controlli. Ecco la lettera di protesta.
Il premier Manuel Valls non penserà davvero che una donna - musulmana, cristiana, femminista, occidentale, ammesso che sia possibile omologarla in una sola di queste categorie - possa credergli quando sostiene che il divieto di indossare il burkini è per lui una sorta di battaglia contro «l’asservimento della donna», «incompatibile con i valori della Francia».
«Espressione di un’ideologia basata sull’asservimento della donna. Incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica». Il premier francese Manuel Valls sostiene con forza i provvedimenti emessi da alcuni Comuni transalpini che hanno deciso di vietare il costume indossato da alcune donne musulmane per coprire l’intero corpo.
Secondo gli investigatori, Aftab Farooq , il 26enne pakistano residente a Vaprio d’Adda, espulso e rimpatriato lunedì 1° agosto su un aereo diretto a Islamabad, aveva anche l’aeroporto di Orio al Serio nell’elenco dei suoi possibili obiettivi.
Aftab Faarooq - il pakistano di 26 anni residente a Vaprio d’Adda ed espulso lunedì su ordine del ministero dell’Interno - sarebbe stato pronto a colpire l’aeroporto di Orio al Serio.
Si chiama Tamim Chowdhury, ha circa 30 anni e ha la doppia nazionalità bengalese-canadese: la polizia del Bangladesh ha identificato così il mandante della strage dell’1 luglio scorso in un ristorante di Dacca, dove un commando di almeno cinque uomini ha massacrato 22 persone, tra cui nove italiani (tra le vittime pure la bergamasca Maria Riboli).
A Bergamo e a Crespi d’Adda cristiani e musulmani si sono incontrati per pregare insieme contro la violenza.
L’invito della Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, che ha rivolto ai fedeli musulmani l’invito a recarsi nelle chiese domenica per esprimere la loro solidarietà ai cristiani dopo i tragici fatti di Rouen, è stato raccolto a Crespi d’Adda.
«Un segno molto bello, enorme, lo aspettavamo». Così i vescovi italiani commentano la decisione da parte dei leader dell’islam di lanciare un appello ai loro fedeli per recarsi domenica a Messa nelle chiese, come gesto di solidarietà con i cattolici dopo i fatti di Rouen.
Ancora 24 ore e poi lo stallo della trattativa sul luogo di preghiera per i musulmani dovrebbe essere risolto. Le polemiche degli scorsi giorni con le tensioni crescenti sia tra le due anime della comunità islamica, sia tra i residenti …
Il Comune di Bergamo si è preso un altro giorno per valutare. Da quando la storica sede della comunità musulmana è stata occupata e danneggiata da una parte dei membri del Comitato musulmani Bergamo non c’è più speranza che i due gruppi tornino a pregare sotto lo stesso tetto.
La Polizia è intervenuta in via Cornagera per placare la tensione tra musulmani che stavano pregando all’interno della palestra delle scuole medie e alcuni residenti.
I fedeli del Comitato Musulmani di Bergamo pregheranno all’interno di una palestra nei prossimi giorni: l’interlocuzione odierna con il Comune di Bergamo ha condotto alla decisione, presa in una giornata in cui il Comitato ha preso le distanze dall’irruzione che circa 30 persone hanno eseguito nella giornata di venerdì nella moschea di via Monte Cenisio.
«Il diritto di culto non può essere negato a meno che non si voglia sovvertire la Costituzione vigente. Al tempo stesso, atti di prevaricazione e di arroganza non possono essere permessi né concepiti»: il vicesindaco Sergio Gandi commenta così l’episodio avvenuto nel pomeriggio di venerdì 22 luglio in via Cenisio.
Bergamo, nel primo pomeriggio un gruppo di persone ha forzato gli accessi del centro islamico di via Cenisio ed è entrata nel centro islamico. Proteste contro la chiusura del centro e contro l’ordinanza che vieta di pregare all’esterno intralciando il passaggio. Sul posto forze dell’ordine e vigili del fuoco.
Presente la maggioranza più i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e della Lista Tentorio, mentre la commemorazione delle vittime della strage di Nizza a Palazzo Frizzoni è stata disertata da Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia che sono entrati per il Consiglio comunale di lunedì 18 luglio dopo il discorso del sindaco Giorgio Gori che ha sottolineato queste assenze.
«Chiunque intralci il passaggio pedonale su suolo pubblico o l’ingresso a edifici pubblici o privati sarà sanzionato con una multa da 100 a 200 euro».