Flashmob contro il bullismo con 500 studenti al Donizetti: «La prevenzione comincia tra i banchi» - Il video
LE INIZIATIVE. Mercoledì 7 febbraio è la «Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo»: stamattina la coreografia in centro a Bergamo e in serata un convegno per i genitori e i docenti al Centro congressi. In campo le 3 reti delle scuole. Eventi con le scuole anche in municipio a Treviglio e nelle piazze di Caravaggio.
Flashmob, dibattiti, momenti di riflessone sul tema nelle classi. Anche la Bergamasca si mobilita in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, che cade mercoledì 7 febbraio (all’argomento abbiamo dedicato un’inchiesta su L’Eco di Bergamo durata quattro settimane). Due in particolare le iniziative in città – un flashmob la mattina davanti al teatro Donizetti con 500 studenti e un convegno stasera al Centro congressi per genitori e docenti (le iscrizioni sono ancora aperte sul sito della Provincia) – nell’ambito del progetto «Facciamo squadra contro il bullismo», realizzato durante l’anno scolastico dall’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo, dalle tre scuole capofila delle reti antibullismo, l’istituto «Belotti» in città e gli istituti comprensivi di Treviolo e Trescore, con il supporto del Servizio politiche sociali della Provincia, dall’Ufficio pastorale per la Scuola della Diocesi, della Consulta provinciale e con la collaborazione di Fondazione Teatro Donizetti, Atalanta, di Bergamo Basket 2014 e Csi. Esponenti e giocatori delle due società sportive saranno infatti presenti al flashmob.
«L’iniziativa mette al centro il valore dello sport e del fairplay come strumenti di educazione, sensibilizzazione e prevenzione contro il bullismo e il cyberbullismo, attraverso genitori, docenti e allenatori – spiega Ilenia Fontana, referente del contrasto a bullismo e cyberbullismo per l’Ufficio scolastico territoriale –. Siamo soddisfatti della grande partecipazione degli studenti, oltre 500, alla coreografia ideata dal Donizetti».
Il convegno è in programma stasera, alle 20,15, al Centro congressi (Sala Oggionni), e si intitola «L’armonia dello sport: perché solo insieme siamo musica!». Un evento destinato a genitori, docenti, dirigenti scolastici, educatori. Stamattina, invece, gli studenti delle classi terze degli istituti secondari di primo grado e del biennio degli istituti secondari di secondo grado saranno protagonisti del flashmob «Attenzione, concentrazione, ritmo e… umanità», in programma alle 11 e alle 12 davanti al Donizetti, alla presenza di esponenti e giocatori delle società sportive Bergamo Basket e Atalanta.
Le classi che non parteciperanno in presenza potranno eseguire la coreografia del flashmob direttamente a scuola per poi condividere foto e video, poi pubblicati a cura della Provincia. Inoltre, grazie a un finanziamento delle Reti antibullismo, le scuole aderenti al flashmob dal vivo parteciperanno a un laboratorio tenuto dalla Fondazione Teatro Donizetti sul tema dell’essere gruppo, squadra, orchestra e sul ruolo che ciascuno può ricoprire all’interno.
Lo sport e il fairplay sono visti come strumenti di educazione e sensibilizzazione»
«La prevenzione nelle classi è ormai fondamentale – sottolinea Giovanni Vezzoli, preside del “Belotti” – ed è importante intercettare anche il germe del bullismo, ancora prima che si sia palesato nella sua gravità. Noi siamo capofila della rete delle scuole dal 2017 e molto è cambiato: oggi il cyberbullismo, complice anche il periodo della pandemia, ha più peso rispetto ad anni fa, anche se pure il bullismo diciamo classico è ancora purtroppo presente. Nel contempo è cresciuta la prevenzione e sono aumentate le iniziative di sensibilizzazione, apprezzate anche dai genitori, sempre molto collaborativi anche quando ci sono interventi mirati nelle classi».
È prevista anche la presenza di alcuni esponenti e giocatori di Atalanta e Bergamo Basket
Anche in altre località della Bergamasca sono in programma iniziative. Oggi pomeriggio, nella sala consiliare del Comune di Treviglio, alle 14,30, i rappresentanti in Consiglio d’istituto di tutte le scuole superiori di secondo grado saranno presenti a un incontro sul tema assieme alla Giunta, al garante dell’infanzia e alle forze dell’ordine. Iniziativa anche a Caravaggio, dove gli studenti della primaria «Merisi» saranno in piazza per due flashmob: «Alle 10 saremo in piazza Garibaldi e alle 10,30 in piazza Locatelli – spiega la professoressa Giuseppina Arrigoni – e i bambini daranno la loro testimonianza con slogan, canzoni e filastrocche. Invitiamo tutta la cittadinanza ad assistervi».
All’istituto «Zenale e Butinone» di Treviglio – che ha dedicato un sito al tema – oggi gli studenti saranno chiamati a compilare un form rispondendo alla domanda: «Cosa fai tu per combattere il bullismo e il cyberbullismo a scuola?». Al «Leonardo Da Vinci» di Bergamo il referente è il professor Erik Molteni: «Nelle classi è ormai fondamentale normare l’utilizzo degli smartphone, che oggi i ragazzi vedono come una estensione del loro corpo. In classe viene usato solo a scopi didattici, altrimenti gli studenti sono invitati a inserirlo in una scatola a inizio lezione. I ragazzi faticano ad accettare queste restrizioni perché appunto lo smarphone è visto come una parte di loro».
Alessandro Rota, 18 anni, studente di quinta e rappresentante d’istituto del liceo «Lussana», evidenzia: «Il confine tra lo scherzo e l’atto di bullismo vero e proprio è spesso sottile e spesso non si comprende proprio perché il bullo cerca l’appoggio degli altri. Ma dovrebbero essere proprio gli altri, che assistono agli episodi, anziché a ridere, a dire al bullo di fermarsi. Da noi i casi sono pochi e soprattutto nelle prime e seconde. È bene lavorare su ciascuno di noi per capire che anche chi non partecipa alle azioni dei bulli, ma assiste in silenzio, ne è di fatto complice».
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